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E' giorno per il fuso orario e non è una giornata fantastica anche se siamo a maggio. Bene, è ora di andare a prendere la valigia ma dopo tre giri del nastro non c'è la minima traccia della mia valigia e ciò mi mette un pò d'ansia. Un pò tanta. Dopo 20 minuti tutti hanno le loro valigie, tranno me e il nastro si ferma perché non ci sono più valigie. Favoloso. Raggiungo la professoressa e andiamo dagli assistenti e riceviamo una bellissima notizia. "Ci dispiace ma non ci sono più valigie da scaricare. Deve essere stata persa durante lo scalo. Siamo desolati."

Il pullman è arrivato. Ci porterà davanti alla nostra futura scuola e lì ci verranno a prendere i nuovi genitori per le due settimane. Quanto arriviamo rimango a bocca aperta: questa scuola è enorme e bellissima e sembra una di quelle che vedi solo nelle riviste.

Finalmente scendiamo e la scuola non è proprio vicino all'aereoporto: 50 minuti e l'autista che sembrava guidare con le orecchie. La professoressa mi prende e mi porta con lei perché deve dire alla signora che non ho nulla: mutande, calzini, vestiti, nulla. "Tu devi essere, Nancy! Ciao tesoro, sono Abbie!" una signora con i capelli lunghi e neri mi raggiunge per poi abbracciarmi. Poi mi fissa e devo dire che ha dei bellissimi occhi color ghiaccio. "Sei proprio una bella ragazza." ringrazio e sento che sto diventando un peperone. La professoressa spiega cosa è successo e sono stupita dalla risposta. "Oh, mi dispiace ma non è un problema. Se per te va bene ora ti porto a casa, ti faccio vedere la tua stanza e poi andiammo a comprare ciò che ti serve. Questo vuol dire: SHOPPING!" Questa donna è una forza della natura, è la felicità fatta persona ed è molto gentile.

Raggiungiamo la macchina che è più un minivan. "Prima di andare a casa andiamo a prendere gli altri ragazzi. Ok?" Cosa, altri ragazzi? "In che senso?" sono molto confusa "Deduco che non ti abbiano detto nulla. Iniziamo: ero sposata con un uomo che amavo tantissimo, provavamo ad avere figli ma niente e quando abbiamo scoperto che sono sterile..." sono seduta al posto vicino a lei ed è visibilmente triste nel raccontarlo. "Allora un pò per ripiccha e un pò perché non volevo stare da sola ho deciso di propormi per ospitare ragazzi per gli scambi, per le gite o ragazzi che decidono di fare l'anno all'estero. Lavoro da casa e guadagno molto quindi diciamo che me lo posso permettere. " Inchioda ed entra un ragazzo biondo con gli occhi azzurri. Carino. "Nancy, lui è Trevor." "Piacere di conoscerti. Di dove sei?" "Vengo dalla California" E' sorpreso forse perché sono bianca mozzarella.

Fallen in LoveDove le storie prendono vita. Scoprilo ora