Di solito amo queste giornate.
Ma oggi mi sento come triste, come se qualquadra non cosasse bene.La chiamo la "sensazione di vuoto."
Ti fa mancare qualcosa.
Ti fa sentire sola.
Certe volte mi riaffiora questa voce, "mi sento sola".
Sento sempre del vuoto nel mio cuore.
Come se qualcuno dovesse completarmi al più presto, oh caro mio Romeo arriverai mai?O sei solo un altra menzogna che si racconta fin dall'infanzia? Come quelle favole per farci dormire sereni la notte?
Il destino lo sa. Ma sai che è lento, sai che ci mette anni a portarmi la posta.Vado in camera mia e mi siedo davanti alla scrivania, dove sopra sono appoggiati uno specchio e dei trucchi.
Incomincio a truccarmi, è l'una del pomeriggio e i miei genitori sono al lavoro.
Oggi devo andare al Comix, soltanto che sarò da sola, erano tutti impegnati.Mi sento agitata. Sento che succederà qualcosa. Che stupida.
Su entrambi gli occhi mi trucco con un ombretto argento brillante, mascara e matita.
Ma ora arriva la parte difficile.Mettersi le lenti.
Sì, mi sono presa delle lenti di colore viola.
Sì, ho una paura sproporzionata nel metterle.
Si infileranno mai, e se sì, usciranno dopo?Mah. Delicatamente con il dito prendo una lente viola e con l'altra mano apro l'occhio.
La avvicino finché non entra, sembra andata bene.
Lo stesso faccio con l'altra.Non so come definire una persona che si chiama Violet con gli occhi Viola.
"Strana?" Non trovo l'aggettivo giusto.Ho messo le lenti, ora mi tocca solo mettere la parrucca bionda platino quasi argento che conservavo nell'armadio.
Guardo fuori dalla finestra.
Il cielo è così cupo e tetro oggi,
Perché proprio oggi?
Sto per andare al Comix, non potevi essere triste un altro giorno?Prendo i soldi, le chiavi, il telefono ed esco di casa.
Chiudo la porta a chiave e vado alla fermata dell'autobus.«Ma quella è la ragazza che si è tagliata le vene?»
«Sì, voleva attirare solo l'attenzione.»
«Che troia.»
Mentre aspetto sento da lontano un gruppo di amici che guarda quella ragazza sempre da sola dell' altra classe.Che gente di merda,
Penso.Salgo sull'autobus e dopo un quarto d'ora arrivo al Comix.
Non so cosa mi abbia stupito di preciso appena entrata, se tutti quei cosplay o il fatto che lì non c'era assolutamente tutta quelle depressione che proveniva dall'esterno.
Lì tutti sorridevano e si divertivano, c'erano ragazze e ragazzi che sceglievano dei manga, giocavano e compravano magliette.Io entro con il passo deciso, incomincio a camminare tra le varie bancarelle. Poi mi fermo.
Your Name.
«Vuole un aiuto? Your Name costa circa venti euro completo!»«Grazie ma stavo solo osservando.
Scusi se la disturbo, ma mi sa dire dove si possono trovare i Cosplay?»«Mentre cambi padiglione trovi una valanga di cosplay.»
«Capito, grazie!»
Arrivo al corridoio che collega i due padiglioni.
Ma lui è...lui è Ken Keneki! Di Tokyo Ghoul!
Presa per l'emozione mi avvicino.«Possiamo farci una foto?» Domando tremolante, lui si volta e io rimango pietrificata.
Cosa mi succede? Sto bene?
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Colors-LGBT+ #Wattys 2018
FanfictionL'LGBT è ormai un'amore comune con sessi comuni. Raro. Unico. Spensierato. Ti svegli una mattina con una sensazione dentro che ti divora. Tutto d'un tratto sei innamorata della tua migliore amica o innamorato del tuo insegnante ventenne di fisica...