La svolta - Simona e Francesco

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Per il suo ventesimo compleanno, Simona aveva chiesto un viaggio in una meta scelta dai suoi amici. Le sue amiche, Anastasia e Viviana, l'avevano accompagnata e finalmente avevano coronato il loro sogno di passare una settimana lontane da tutto e da tutti. Ovviamente la sfiga non poteva che seguirle anche in viaggio e Viviana, dopo due giorni di permanenza fu colpita dall'influenza. Tornate dalla visita al London Eye, Big Ben e St. Paul Cathedral, Anastasia rimase nella camera d'albergo ad assistere Viviana, mentre Simona si recò con l'automobile noleggiata alla farmacia più vicina. Questa distava più di 15 km dall'hotel, che era in periferia, e, proprio nel bel mezzo di una strada di campagna, la macchina di Simona rimase a secco. La spinse lateralmente rispetto alla strada e tentò di chiamare Anastasia. Provò sia sul suo cellulare che in albergo, ma il suo telefono era senza credito. Così decise che quella sera avrebbe sperimentato per la prima volta l'ebbrezza di fare autostop in una città straniera. Dopo una decina di automobilisti indifferenti, un ragazzo si fermò di colpo. Quando Simona salì in macchina notò subito qualcosa di familiare nei lineamenti del ragazzo rossiccio. Lui la precedette e disse: "Ehi! Io ti conosco. Tu venivi al mio stesso liceo". Simona fu sorpresa più di sentirlo parlare in italiano, che per ciò che aveva detto. Poi fece mente locale ed esclamò con molto stupore: "Tu sei Francesco!". Un secondo dopo si pentì di quella sfrontatezza, ma lui non parve sorpreso. Lei gli diede indicazioni stradali e, durante il tragitto verso il benzinaio, parlarono delle loro vite. L'attrazione era tangibile e, spesso e volentieri, Francesco distoglieva pericolosamente lo sguardo dalla strada per osservare la ragazza accanto a lui. Ricordò come i suoi capelli spaventosamente ricci si distinguessero nella massa di ragazze piastrate presenti alla fermata del pullman e si sentì stupido per non aver colto la sua bellezza prima. Ma forse quella era la sua seconda possibilità, così non se la lasciò scappare. Arrivati al benzinaio parcheggiò e alla fioca luce del neon prese il viso di Simona, immerse le mani nei suoi capelli e la baciò. Quella notte parlarono fino a rimanere con la bocca asciutta, si raccontarono dettagliatamente ogni particolare delle loro vite e scoprirono di essere legati da qualcosa di sovrannaturale. In particolare per Francesco, tipico ragazzo stronzo del liceo, fu sorprendente non voler interessarsi ad una ragazza solo per una notte di passione. Intanto Viviana giaceva nel letto con la febbre alta...

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