Capitolo 3

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Rye's P.O.V.

Andai in bagno e feci il più velocemente possibile per non lasciare Brook e mia sorella da soli.

Mi fidavo del mio migliore amico, ma era più forte di me: non volevo che nessun ragazzo si avvicinasse a lei, tranne Jack. Lui è il suo migliore amico, e loro due si conoscono dalle elementari. Lui è un bravo ragazzo e lo è sempre stato: non ha mai fumato, mai bevuto se non qualche cazzata. Ha una ragazza da quando aveva 16 anni e ora ne ha 19, come mia sorella. Ama la sua fidanzata, le è fedele. Ogni tanto può sembrare noioso, ma è semplicemente un ragazzo molto più responsabile di molti altri.

Sono sempre andato d'accordo col migliore amico di mia sorella, tranne quando l'ho picchiato perchè quando avevo 17 anni, lui (da stupido quattordicenne) è venuto a dirmi di trattare meglio Eleanor. Ma questa è un'altra storia.

Uscii dal bagno, trovando Brook sul divano e mia sorella in piedi sorridente, segno che Jack aveva accettato. A confermarmelo, fu proprio lei:
-Viene anche Jack.-

Annuii prendendo le chiavi della mia macchina, e tutti e tre uscimmo. Pur essendo Marzo, non faceva troppo freddo e così uscimmo tutti e tre in felpa. Mi misi al posto del guidatore con accanto Brook ed El dietro, con le gambe sul sedile. Non mi feci problemi nel vederla così e guidai.

Per tutto il viaggio, Brooklyn parlò di cazzate, ed El gli diede corda. Ridacchiai per le loro cavolate fin quando non arrivammo al Mc Donald, vedendo già fuori Jack.

Feci giusto in tempo a fermare la macchina, che El aprì di colpo la portiera e corse verso il suo migliore amico, abbracciandolo, come se non si vedessero da anni.

-Oh, l'amour.-
Disse Brook, per farmi incazzare.

Ma con Jack, non attaccava. Guardai comunque male il mio migliore amico, per poi scendere dalla macchina dopo averla spenta.

-Pensa a chiarire con la tua ragazza, invece di pensare a Jack ed El.-
Brook mi mostrò il suo solito sorriso ed insieme raggiungemmo i due.

Dopo aver salutato i ragazzi, entrammo. Ci sedemmo ad un tavolo da quattro ed El tirò fuori il cellulare, per scrivere sulle note ciò che volevamo ed andare ad ordinare tutto, come al solito.

Dopo aver usato metà pagina solo per le ordinazioni di Brook, vidi mia sorella alzarsi ed andare verso il bancone. La guardai allontanarsi per poi sentire uno sbuffo da parte del mio migliore amico di fronte a me.

Lo guardai con aria interrogativa e lui sorrise:
-Rye, devi smettere di controllarla. Ha 19 anni, sa badare a sè stessa.-
Lo guardai nel modo peggiore possibile. Avevo di fronte le uniche due persone, oltre a me, che conoscevano la verità sul passato di mia sorella. È per questo che trovai stupida la sua affermazione.
-Io non la controllo, solo..-
Brook inarcò un sopracciglio aspettando che io finissi la frase. Ma non sapevo come farlo.

Jack, per fortuna, mi difese.
-È normale che voglia controllarla Brook. Solo..-
Disse per poi rivolgere lo sguardo a me.
-Non farglielo pesare, okay?-
Annuii come uno stupido. Era ovvio che non glielo facessi pesare, non avevo di certo bisogno di un ragazzino di 19 anni per capirlo.

Vidi Brook girato verso mia sorella, e poi mi guardò.
-Sta tornando.-
Mi avvisó ed annuii.

-Ecco fatto-
Disse sedendosi di fianco a me.
-Ho fatto l'ordine, ci porteranno il tutto al tavolo.-
Annuimmo tutti e tre, e cominciammo a parlare del più e del meno.

Tra una cretinata detta da me, ed una da Brook, arrivò il cibo e cominciammo a mangiare.
Vidi mia sorella e Jack prendere delle patatine dal mio cartone, e ridacchiando, si diedero il cinque. Alzai gli occhi al cielo ridendo, ed insieme agli altri due ragazzi, cominciammo un discorso sul football.

Sorry sister || RandyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora