Capitolo 6

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Usciamo dal bar, saluto Nick e ritorno a casa. Abbiamo parlato tutto il tempo, ma a volte non lo ascoltavo. Perché no? Beh, semplicemente perché pensavo che avrei dovuto tenermi la felpa. E non so precisamente perché. Dopotutto mi andava enorme, come piace a me, era calda e aveva un buonissimo odore. Non capisco proprio. Non capisco. Fino a poco tempo fa io lo odiavo a morte e lui è stato la causa di quasi tutti i miei problemi. Perché è cambiato tutto così, di punto in bianco? Forse ha esagerato e se n'è reso finalmente conto? Non lo so, ma vorrei tanto saperlo. Sono troppo tentata dall'idea di parlarci, ma no, non voglio cedere. Andrò al parco per rilassarmi, spero non ci sia nessuno e credo sia così, visto che è tardi e di solito lì non c'è mai nessuno a parte me e Nick... E Derek.

Derek's pov
Prendo la felpa e la rimetto nell'armadio, adesso mi ricorda troppo lei. Bene.
Ho bisogno di rilassarmi, andrò al parco a fumare.
Metto le scarpe e il bomber, controllo mia madre e poi esco di casa chiudendo a chiave, non si sa mai, quella donna potrebbe fare di tutto se la lasciassi sola.
Dopo pochi minuti arrivo al parco e in lontananza vedo Kira seduta sulla panchina. Oh merda. Perché ci deve essere sempre? Quanto darei per dimenticarla. Tanto lei vorrebbe vedermi morto.
Kira o no, io devo rilassarmi, decido quindi appoggiarmi ad un albero spoglio, sfortunatamente vicino a dove sta lei, ma decido di ignorarla, almeno per ora. Poi inizio a rollare la mia canna.

Kira's pov
Derek. Che cazzo ci fa qui? Cristo, e io che volevo rilassarmi un attimo.
Si sta fumando una canna, forse è il motivo per cui è gentile con me, forse è costantemente fatto.
Senza realizzare mi metto a guardarlo, lui dopo un po' se ne accorge e punta il suo sguardo su di me.
"È tardi, non dovresti essere qui a quest'ora"
"E chi sei tu per dirmi questo? Mio padre? Poi che cazzo te ne frega cosa faccio" rispondo in modo freddo.
"Hai ragione, non me ne frega nulla"
Che stronzo. Vorrei essere nella sua testa solo per capire cosa pensa.
Mi sta facendo venire voglia di fumare, che odio..
"Ehm... Hai da accendere?" gli dico timidamente con un filo di voce.
Lui con un sorrisetto prende dalla tasca un pacchetto di Camel da 20 e me lo lancia. Apro il pacchetto e vedo che c'è anche un accendino.
"Beh, cos'hai da ridere?" chiedo mentre mi accendo una sigaretta.
"Oh nulla, solo che prima facevi tanto la tosta e poi mi hai chiesto una sigaretta con un filo di voce, quasi come se avessi paura di parlare."
"Non ho paura di parlare con te"
"Allora perché non mi guardi negli occhi mentre lo fai?"
"Forse perché fino a qualche giorno fa ero terrorizzata dall'idea di incontrarti!"
"Okay... Hai ragione. Ma ho deciso di cambiare, non devi più avere paura."
"Come se quello che dici fosse credibile... E comunque, ti odio lo stesso."
"Sei tenera quando fai la dura, lo sai?" dice per poi avvicinarsi di più a me.
"Fottiti" rispondo io per poi alzarmi.
"Derek, io non provo compassione per te! Ovvio, un po' mi dispiace perché ho un cuore, ma anche io ho dei problemi e a differenza tua non vado a prendermela con delle ragazze perché la mia vita è una merda! Quindi se pensavi che ti avrei perdonato dopo aver saputo il tuo passato, beh, sei solo un illuso."
Detto questo mi alzo e torno a casa, e io che volevo solo stare un po' tranquilla.

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