«Mia madre si trova in ospedale.» comunicò a Nathan esterrefatta.
Lui inarca le sopracciglia e allarga le pupille,
«cosa? Ma sta bene?»«A forza di urlare gli è venuto un infarto» dice Violet con una risata alla fine, «oh Cristo, che divertimento. Prima o poi doveva accadere.» continua sempre ridendo.
«Stai bene?» chiede Nathan turbato.
«Certo che sto bene.» dice graffiando l'indice. «Ora però mi tocca vedere come sta.»
Violet scende dall'autobus fermandosi davanti alla porta. Cristo, il vento gli faceva ondulare quei capelli dorati come se fossero onde, sembrava una ninfa.«Violet,» la interruppe Nathan, «Vengo anche io.»
Insieme si incamminarono verso l'ospedale, tra loro giaceva un silenzio imbarazzante.«Ros» sussurrò lei fissando una ragazza con le sue amiche.
«Chi?»
Quella misteriosa ragazza si girò e gli sorride, sembrava allegra di vederla.
«Violet, chi è lei?»
«Oh, è Rosalba. Una mia vecchia amica.» conclude prendendogli la mano.Credevo che non avesse mai avuto amici.
Violet e Nathan si fermarono davanti a un McDonald fissandolo con acquolina.
«Entriamo? Mia madre sta bene, si rimetterà presto.» lo rassicurò Violet.
«Ha appena avuto un infarto, stai scherzando, vero?»
«Moriremo noi al posto suo se continuiamo a camminare con questa andatura. Abbiamo bisogno di cibo, di energia, ma non hai fame?» disse Violet persuadendolo.
«Certo che ho fame. Pago io.» rispose Nathan
con le labbra illuminate dalla luce lunare, e che Violet continuava a fissare.
Nathan aprì la porta a Violet ed entrarono. C'era un po' di gente, ma non si aspettava molto ordinando dallo schermo.«Violet, prendi il posto, ordino io. Cosa vuoi?»
Senza esitare, «Voglio un Cheeseburger doppio.» per poi andare a prendere il posto.
La vide di nuovo, quella sua vecchia amica, con i capelli blu e gli occhi verde scuro. Nel mentre rideva, quando guardava il cellulare, quando chiacchierava con le amiche, Violet non smetteva di fissarla. Era da così tanto tempo con la vedeva...era cambiata molto. Prima non si truccava affatto, ora invece sembra una modella. Era magra, con un bel fisico e aveva dei piercing qua e là. Aveva un septum color argento e vari piercing all'orecchio di cui Violet non faceva caso.«Ecco» disse Nathan distraendola, «volevi anche delle salse?» chiede sorridendo.
«No, va bene così. Grazie tanto.»
Violet prese il cheeseburger e incominciò a mangiarlo, dopodiché mangiò pure le patatine e andò in bagno.
Mentre si stava lavando le mani, sentì il cigolio della porta che si aprì, e poi vide Rosalba. Lei stava sorridendo e si mise di fianco a Violet.
«Tutto bene?»
«Sì, a te?» chiese balbettando.
«Basta fingere. Credi che non me ne sia accorta di quante volte mi hai chiamato o quanti messaggio ho ricevuto? Tu mi ami ancora, Violet.»
Si capiva palesemente ch stava cercarla di sedurla, di attrarla .
«Non ti ho più risposto perché ero confusa, ma ora non lo sono più. Se solo tu non mi avessi bloccato...» disse spingendola verso il muro.
«Ti ho bloccato perché volevo farmi una nuova vita.» rispose indietreggiando intimidita, Violet.
«Ma ora vedo che sei felice. Un bel ragazzo, una nuova vita, ma tu puoi avere di meglio.» replica con un sorriso sadico.
Violet sbatte la schiena contro il muro e rimane ferma, immobilizzata.
Ros gli tirò indietro i capelli e la baciò inaspettatamente, allungando lentamente una mano in fondo alla sua schiena e facendola entrare nella sua maglietta per poi risalire fino al reggiseno.
«Cosa stai facendo?» replica spaurita Violet.
«Quello che tu vuoi, cazzo. Almeno dillo che ti è piaciuto.» disse ritornando allo specchio e sistemandosi i capelli.
«Mi è piaciuto.» ammette Violet arrossita.
«Allora credo che siamo sulla stessa barca.» rispose aprendo la porta e lasciandola sola.Cazzo, cazzo, cazzo!
Ma cosa cazzo fai? MINCHIA
NESSUNO LO DOVRÀ SAPERE
Nathan prima di tutto!Violet ritorna in sé e ritorna verso il tavolo.
«Tutto bene?»
«Certo, lascia solo che...scusa ho fatto tardi. Devo andare da mia madre.»
«Aspetta, vengo anche io.»Perché lo fa? Forse mi ama davvero, non posso dirglielo. Nessuno dovrà saperlo.
Fuori dal Mc, 10:24.
«Guarda le stelle che si vedono stasera, sono tantissime. Hai freddo?» Chiese vedendola tremare tutta.
«Un po', ma ce la faccio...credo.»
Nathan tirò fuori dallo zaino una felpa nera e gliela porge. «Magari se ti metti questa sopra il maglioncino sarai più calda.»Se questo è amore, avevano ragione tutti quei poeti e quegli scrittori che lo definivano una magia.
«Nathan, prima di andare, grazie per tutto quello che fai.» confessò abbracciandolo stretto stretto, era fatto con amore quel gesto.
Le luci delle strade erano ormai accese, il cielo era totalmente buio e tra la tanta gente che c'era, nessuno sembrava vivo. La neve che si scioglieva, pian piano, faceva rasserenare un po' tutti. E in quella sera, Violet capì che forse teneva molto più a lui, della sua vita.
_______
Scusate se è corto, vi comunico UFFICIALMENTE CHE POSTERÒ UNA VOLTA (o se riesco anche due) A SETTIMANA.
Come state?🦋VOTATE SE VI È PIACIUTA!
//Instangram @violettdpr
STAI LEGGENDO
Colors-LGBT+ #Wattys 2018
FanfictionL'LGBT è ormai un'amore comune con sessi comuni. Raro. Unico. Spensierato. Ti svegli una mattina con una sensazione dentro che ti divora. Tutto d'un tratto sei innamorata della tua migliore amica o innamorato del tuo insegnante ventenne di fisica...