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Caro stan, come stai? A quanto pare bene. Il nostro primo giorno di scuola è andato più che bene. Anzi, il tuo giorno di scuola è andato più che bene. Sei tornato dalla Palestina con una ragazza di nome Giulietta, non smetterò mai di odiarla. Perché l'hai portata qui? Perché l'hai fatto? Volevi farti vedere mentre slinguazzavi con lei davanti tutta la scuola? Volevi dimostrare che Stanley Uris, il ragazzo scartato da tutto l'istituto, ora ha finalmente una ragazza? Sai certe volte vorrei essere una ragazza, almeno ci proveresti con me. Sei così dannatamente bello ma anche così dannatamente stronzo! Purtroppo non capisci il male che mi fai. Cosa devo fare per fartelo capire? Dirti che ti amo? Eh no mio caro. Ora sono qui, a scrivere questa lettera, seduto vicino a questo tavolo di vetro e nel frattempo ti aspetto. Oggi hai detto che saresti passato a casa perché ti ero mancato.
f l a s h b a c k
«Hey Bill balbuzia oggi vengo a casa tua, mi sei mancato un sacco stronzetto» disse Stan mentre prendeva la sua bici
«v-v-va bene E-Ebreo, c-ci vediamo d-d-dopo» disse Bill mentre toglieva il cavalletto dalla bici per farla partire
F i n e f l a s h b l a c k.
sono le 14:55 e fra 5 minuti sarai qui a casa. Ti amo brutto stronzo. Ci vediamo fra 5 minuti.
Tuo, Bill.

Caro stan[COMPLETATA]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora