3- Un tentennamento di troppo

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3-Un tentennamento di troppo

Per pochi brevi attimi i maschi del gruppo vennero colti dal panico: la bottiglia sembrava intenzionata a fermarsi su Nino. Poi la fortuna (o molto più probabilmente un mirato intervento esterno) le diedero la forza per girare ancora un po' fino a fermarsi su una sbigottita Marinette.

Immediatamente sentì il sudore ricoprirle il palmo delle mani e le guance andarle a fuoco, le sembrava impossibile che stesse succedendo davvero.

«Vai Marinette!» le bisbigliò Alya all'orecchio, dandole una leggera spintarella.

Di fianco a lei Adrien le fece un sorriso incoraggiante anche se imbarazzato.

Non aveva mai baciato una ragazza, non che ricordasse almeno; certo, c'era quell'accenno ad un bacio da parte di Ladybug dopo l'attacco di Dark Cupido e la foto vista durante l'intervista televisiva ma lui non ricordava nulla e non avevano più ripreso l'argomento quindi per lui era a tutti gli effetti un vero primo bacio.

Farlo sotto gli occhi di Alya e Nino lo agitava, temeva si accorgessero delle sue incertezze.

Avrebbe voluto dare il suo primo bacio a Ladybug ma, visto che con lei sembrava non avere speranza, era felice di darlo a Marinette. La trovava simpatica, dolce e carina e la ammirava, era così altruista e combattiva (anche se davanti a lui diventava incapace di mettere due parole insieme); forse se non fosse stato innamorato di Ladybug si sarebbe preso una bella cotta per lei ammise tra se e se.

Con fare titubante si avvicinò alla ragazza che lo fissava ad occhi spalancati, troppo impegnata a ricordarsi di respirare e non vomitare per riuscire a fare altro.

Delicatamente le poggiò le mani a lati del viso ma vedendola sussultare si fermò.

«Marinette, sei sicura che per te vada bene?» chiese, dubbioso, lasciando ricadere le braccia.

Ok, era solo un gioco, ma non avrebbe mai baciato una ragazza contro la sua volontà.

Marinette aprì la bocca per parlare ma non riuscì ad emettere alcun suono.

Adrien le aveva appena chiesto se volesse essere baciata da lui. Era come chiederle se volesse respirare o vivere.

«Marinette?» domandò, ancora, preoccupato dal suo mutismo.

«Tranquillo, è più che d'accordo.» rispose Alya, dandole una pacca d'incoraggiamento su una spalla.

A quella affermazione, lei arrossì ma Adrien non si mosse, Alya poteva dire ciò che voleva ma era Marinette a dover acconsentire.

Vedendola ancora immobile, Adrien si ritrasse per tornare al proprio posto. Era logico che lei si sentiva a disagio, non l'avrebbe costretta.

Quel gesto ebbe il potere di riscuotere Marinette, allungato un braccio, afferrò la mano di lui senza però guardarlo in viso.

«Io-si-vorrei.» mormorò in tono appena udibile, diventando, se possibile, ancora più rossa.

Incoraggiato dal suo assenso, Adrien tornò vicino a lei e le pose la mano libera sulla guancia. Marinette gli stringeva ancora l'altra e doveva ammettere di trovare quel contatto estremamente piacevole.

Lentamente riavvicinò i loro visi sentendo il suo cuore accelerare i battiti. Sentiva già il respiro agitato di Marinette solleticargli le labbra quando un lampo più potente degli altri illuminò tutto a giorno prima di farli piombare nel buio totale. Era andata via la luce.

Un secondo dopo dei passi pesanti e frettolosi risuonarono sulle scale.

Con scatto fulmineo Alya accese il display del cellulare, fece sparire la bottiglia e tirò a se il suo pc.

L'incuboDove le storie prendono vita. Scoprilo ora