Trinciabue

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Ovunque vada, non faccio altro che sentire le ragazze di quarta ripetere il nome Mason Carter.
"Oddio, Sofia ti rendi conto?!Frequenterà i nostri corsi!!!" Caroline Collins, sembra avere un megafono impiantato nelle corde vocali.
È davvero irritante.
E pensare che alle elementari eravamo migliori amiche.

Parlando del diavolo...

Mason fa la sua entrata nel corridoio principale della scuola, e persino Gina, la bidella, sta sbavando, io non so cosa la gente ci trovi in lui.
Beh Riley, sarà per i suo capelli perfetti, i suoi occhi di scuri come la notte, il naso dritto, le labbra carnose, e la mascella da Dio, che lo rendono irresistibile.
Odio la mia coscienza.

Mason punta gli occhi su di me.

Potrei morire.

No ok...devo contenermi e devo evitare di diventare rossa come la salsa di nonna Concetta.

"Forse hai esagerato con il blush stamattina Riley".

Audrey, la mia migliore amica, mi fa notare questa cosa.
Cazzo.

"Beh si, mi andava".
"Sicura che non sia l'effetto "Mason Carter"? Poggia le mani sui fianchi in attesa di una mia risposta.
"Chi?Quello lì?Pff".
"Ti conosco, Riley".

Detto ciò, entriamo in classe e assistiamo alle noiosissime lezione della cosiddetta professoressa "Trinciabue", però suppongo sia molto peggio di lei.
Mason siede all'ultimo banco, e sui di lui poggiano le gambe di Skylar, sembra distratto proprio da quello, al punto che viene richiamato più volte, mostrando però totale menefreghismo.
"Mason Carter, lo ripeto per l'ultima volta si sieda accanto alla signorina al primo banco!"la "Trinciabue", o meglio la professoressa Agata, punta le sue iridi nere in quelle di Mason, che sorprende tutti alzandosi.
Solo dopo realizzo che sta per sedersi accanto alla sottoscritta.
"Non poggerò le mie gambe su di te, sia chiaro!" Preciso, provocandogli un sorrisetto strano.
"Come ti pare, Riley, quelle come te non le sfioro nemmeno".

Quelle come me?

"Cosa intendi?"
"Lo sai bene".
Silenzio.

L'ora della Trinciabue sta quasi per terminare, e fino ad ora Mason si è limitato a sbadigliare ogni tanto e a lanciarmi qualche occhiata, ma per il resto c'è stato un silenzio alquanto imbarazzante.
"Bene, la lezione è finita".

Parole sante.
Amen.

"Di a tuo fratello che stasera ceno da voi"Mason interrompe il silenzio che si era creato da un bel po', facendomi sussultare.
"Chi ti ha invitato?"
"Non ho bisogno dell'invito, Riley".

Si alza e scompare dalla mia vista.
Per fortuna.

-

Cammino per il corridoio della scuola, è praticamente deserto.
Fino a quando non vedo Caroline che si truscia su Damon.

Dio, rivoltanti.

"Tu non hai visto niente, Riley"mi guarda male e continuare ad infilare la lingua nella bocca di Damon.
"Non siamo su un set porno, che io sappia".
"Sei scandalizzata?"chiede con la sua voce da oca.
"Disgustata"la correggo.

Proseguo verso il mio armadietto, prendo il pranzo e lo vado a consumare sulle scale antincendio presenti sul retro.
È l'unico posto dove nessuno rompe.
Apro la bustina che contiene il mio sandwich e inizio ad addentarlo.

"Che ci fai tutta sola?"Una voce sussurra al mio orecchio, e sussulto.

Cazzo ora mi stuprano.

"Ma sei deficiente?"Mason è proprio di fronte a me, con una sigaretta tra le labbra e i capelli al vento, che lo rendono dannatamente bello.
Indossa una maglietta bianca che aderisce perfettamente al suo corpo marmoreo e dei jeans neri.
Ha la mascella contratta e mi guarda come se stesse per uccidermi.
"La Trinciabue vuole che faccia il progetto con te, le ho già detto di no, tranquilla"Caccia via il fumo dalla bocca e torna a parlare.
"Tu sei d'accordo non è così?"
"Mi sorprende il tuo essere così perspicace, certe volte, Mason"Addento di nuovo il sandwich e apro la lattina di coca cola.
"È stato un piacere, Riley".
Si dirige a grandi passi verso la porta sul retro ed esce di scena, lasciandomi mangiare tranquilla, finalmente.

"E se ti dicessi che invece ho detto di sì?"

"Ti uccido".

𝕷'𝖆𝖑𝖙𝖗𝖆 𝖒𝖊𝖙à 𝖉𝖊𝖑𝖑𝖆 𝖑𝖚𝖓𝖆Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora