Parte 1

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ore 7:15

Mezza addormentata spengo la sveglia e resto a fissare il soffitto e penso che devo alzarmi oppure farò tardi. Finalmente mi alzo, vado a fare colazione, mi lavo mi trucco ed infine mi vesto. Mi infilo il giubbino, prendo la cartella ed il telefono, apro la porta e scendo. Nel tragitto casa-scuola penso a quanto sonno ho e quanta poca voglia ho di andare a scuola. Pensando a tutto questo di colpo sono arrivata fuori scuola. E' la parte più brutta della giornata (insieme all'uscita) perché tutti ti fissano e ti fanno sentire talmente a disagio mentre aspetti che la campanella suoni, anche perché gli altri sono sempre in gruppo, io sono sempre sola. A me non piace la gente di qui,
e a loro non piaccio io.
Vorrei tanto andarmene da qui, andare a vivere lontano, molto lontano, vorrei tanto andare in un posto diverso con strade diverse, palazzi diversi, persone diverse, scuole diverse, negozi, ristoranti, bar, paninoteche, tutto diverso.

I miei grandi pensieri vengono interrotti dal suono della campanella.

****

la giornata passa in fretta, il venerdì scorre più veloce degli altri giorni, penso mentre sono in fila con la mia classe per uscire dalla scuola. Aumento la velocità del passo per andare a casa, appena arrivo poso cartella e giubbino e mi dirigo in cucina dove c'è tutta la mia famiglia seduta a tavola ad aspettarmi per mangiare, mio padre e mia madre hanno un'aria contenta.
Cos'è tutta questa allegria?- dico
C'è una cosa importante che dobbiamo dirvi ragazzi- risponde mia madre
Dica- dice mia sorella mentre prende una fetta di pane.
Bene allora, ho trovato un nuovo lavoro e dovremmo trasferirci- dice mio padre,
A me non interessa più di tanto, spero solo che il posto sia migliore di questo, ma sento mio fratello e mio padre che discutono animatamente, così mi alzo e vado in camera mia. Non sopporto questo posto e fortunatamente mio padre ha trovato un nuovo lavoro.
Mi stendo sul letto e provo a riposare ma qualcuno bussa alla porta della mia camera
Non vuoi sapere dove ci traferiamo? - dice mio padre
No. Spero solo sia meglio di qui. - dico in tono secco

****

domenica ore 21:33

domani partiamo e sono eccitatissima, però dato che partiamo nel pomeriggio andrò a scuola, anche per salutare i miei compagni. Tutte le valigie sono pronte, e ci sono tantissimi scatoloni.

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lunedì ore 15:30

fra 30 minuti esatti partiremo, siamo in macchina e vedo un segnale che indica l'aereoporto.
Scusate ma dove andiamo? - dico
Lo scoprirai... - fa mia sorella in tono dovertito e mio fratello sbuffa. Arrivati in aereoporto vedo i biglietti e inizio a urlare...
CI TRASFERIREMO A NEW YORK? E QUANDO PENSAVATE DI DIRMELO?! -
Beh tu mi hai detto di non farlo- replica mio padre.

Ci sediamo al bar dell'aereoporto e penso che la mia vita finalmente cambierà. finalmente è arrivato anche il mio momento, finalmente avrò anche io un'opportunità, finalmente tutti i miei sogni che la gente definiva impossibili da realizzare stanno per avverarsi.

ore 16.01

Siamo sulle scale dell'aereo, avverto una strana sensazione allo stomaco.

la mia vita sta per cambiare

**** SPAZIO AUTRICE****

ciao,

mi chiamo veronica, spero vi sia piaciuto questo primo capitolo.

e premetto che non sono una scrittrice ne niente, vado solo in 2 media, mi piace scrivere, amo Noah e odio la mia città.

Se volete seguire le "mie" avventure leggete i capitoli a seguire e scoprite come "ho incontrato" Noah.

Ovviamente io non sono mai partita ma sono ancora qui..tutto frutto della mia fantasia

SAVE ME BABE (Noah Schnapp)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora