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"Siamo arrivati! Quella è la villetta in cui abita Axel Blaze"

Voltai la testa in direzione del suo braccio, stupendomi quando vidi davanti a me una villetta stupenda.
Era una villetta in stile seicentesco.
I muri erano di un grigio color tormenta, e ai lati della porta, vi erano delle fiamme.
Io e Mark, senza riuscire a spiaccicare parole, bussammo alla porta.
Ad aprirci fu un uomo. Lo guardai attentamente e dedussi fosse il padre di Axel.
"Salve voi dovete essere gli amici di Axel!! Piacere di conoscervi! Comunque entrate pure. Axel si sta preparando"
Il signor Blaze, ci fece accomodare e dopo aver detto qualcosa al figlio uscí.
Rimasti soli, guardai un po' in giro e il mio sguardo, venne rapito da una foto.
La foto ritraeva due bambini, che sotto lo sguardo della governante, giocavano felici.
Il primo era un bambino di 10-11 anni, dai capelli biondi e occhi color marroni. La seconda era una bambina di 5-6 anni, con i capelli color castani e occhi scuri.
"Quella è la sorella di Axel! Il suo nome è Julia!"
"Men'ero accorta"
Mark mi stava dicendo qualcosa, ma l'arrivo di Axel lo fermò.
"Salve ragazzi" ci salutò lui entrando.
"Salve a te! " lo salutai io.
Tutti e tre, ci diriggemmo verso il campo al fiume.
Io e Mark, andammo a giocare a calcio mentre Axel, rimase seduto sugli spalti.
Guardai Mark e facendogli un cenno, gli chiesi di aspettare. Mi diressi verso il punto in cui lui era seduto, e quando arrivai da lui, gli chiesi se mi potevo sedere.
Lui, mi rispose di si e perciò mi sedetti.
"Axel va tutto bene? " gli chiesi.
"Si sto bene! Perché non vai a giocare?" mi chiese.
Io lo guardai, finendo per chiudere gli occhi, ma era troppo tardi il nervosismo, si era fatto sentire.
" Axel so quanto si sta male per la perdita di qualcuno, ma so che tua sorella è in coma. Non è ancora morta! "
" Tu come lo sai!?" mi chiese. Mi girai e guardai i suoi occhi scuri pieni di tristezza.
"Ho occhi per vedere. Axel, non ti conosco da tanto, ma so che tu VUOI GIOCARE. Ti si legge nello sguardo. È quello che vorrebbe tua sorella!"
Vedendo che rimaneva zitto cerchi di continuare, ma l'urlo di una persona, mi interruppe. Corsi in direzione dell'urlo, lasciando il pallone che Mark mi aveva dato.
Quello che vidi, mi spezzò il cuore; due bambini erano sopra ad una bambina e la stavano picchiando.
Pregai con lo sguardo Axel, chiedendogli di intervenire.
Lui sembrò aver capito la mia richiesta, e prese il pallone, lanciando il pallone verso i due bulli, che scapparono terrorizzati.
Ringraziai Axel, e corsi dalla bambina, vedendola spaventata e l'aiutai ad alzarsi.
Axel, ci raggiunse e come se avesse capito come io stessi, mi strinse a lui.
In quel frangente, mi venne una domanda, che gli porsi.
"Axel hai mai pensato di usare il calcio per salvare qualcuno? "
" Si, l'ho pensato! La mia risposta è sì. Mark, Alyssa voglio tornare a giocare a calcio. Tutto grazie a lei "
Mi indicò e insieme, dopo aver disinfettato i lividi alla piccola, sotto al suo sguardo, giocammo a passarci la palla.
Finalmente ero riuscita nel mio intento.

[Axel Blaze]• La fiamma dell'amoreDove le storie prendono vita. Scoprilo ora