C i n q u e

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FILIPPO'S POV

Adesso non sono in classe, ma nel bagno della scuola e sono con una ragazza, ma mentre sono con lei mi viene davanti agli occhi l'immagine di Cass: il suo sorriso, i suoi occhi, sento il suo profumo, ma non riesco a spiegarmi perchè io stia pensando a lei in questa maniera. Anzi, non voglio spiegarmelo. Non posso innamorarmi di lei per nessun motivo, non farei altro che farla soffrire, la rovinerei. Poi c'è quel coglione che vuole approfittarsene e non glielo permetterei mai.

Mi allontano dalla ragazza ed esco.
Proseguo per il corridoio e raggiungo la classe.
C'è la prof Santini, quella stronza mi odia.

Entro e vado dritto al mio posto, ma nel frattempo la sento dire:
«Signorino, le sembra questo il modo di presentarsi? L'educazione chi gliel'ha insegnata? Prima di tutto si saluta, poi si chiede scusa per il ritardo e dopo, solo dopo, può andare al posto.»
«Ok. Salve prof! Scusi per il ritardo, una ragazza mi ha trattenuto in bagno. Prometto che da oggi farò il bravo bambino.»
«Bravo. Si è appena beccato una nota!»
Alzo le spalle.
Tutti i miei compagni ridono, l'unica seria è Cass.
E io mi rendo conto solo ora di essere un cretino: ho detto davanti a lei "una ragazza mi ha trattenuto in bagno".
Sono una testa di cazzo. Cioè, così che impressione le do?
La guardo e lei distoglie lo sguardo, iniziando a fissare il libro.

Sono passati ormai un po' di minuti da quando sono rientrato in classe e dal nulla, mentre gioco con la penna, sento la voce di Cass:
«Quindi anche oggi ti sei divertito. A modo tuo. Com'era questa ragazza? Potrebbe interessarti?»
Non riesco a cogliere il suo tono, è seria ma non troppo. È strana.
«Nah. Troia come tutte le altre.»
«Ma povera... perché parli così? Poi se dici "tutte" mi fai capire che pensi questo anche di me. È così? Pensi che ciò che ha detto James sia vero? Non mi aspettavo fossi così maschilista.»
«No, ti giuro che non mi riferivo a te, so che tu sei diversa. Io parlavo di altre ragazze. E non sono un maschilista.»
Lei scuote la testa e distoglie lo sguardo.

Suona la ricreazione e Cass esce dalla classe quasi correndo, non ho il tempo di dire nulla.
Io esco in cortile e prendo una sigaretta.
Passano cinque minuti e vedo James venire verso di me.
«Filippo! Come va?»
«Ora che ho visto te, malissimo.»
«Perché questo malumore? Cass si è rivelata per quello che è?»
«Ma che vuoi? Non rompere i coglioni e non parlare così di Cass.»
«Perché? Se non ti piace che problema c'è? A me puoi dirlo se provi qualcosa per lei.»
Non gli rispondo e mi allontano.

Vedo Cass seduta su una panchina con un libro in mano e mi avvicino.
«Cass, scusa per prima, ma giuro che hai frainteso tu. Non mi permetterei mai di dirti una cosa del genere o di credere a quel cretino. So che tu sei diversa.»
«Ok. Scusa per la mia reazione.»
«Non preoccuparti.»
Prendo un'altra sigaretta, ma prima di poterla mettere in bocca, Cass me la toglie dalle mani ed inizia quasi a urlarmi contro.
«Ma vuoi ammazzarti per caso? Tu sai quanta roba c'è qui?»
La sua espressione mi fa un pò ridere, sembra quasi una bambina.
«Sì, ma non è facile smettere.»
«Smetterai. Fosse l'ultima cosa che faccio, ti farò smettere.»
«Va bene.»
Alzo le mani in segno di resa e lei fa il broncio con le braccia conserte.
«E ora che ti prende?»
«Ti stai facendo del male e io non voglio. Per me sei importante.»
«Sul serio? Va bene, allora ti prometto che farò di tutto per smettere.»
«Ecco.»

Spazio autrice:
Ciaoo

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(Domenica 21 agosto 2022)

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⏰ Ultimo aggiornamento: Aug 21, 2022 ⏰

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