5- Pigiama party

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5- Pigiama party

«Nathalie mi terrà a sola insalata per una settimana ma non m'importa, penso di non aver mai mangiato tanto bene in vita mia!» esclamò poco dopo Adrien, appoggiandosi allo schienale della sedia con aria soddisfatta e fissando quasi con dispiacere il piatto vuoto.

«Oh bé, grazie!» rispose il signor Dupain, arrossendo leggermente. «Comunque non preoccuparti, puoi venire a mangiare qui quando vuoi, sei il benvenuto!»

«Grazie ma difficilmente mio padre mi lascia libero di andare dove voglio.» rispose tristemente Adrien.

«Allora vuol dire che ti manderemo qualche leccornia sottobanco con Marinette.» propose Sabine, con aria da finta cospiratrice.

Adrien le sorrise grato, era bello sentirsi coccolato da una figura femminile anche se ciò, inevitabilmente, gli faceva sentire ancora di più la mancanza della madre.

Finito di mangiare i quattro ragazzi aiutarono la madre di Marinette a riordinare la cucina, nonostante le sue proteste; gli erano immensamente grati per essere riuscita a far rimanere Adrien con loro e non sapevano davvero come sdebitarsi.

«Adesso penso sia il caso di organizzarsi per la notte.» annunciò la donna quando ebbero finito i piatti. «Vado a prendere le lenzuola ma dovremo anche cercare qualcosa da farvi indossare per la notte.»

«Quello non è un problema, ho io ciò che ci serve. Aspettatemi qui!» annunciò Alya correndo in camera di Marinette.

Pochi minuti dopo la ragazza ritornò portando con se tre pacchetti.

«Un'amica di mia mamma aveva un negozio ma ormai è anziana ed è andata in pensione così, prima di vendere in blocco tutto ciò che c'era, mi ha praticamente costretta a scegliere qualcosa da regalarmi per ringraziarmi delle volte in cui l'ho aiutata ed io ho scelto questi.» spiegò, porgendo loro i pacchetti. «Su andiamoli a provare!» li esortò, trascinandosi dietro Marinette.

«Voi ragazzi se volete potete cambiarvi in bagno.» suggerì Sabine prima di sparire in direzione della camera da letto.

Pochi minuti dopo i quattro ragazzi si ritrovarono in salotto.

«Ma che carini che siete!» esclamò Sabine, rientrando con le lenzuola e le coperte per il divano-letto.

Le ragazze sorrisero mentre i maschi abbassarono lo sguardo imbarazzati.

I pacchetti contenevano quelli che si rivelarono essere dei morbidi pigiami corredati di buffe ciabatte a forma di zampette.

Alya aveva scelto un pigiama rosso per Marinette, nero per Adrien, verde per Nino e arancio per se. Ognuno dei pigiami portava un animaletto stampato all'altezza del cuore, una coccinella, un gattino, una tartaruga ed una piccola volpe.

L'idea che Alya avesse scelto il pigiama con la coccinella proprio per lei la metteva un po' in agitazione ma si disse che di certo era stato solo un caso. Anche Adrien dal canto suo, non si sentiva a proprio agio in quella tenuta. In comune con il suo costume da Chat Noir c'era solo il colore ma non poteva fare a meno di sentirsi come se il suo segreto fosse in pericolo, sotto gli occhi acuti di Alya.

«Marinette, eccoti il necessario per preparare il letto.» disse Sabine poggiando il tutto sulla spalliera del divano. «Voi ragazzi continuate pure a divertirti ma io e Tom, come capirete, abbiamo bisogno di andare a dormire. Mi raccomando, ricordatevi che ci stiamo fidando di voi.» raccomandò, infine, con sguardo serio.

«Buonanotte ragazzi.» disse Tom, appena rientrato dall'ultimo giro di controllo in pasticceria. Li salutò sorridendo ma prima di sparire in corridoio lanciò un'occhiata ai ragazzi difficilmente equivocabile, guai a chi avesse sgarrato sotto il suo tetto.

L'incuboDove le storie prendono vita. Scoprilo ora