Kira's pov
Tengo Derek stretto a me e lui inizia ad accarezzarmi i capelli. Sto davvero abbracciando il ragazzo che fino a poco tempo fa mi bullizzava?
No. Non posso. Perderei tutta la mia dignità.
Mi allontano da lui e mi siedo per bene sulla panchina.
"È solo colpa mia..." Continuo a sussurrare. "Solo mia..."
"Kira cazzo! No! Non è colpa tua, lo capisci?! Tu sei stata bravissima, perché un'altra persona si sarebbe spaventata molto di più a tal modo da bloccarsi e non poter chiamale i soccorsi e lasciarlo morire lì! Kira, non puoi darti la colpa, non per una cosa del genere!" mi dice lui guardandomi negli occhi, che sono azzurri e somigliano al ghiaccio ma in questo momento trasmettono calore e conforto. Non so cosa mi stia succedendo.
Ci guardiamo per un po', per poi smettere. Non so più che dire. Probabilmente ha ragione.
"Tu non mi fai compassione Kira. Io posso capirti perché anche io soffrivo di bullismo alle medie. E mi tagliavo. Ma tutti i giorni, come un vizio. Stavo malissimo. E sto solo cercando di farmi perdonare. Perché sono stato un emerito coglione e anche se un giorno mi perdonerai io alla fine non me lo perdonerò mai! Io ho un motivo per sentirmi in colpa. Non tu. Tu non ce l'hai. Mi dispiace per tutto, tutto. E vorrei una possibilità per dimostrarti che non sono una persona cattiva come credi... "
"...Devo andare a casa." sto scappando da lui. Sono una vigliacca ma non importa. Non posso pensare anche a lui in questo momento.
Torno a casa a farmi una doccia calda. Poi mi butto sul letto e provo a dormire.2 giorni dopo
In questi giorni ho dormito più o meno 6/7 ore in totale. Sto davvero uno schifo ma continuo a fare quel maledetto sogno, anzi, incubo, e ho davvero paura di addormentarmi. È come se rivivessi di nuovo quella scena. È orribile.
Abbraccio per un ultima volta Nick ed esco, l'orario di visita sfortunatamente è finito.
Mi siedo poi in sala d'aspetto. È come se non volessi lasciarlo lì solo. Vorrei che sapesse che sono sempre qui.Derek's pov
Arrivo di corsa in ospedale, spero che l'orario di visita non sia finito.
Chiedo ad un'infermiera ed è così. Fanculo.
Vedo che c'è Kira in sala d'aspetto. Ha delle occhiaie molto profonde e la faccia di chi non dorme da giorni. Soffre molto. Si sta addormentando sulla sedia della sala e non posso lasciarla lì. Mi avvicino, sembra che dorma già in modo profondo. È sfinita.
"Kira... Andiamo a casa. Svegliati però, sono con la moto"
Annuisce ma non so se mi ha riconosciuto. La faccio alzare e usciamo dall'ospedale, la faccio sedere dietro di me, lei si aggrappa subito alla mia vita e poi partiamo.
La porto a casa mia, non so dove possa avere le chiavi di casa sua.
Dopo pochi minuti arriviamo, poso la moto e prendo in braccio Kira, è troppo stanca e si vede.
La poso delicatamente sul mio letto e lascio che dorma in pace, intanto io mi siedo vicino alla scrivania e me ne sto al computer a giocare a League of Legends.
Ad un tratto sento che si agita e si lamenta nel sonno, ho l'impressione che stia per piangere. Mi alzo e mi siedo sul letto e senza nemmeno pensarci mi stendo al suo fianco. Ha smesso di lamentarsi e ora dorme tranquillamente.
Sarò stato io?
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Vieni con me nelle tenebre.
Teen FictionKira è una ragazza di 15 anni. Ha i capelli castani e gli occhi marroni, talmente scuri da far sembrare l'iride tutt'uno con la pupilla. È alta 1.65 m e va al terzo anno di liceo scientifico. Il primo giorno del suo terzo anno nella sua classe arriv...