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Eleven's pov.
È passata una settimana.
Io e Mike non ci parliamo più dall'ultima volta.
Non riesco a comprendere il tutto.
Trovo un "mostro" dietro di me sempre. Mi perseguita e mi tortura.
Nella mia mente. Non va via.
Mi sussurra parole di continuo. Non trovo nessuno.
Sono sola. Devo cavarmela.
I genitori di Mike torneranno settimana prossima per una vacanza e lui non aveva tanta voglia di andare.
Urlo, forse può riuscire a sentirmi qualcuno.
Sono sempre sul fondo. Non riesco ad annaspare.
Odio la superficie, i confini, i limiti. Sono circondata.
Tutto racchiuso. Parole su parole. Fingo di non provare nulla. Ho fuoco dentro.
Sento bussare alla porta sicuramente è Mike, quel cretino si sarà scordato le chiavi.
Un'altra volta.
Apro delicatamente e mi trovo davanti chi mi aspettavo, ma bensì Max.
Io: e tu che ci fai qui?
Chiedo abbozzando un piccolo sorriso, in fondo sono contenta di vederla.
Max: niente, volevo sapere come stavi. l'ultima volta eri...abbastanza scossa.
Io: entra.
La faccio accomodare in cucina.
Io: vuoi del tè?
Max: si grazie.
Rimaniamo in silenzio per alcuni secondi.
Max: come mai non vai a scuola?
Io: dovrei iniziare settimana prossima.
Max: come hai fatto per gli anni scorsi...insomma eri in un'altra dimensione...studiavi sola?
Io: la maggior parte delle volte. Leggevo molto. Lo adoro. Ecco se all'improvviso mi ritrovassi in un altro universo, dove io detto le regole.
Max: uhh, che dittatrice.
Continua ridendo, le sorrido.
Un sorriso sincero dopo tanto tempo.
Sciolgo i nodi che ho dentro. So di poter parlare liberamente con lei.
Infatti, lascio passare qualche secondo per poi far cadere senza pensarci il peso che ho dentro.
Io: ho paura.
Max: come hai paura? Di cosa?
Io: di andare avanti.
Trattengo un respiro profondo.
Max: sii più precisa.
Io: non so più cosa fare. ho perso tutto, anche se non avevo niente. Nessuno mi conosce. Tutti i  miei tasselli della personalità sono svaniti col tempo, davvero. Se sono ancora viva, è un miracolo. L'intero universo mi odia. Non ho nessun ricordo felice.
Mentre rifletto su queste parole, piccole ma evidenti gocce di lacrime fuoriescono dai miei inisignificanti occhi.
Io: comunque ... ho vissuto nell'irrealtà, dove tutto è tetro e buio. Mio padre voleva il potere, non considerava nemmeno il fatto che fossimo parenti, insomma collegati in qualche modo. Mia madre è morta. Sai solita storia, incidente stradale, ovviamente. Gli altri componenti della mia famiglia non esistono.
O forse si. Me lo chiedo da tanto. L'unico a cui tenevo era Mike.
Ma come se non bastasse, non sono brava con i rapporti tra ragazzo e ragazza. Non ho nessuna qualità. Adesso tu, dammi una rsposta valida. Perche sono ancora qui? Chi desidera così tanto la mia presenza?
Max: ...
Sospira, non riesco a concepirla.
Ha cambiato completamente aspetto del viso.
Max: forse dovresti chiderti per che cosa hai vissuto fino a questo punto, per chi, soprattutto.











hello everyone!
Allora volevamo ringraziarvi per le 537 visualizzazioni.
Noi non avremmo mai pensato di arrivare a così tanto, anche perchè l'idea di scrivere questa storia è partita totalmente a caso, però siamo molto contente di essere arrivate a questo punto e speriamo che ci saranno altri traguardi da raggiungere.

Ps: questo capitolo anche se di pasaggio, è fondamentale nella storia, capirete dopo il perchè.

A presto!
Morgenstern and Blackthorn.

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