CAMBIAMENTI RADICALI.

54 3 0
                                    

Amico ti trovo in forma ̶ disse Clever.

̶Caro nipote, qui sei su Giove, regno di.... ̶fu interrotto da un urlo.

̶GIOVE? E' UNO SCHERZO PER CASO? SONO DIVENTATO PAZZO.... ̶ urlò James.

̶Sono abituato a questi tipi di reazioni ̶disse Clever ridendo. ̶Vieni siediti, ti offro un po' di vino ed una situazione di tensione si stava insidiando tra gli sguardi dei due.

Era la prima volta che James assaggiava del vino. In realtà l' aveva assaggiato dai nonni, ma quando era molto piccolo e non gli era piaciuto per niente. Ricordava il sapore amaro e il bruttissimo odore, ma quel vino lo sorprese. Aveva un sapore dolce e inoltre aveva voglia di berne sempre di più. Stava per bere il suo terzo bicchiere quando Clever lo fece sparire.

̶Ne hai bevuto abbastanza ora basta, dobbiamo chiarire qualche cosina.

Erano seduti sull'erba circondati da viti. Non si vedeva altro che viti. A destra? Viti. A sinistra? Altre viti. C' erano viti ovunque, sembrava un labirinto. A James venne la nausea e gli girò leggermente la testa, forse era il vino.

̶Come ti senti ̶ iniziò Clever facendo un gran sospiro.

̶Mi gira un po' la testa ̶rispose James

̶Allora il vino ha funzionato ̶̶replicò lo zio ridendo.

̶Zio dove mi trovo? ̶sospirò James.

̶Caro nipote noi siamo sul regno di Dionisio. ̶rispose Clever.

̶Qui siamo su Giove, lui è il nostro padrone. ̶continuò. ̶Vedi James, l' universo contiene dei pianeti, ogni pianeta ha un proprio Dio come padrone e gli abitanti hanno caratteristiche diverse. Ad esempio Ade è il padrone di Saturno. Ora ti disegno una mappa così potrai vedere con precisione.

Zio Clever prese una foglia da terra e disegnò con una matita una mappa. I pianeti giravano su un cerchio che aveva più una forma ovale e al centro c' era il sole. Da quello che ricordava, James sapeva che ogni pianeta aveva una propria orbita. Poi Clever scrisse i nomi degli dei sotto ogni pianeta.

̶Perché noi dalla terra vediamo tutt' altra cosa?

̶Sai com' è, gli umani non guardano oltre la loro punta del naso, comunque è un tranello costruito da Zeus per non destare sospetti. Sai ci siamo spaventati quando hanno inviato quella cosa volante sulla Luna così abbiamo deciso di fare un incantesimo per far apparire le distanze tra i pianeti molto più lunghe. Immagini se gli umani scoprissero che in realtà possono viaggiare da un pianeta all' altro senza problemi? Già hanno rovinato la Terra, non voglio che uccidano pure l' universo.

̶Voi stupidi umani ̶ora il suo sguardo era un misto di rabbia e disapprovazione, i suoi occhi brillarono di una luce che aveva tutt' altro aspetto benevolo.

James non sapeva se scappare per le parole dello zio oppure per la creatura che si stava avvicinando.

Dalle viti in lontananza si intravedeva un piccolo cucciolo di drago. Era giallo pallido e dalle orecchie perdeva vino! Di solito i draghi erano creature sputafuoco che spaventano la gente e che tengono prigioniere le più belle principesse di tutti i reami. Quello invece sembrava uno di quei pupazzi che vendevano all' auto-grill. I suoi occhi erano giganti e viola e non aveva le ali ma volava con la scia di vino che fuoriusciva dalle sue orecchie. Sembrava un vulcano, solo che al posto della lava c'era del vino. Il draghetto si avvicinò con aria scherzosa e fece apparire davanti a James un bicchiere pieno di quel vino succulento fino all' orlo. Per fortuna Clever lo fece scomparire. La testa di James solo con un sorso sarebbe partita. James non sapeva se chiedere del drago o del vino. Così scelse la seconda, per evitare brutte figure, non voleva mica farsi vedere ubriaco davanti lo zio e non voleva far sapere in giro che non ne aveva mai assaggiato un sorso prima di allora.

̶James il vino diventa la tentazione più grande per chi non è di Giove. ̶spiegò. ̶Ma questo funziona solo qui, negli altri pianeti ci sono altre tentazioni. Questo è uno strumento di difesa per riconoscere i nemici che si fingono abitanti di questo luogo. ̶ concluse Clever.

̶Vuoi chiedermi del drago? ̶ anticipò Clever ridendo.

̶Lui è Hanio, il protettore del nostro pianeta. Può sembrare solo un cucciolo ma in realtà questa è solo una maschera per ingannare gli invasori. ̶ continuò Clever. ̶ Hanio per favore svolgi una dimostrazione. ̶ chiese lo zio rivolgendo a James un ghigno.

̶Certo mio caro collega... ̶ disse il piccolo drago con una voce rauca, volgendo anche lui un sorrisetto maligno.

James sapeva che c' era qualcosa sotto. Aveva visto quella espressione già sul viso di quelle bestie durante il suo primo viaggio in piattaforma. Ebbe un bruttissimo presentimento, la voce del drago gli fece venire i brividi lungo la schiena come se la morte l' avesse appena accarezzato.

̶Sai James non rovinerai i miei piani, ne ho abbastanza di te. ̶ disse lo zio con una voce cauta.

̶Tu e tuo padre siete della stessa staffa, due deficienti. Ciao ciao ci vediamo negli Inferi... da morto ovviamente. ̶Una risata inquietante echeggiò nell' aria.

In quel momento gli occhi di Clever diventarono viola e James capì che l' aveva ingannato, lui stava dalla parte dei cattivi.

Una voragine si aprì sotto di lui e James cadde sempre più giù finché non batté con la testa a terra. La voragine sulla sua testa si era chiusa e ora era al buio. Senza luce James non sapeva che fare, non riusciva a vedere niente.

Un alito caldo proveniente dalla sua destra attraversò tutta la stanza e accese le lanterne appese al muro. In quella stanza faceva sempre più caldo e James sentiva salire l' adrenalina in tutto il corpo.


IL MISTERO DI MARLEYDove le storie prendono vita. Scoprilo ora