<< Sbrigati Eva! >> mio padre cerca di rimproverarmi per il mio ennesimo ritardo.
<< Sto cercando gli orecchini! >> urlo di rimando per rassicurarlo.
<< Certo, come no! >> mi canzona pensando che sia l'ennesima scusa, ma questa volta è vero.
Arrivo verso la scrivania e, dopo aver aperto e ispezionato ogni singolo cassetto, trovo i miei orecchini preferiti.Mi avvicino allo specchio per infilarli, ne approfitto per darmi un'ultima occhiata.
Inizio a fare una lista cercando di aver tutto alla perfezione, questa sera deve essere perfetta!1) Capelli ricci completamente lisci? Ok.
2) Orecchini portafortuna? Ok.
3) Telefono? Ok.
4) Ciondolo?Mi guardo allo specchio e spalanco gli occhi? Dove cavolo è il mio ciondolo?!
Inizio ad andare in panico, giro per la stanza e non riesco a trovarlo. Per poco non cado a causa dei tacchi e del tappeto. Me li sfilo e li lancio in un angolo.<< Eva! >> grugnisce mio padre. La sua voce è davvero vicina, sono sicura che stia salendo le scale. La porta si spalanca rivelando la sua figura.
<< Ho capito! >> urlo anche se so che lui è entrato in stanza. Gli do le spalle, sono troppo concentrata a cercare nel mio portagioielli << Eric è giù >> dice << da più di 32 minuti >> rido << e siamo stati tutto questo tempi seduti uno di fronte all'altro a guardarci.>> lo guardo << senza proferire parola>> si siede sul bordo del mio letto.
<< 32 minuti? >> annuisce << anche quei due minuti? Sono proprio precisi? >> annuisce ancora provocandomi la ridarella.
<< Quel ragazzo mi mette a disagio, non so come faccia a piacerti >> mi guarda sottocchio aspettando una mia reazione, ma che non arriva. Non so cosa mi attrae in lui, mi piace e basta!
<< Avrei voluto che tua madre fosse qui >> si incupisce << lei avrebbe fatto tutto, io mi sarei occupato di guardare la partita >> gli do conforto appoggiando una mano sulla sua spalla. Lui l'afferra e la stringe, restiamo così per qualche minuto. Io dietro di lui in piedi e lui, seduto sul letto, intento a ricordarsi del passato.
Mi allontano alla ricerca del ciondolo.
<< O almeno tuo fratello ... >> continua ma io lo interrompo cercando di cambiare argomento.<< Per caso hai visto il mio ciondolo? >> lui mi guarda con un sopracciglio alzato << intendo quello che James mi regalò al mio compleanno. Quello con al centro una pietra ambrata e una piccola ... >> mi ferma con un gesto della mano.
<< So quale ciondolo sia >> dichiara << ma pensavo che non te lo saresti mai tolta! >> ride sotto i baffi vedendomi diventare una furia.
<< Non esco! >> esclamo. Non se ne parla che io esca senza il mio ciondolo, quell'oggetto puo' sembrare banale ma è una parte di me. Quella parte che condivido con la mia famiglia, quella che mi ricorda lei mie origini e che la realtà che ci si presenta è solo una millesima parte di quella che conosciamo.
<< Ok, calma! >> mio padre posiziona le sue mani sulle mie spalle, mi guarda negli occhi e prende respiri profondi cercando di far regolarizzare il mio battito cardiaco. Lo seguo a ruota nei gesti, tutto mi sembra così automatico mentre mi fissa.
<< L'ultima volta che l'hai visto dove eri? >> mi chiede. Inizio a pensare, l'ultima volta che ho notato la collana penzolare sul mio petto è stato quando sono uscita dalla doccia, avevo il trucco sbavato e mio fratello mi aveva detto che sembravo un mostro. Così sono andata a specchiarmi e l'ho notata. Sembrava brillare di luce propria. Non era mai successo!
<< Ero a casa di Elliot >> sussurro. Al solo pronunciare il nome di mio fratello, mio padre sobbalza. Da quando Elliot e Meredith si sono sposati, tutto è andato a rotoli. Papà e lui hanno avuto una discussione circa un anno fa. Era il mio ventesimo compleanno e loro stavano bevendo dei drink fatti da Meredith a casa nostra, la sfortuna ha voluto che la povera ragazza rompesse il servizio di porcellana di mamma. Papà è andato su tutte le furie, non avrebbe voluto prendersela con la moglie di suo figlio ma vedere andar perso l'ultimo ricordo di tua moglie defunta, ti spiazza e ti confonde.
La sfuriata di papà ha fatto arrabbiare Elliot, non che avesse torto, ma avrebbe dovuto compatire papà. Sa cosa significava per lui quel servizio, ma invece ha voluto andarsene. Ha lasciato papà da solo e mi ha promesso che avrei potuto restare da lui fin quando volevo, ma non ce l' ho fatta ad abbandonare papà.
Sono l'unica persona che gli rimane e gli resterò accanto, anche se dovrò vedere ogni tanto mio fratello. Inoltre la sua casa è diventata un po' troppo chiassosa con il primo figlio, Alec di un anno, e Meredith incinta della secondogenita.<< Allora chiama tuo fratello >> dice << io vado da Eric. Quel ragazzo crederà che tu ti sia scocciata di lui >> lo guardo torvo. Ha sempre voluto che io smettessi di frequentare Eric, ma niente ci ha fermati da concludere la nostra relazione.
<< Lo sai che stiamo insieme da quasi tre anni >> lo rimprovero << e ti ricordo che non sono più una bambina. Ho 21 anni, una laurea in psicologia e un lavoro in un centro ospedaliero >> gli faccio notare.
<< E non potrei essere più orgoglioso >> mi sorride << ma lui è così diverso da te >> mi fa notare ma io metto fine a questa conversazione componendo il numero di mio fratello.
<< Elliot! >> squittisco. Vedo mio padre annuire e, con uno sguardo malinconico, lascia che la porta si chiuda dietro di lui. Sospiro. Non vorrei che mio padre stesse così, deve capire che io sarò sempre sua figlia ma deve lasciarmi far le mie scelte!
<< Che c'è Eva? >> chiede allarmato << è successo qualcosa a pa... casa? >> ha cambiato soggetto alla fine della frase. Rido. Lo so che gli manca papà e, conoscendo mio fratello, non lascerà per primo la presa. Siamo tutti orgogliosi in famiglia.
<< Non è successo niente a casa >> marco le ultime parole per fargli capire che il suo tentativo, di dissuadermi dalla sua preoccupazione nei confronti di nostro padre, è fallito.
Sbuffa.
<< Non sbuffare con me! >> lo immagino alzare gli occhi al cielo.
<< Ok >> lascia perdere questo piccolo battibecco << e sì >> precede qualsiasi mia domanda << ho il tuo ciondolo>> sorrido.<< Passo tra circa venti minuti >> lo avviso << insieme ad Eric>> lo avverto. Anche sei Elliot e papà non si parlano, provano lo stesso odio profondo verso l'unica persona che mi rende felice: il mio ragazzo.
#SPAZIOAUTRICE
Ecco il primo capitolo del secondo libro. Spero che vi piaccia. Cosa ne pensate di Eric? Eva ha già dimenticato Egon?
Spero di ricevere vostri commenti.
Xoxo
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THE HUMAN ONE 2
FantasyLa profezia si è avverata, gli angeli hanno riavuto la loro immortalità e le loro ali ma hanno persona una cosa più importante: la loro PACE. Egon infesta ancora il Paradiso, la sua mente è tormenta dal dolore e dalla vendetta. Ricordate le sue ult...