Capitolo 4 "Faccia a faccia con la belva"

17 1 0
                                    

Il polverone creato da Val quasi ci impedisce di vedere lei ed il cavallo andare nel centro dell'arena.

Sento Gabriél strattonarmi verso di lui e corriamo verso il percorso ramificato, facendo attenzione a non cadere sulle radici sporgenti e a non affondare nella melma.

Tutto mi sembra più facile del previsto e le fronde degli alberi ci nascondono dalla creatura che nel frattempo starà sicuramente "giocando" con quell'imprudente della mia amica.

"Per di qua!" dice Gabriél e noto nel frattempo che la sua mano avvolge ancora il mio polso... Arrossisco, ma lui non lo nota.

Continuiamo ad avanzare.

"Siamo sicuramente vicini alla torre, sento una grande concentrazione magica che si fa sempre più evidente." Gli spiego gesticolando con la mano libera, quando però non vedo una radice e scivolo, trascinando con me lo sfortunato compagno che per non farci finire col viso nel fango mi strattona su di lui, per poi farmi un cenno con il viso guardando dritto dietro di me.

Ed eccolo, l'edificio in pietra, in tutta la sua magnificenza, con drappeggi rossi fuoco con su illustrato un leone nero che mostra le zanne sporgenti.

Mi guardo attorno, dico a Gabriél di seguirmi e mi avvicino alla torre, per poi forzare un portone ed entrare, cercando di percepire il minimo pericolo che può avventarsi da un momento all'altro su di noi.

"Sembra sicuro, per ora." Soffia nel mio orecchio e un brivido mi attraversa la colonna vertebrale.

"Si, sembra apposto ma resta all'erta perch-" non riesco a finire la frase che fuori si sente un rumore, così corriamo verso un armadio e ci chiudiamo dentro, faccia a faccia, con pochi centimetri che ci separano.

È in quel momento che sento un profumo familiare, lo stesso che è sulla sciarpa che ora non porto con me, e che mi accorgo appartenere a Gabriél!

"Tu...TU!!"

"Shhh! Vuoi farci ammazzare?!"

"S..Sei stato tu a medicarmi quel giorno! Perché non me lo hai detto? Son-"

"Kuriia, ti prego, non ora..."

"Sono stata io a procurarti quelle ferite?! Tu mi hai salvato e tu...Mi hai visto nuda!"

Un ruggito rimbomba nella torre; faccio finta di non sentirlo e sto per ribattere quando le labbra di Gabriél si posano sulle mie e restiamo così per un tempo che mi sembra infinito, fino a quando lui non si stacca da me, apre le ante dell'armadio ed esce, per poi porgermi la mano e dirmi "Per un pelo...Andiamo?"

Io, rossa come un peperone, scanso la sua mano e lo supero, prendendo l'olio curativo poggiato su un bancone illuminato e lanciarglielo contro.

"Ehi, ehi, ehi tranquilla!!"

Dovrei stare tranquilla quando probabilmente lui prima mi aveva baciato solo per farmi stare zitta?!

Assumo un cipiglio ma nello stesso istante il terreno inizia a tremare e, mentre la torre si sgretola, riusciamo ad uscire di li illesi, ritrovandoci però, in una lotta di sguardi con il leone di Nemea.

"Su su su ragazzi veloci, qui! Venite qui!" sentire la voce di Val mi fa distogliere lo sguardo dall'animale ma resto comunque pietrificata e in pochi attimi mi ritrovo sbalzata in sella al cavallo con Gabriél che mi scuote le spalle e urla di abbassarmi; faccio come dice e noto Val al comando del destriero che si sbraccia per colpire con l'arco il leone e nel contempo tenere le redini.

Mentre galoppiamo mi chiedo come sia umanamente possibile stare in tre su di un povero cavallo ma non mi faccio altre domande e cerco di fare quel che posso lanciando il mio pugnale in testa al nemico e urlare ai miei compagni di continuare a resistere, di fuggire da quelle mura.

Vedo l'uscita a poco meno di un centinaio di metri di distanza,il cavallo salta il cespuglio e io cado a terra sbattendo la faccia contro il terreno duro.

Che capitano sarei se non lasciassi fuggire i miei alleati?

"Gabriél, l'alabarda, lanciami l'alabarda!"

Lui fa come dico e scende dalla sella per venire ad aiutarmi, mentre Val prepara le frecce e tende l'arco.

"Andatevene! Veloci! Penserò io al leone"

"Neanche per sogno! Non ti lasciamo da sola, colpiscilo con l'alabarda e andiamocene!"

Ascolto ciò e mi costringo a fare ciò che dice, così sferro un colpo al leone che rimane stordito, corro verso Gabriél e tutti e tre andiamo verso l'uscita.

Ci riusciamo, per grazia divina, e le mura si chiudono nel momento esatto in cui il leone si lancia nuovamente all'assalto, rinchiudendolo nella sua prigione personale.

Ansimiamo, stremati, rivolti a terra con la polvere che si attacca ai vestiti, contenti di essere sopravvissuti ancora una volta alla morte.

Val smonta da cavallo e ci guardiamo, sorridiamo; mi aiuta ad alzarmi ed io aiuto Gabriél.

"Chi mi aiuta a spalmare l'olio?" ammicca lui guardandomi.

"Ew, disgustoso!" commentiamo io e Val ma, avanzo verso l'accampamento facendo cenno a Gabriél di seguirmi.

Una domanda continua ad insinuarsi nella mia mente: ora che ha ottenuto ciò che Luke voleva, tornerà dal suo gruppo e non si farà più vedere?

E poi... Cosa c'era, dietro quel bacio?

Hai finito le parti pubblicate.

⏰ Ultimo aggiornamento: Feb 22, 2018 ⏰

Aggiungi questa storia alla tua Biblioteca per ricevere una notifica quando verrà pubblicata la prossima parte!

The descent of the PhœnixDove le storie prendono vita. Scoprilo ora