Io sono Emma, è questa è la mia storia.
Sono laureata in Scienze dell'Educazione e sto facendo una Laurea Specialistica in Storia, il mio sogno è sempre stato quello di insegnare, l'ho capito in particolare quando alle superiori ho incontrato uno dei migliori docenti al Mondo, volevo diventare come lei!
Ho 24 anni compiuti da poco, la mia migliore amica si chiama Lydia e nonostante dieci anni fa non ci sopportassimo, ora siamo diventate inseparabili. Con lei ho viaggiato, siamo state a Londra, a Milano un paio di volte e contiamo di continuare questa che ormai è una tradizione.
Sono single, probabilmente perché non riesco a trovare la persona giusta, ho un modello in testa e tutti gli altri, che magari ci provano li blocco sul nascere, principalmente perché non rispecchiano tale modello e poi perché rientrano nei casi di "Calamità Naturali" ormai quei tipi di ragazzi li percepisco a chilometri di distanza!
Sto partendo per Milano, ma questa volta sono sola, dopo tanto tempo riesco finalmente a vedere un'amica che con il marito si era trasferita a Standford, in California, e che per accompagnare il consorte ad un convegno di Astrofisica si trova a Milano per qualche giorno, decido così di partire per vederla e farci quattro chiacchiere dal vivo dopo davvero tanto tempo.
Il viaggio passa in fretta, qualche messaggio, qualche giro su instagram e facebook, un po' di musica ed ecco che la voce metallica di Trenitalia annuncia che il treno su cui viaggio sta per arrivare a Milano Centrale, e che dopo una breve sosta di circa quindici minuti ripartirà alla volta di Torino, più precisamente per la stazione di Porta Nuova. E dentro di me, mentre finisco di raccogliere tutte le mie cose, penso a quanto vorrei vedere Torino, mio padre è da sempre tifoso della Juventus, uno dei più bei ricordi legati a questa squadra, fu quando la Juve nell'ultima giornata del campionato nel 2002 vinse lo scudetto e lui dalla felicità mi fece volare in aria dalla gioia! Ammetto che non sono nemmeno mai stata un'amante del calcio, anche perché se mi metto a guardare una partita divento leggermente scurrile e poco femminile.
Kate mi aspetta per un aperitivo in Duomo verso le diciotto, penso guardano l'orologio, tiro giù la mia valigia, rigorosamente verde flou, dall'apposito scomparto sopra ai sedili, e mi dirigo verso le porte del treno, è fine Gennaio, ma si sta abbastanza bene, scendo frettolosamente e vado a scontrarmi con un ragazzo, vestito di scuro con cappellino da baseball dei New York Yankees e degli occhiali da sole con le lenti specchiate; la mia borsa nell'impatto cade e le cose al suo interno si rovesciano sulla banchina, cerco di raccogliere le cose più velocemente possibile, con l'aiuto di questo sbadato giovane. Convinta di aver raccolto tutto, e disastrata dal telefono che squilla, lo ringrazio con un sorriso e proseguo verso l'uscita, senza accorgermi però che la mia amata agendina, è rimasta a terra.
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Paulo's POV
Ma porca miseria, mi dico mentre cammino velocemente verso la stazione dei Treni di Milano, se perdo questo treno, domani rischio di non giocare!
Sono Paulo, ho 24 anni e vivo a Torino da due anni e mezzo, gioco in una delle squadre più forti d'Italia, e la mia vita è un casino.
Da più o meno sei mesi ho concluso una storia d'amore che durava da tre anni, Anto è argentina come me, e quando stavamo insieme era come stare a casa, siamo andati a vivere subito insieme a Torino però negli ultimi mesi della nostra storia, le cose sono andate sempre peggio, litigavamo di continuo e alla fine ho deciso di troncare, perché questa situazione mi faceva stare male, passavo ore in più a Vinovo pur di non tornare a casa, sperando che all'ora in cui rincasavo lei già dormisse.
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Tu che sei sostanza dei giorni miei
FanfictionEmma e Paulo, hanno vite completamente diverse, vivono a 600km di distanza ma, non sanno che il destino ha in serbo qualcosa di diverso. Lei è una laureata alla triennale che si divide tra un lavoro che non la soddisfa pienamente e gli studi per div...