Capitolo 5

377 27 13
                                    

-Sembra carino-
Disse Rye alzando le spalle, riferendosi al bar che avevamo davanti.
Brooklyn annuì, sorridente come sempre.

Lo ammiravo davvero: era sempre e perennemente allegro. Non lo avevo mai visto piangere, mai visto giù di morale, mai mostrato segno di debolezza.
Non che io lo conoscessi benissimo, ma da come lo conoscevo, lui aveva sempre un sorriso stampato in faccia.
Avrei voluto sapere di più su di lui, ma sapevo che la cosa era piuttosto difficile per via della gelosia di Rye, e lo accettavo.

Entrammo tutti e tre nel bar. Erano ormai le 11:00 quando una ragazza ci diede un tavolo.
Ridemmo e parlammo di cretinate finchè un cameriere si avvicinò al nostro tavolo per chiedere le ordinazioni.

-El..-
Sentì dire a Brook, mentre guardava il cameriere.
Io lo guardai per capire, e vidi che anche Rye lo stava guardando.
Mi girai verso il ragazzo al nostro tavolo, e vidi dei capelli biondi familiari.
Quando alzò gli occhi dal blocchetto che aveva in mano, mi si fermò un attimo il cuore e sorrisi istintivamente. Il ragazzo che avevamo visto al Mc Donald con il suo amico, era lì, pronto a prendere le ordinazioni.

Lui si rivolse a Rye, guardandolo per qualche secondo, per poi aggrottare le sopracciglia: probabilmente era un viso familiare.
Guardò poco dopo Brook, e subito dopo si soffermò su di me.
Sorrise, riconoscendo probabilmente tutti e tre, ed io ricambiai il sorriso, un po' imbarazzata.

Brook, da deficiente quale è, invece di migliorare la situazione, la peggiorò scoppiando a ridere.
Mi girai sorridendo verso di lui, e scossi la testa.
Il tutto, in qualcosa come 2 secondi.

-Buongiorno.-
Disse il cameriere sorridendo.
-Buongiorno-
Rispondemmo tutti e tre in coro.
-Cosa posso portarvi?-
Disse, senza distogliere gli occhi da me.
Ne fui felice, e feci lo stesso, guardandolo negli occhi.
-Un cappuccino-
Risposi. Lui annuì, e distolse gli occhi da me solo per scrivere sul blocchetto che aveva.
-Voi due?-
Chiese poi, guardandoli.
Vidi mio fratello leggermente rigido sulla sedia. Mi dispiaceva, perchè non volevo farlo star male, ma era chiaramente nervoso per via del ragazzo.
Anche Brook se ne rese conto, infatti si schiarì la gola e portò l'attenzione del biondo su di sè.
-Anche noi due prendiamo un cappuccino-
Il cameriere annuí e scrisse per poi guardare me, ed infine di nuovo il Brook.

-Altro?-
Brooklyn annuì.
-Certo.. Ci porti quattro brioche al cioccolato.-
Quattro? Ridacchiai, ed il cameriere si girò a guardarmi, annuendo.
-Faccio il piú velocemente possibile.-
Disse per poi farmi l'occhiolino ed andarsene.

Sentii Rye accanto a me, fare un respiro profondo. Lo guardai e gli sorrisi dolcemente, posandogli una mano sul ginocchio.
-Tutto bene?-
Chiesi comprensiva. Speravo non scoppiasse da un momento all'altro, e con mio grande piacere, lui annuí sorridendomi.
-Certo.-
Disse, un po' sforzato.
Brook alzò le sopracciglia, ed io lo guardai.

Stavo per dire qualcosa, ma mio fratello parlò ancora.
-El, va tutto bene, davvero. È la tua vita, e puoi fare quello che vuoi. Sembra carino, ma anche se non lo fosse puoi fare quello che vuoi. A me basta che tu stia bene-
Disse e probabilmente stava provando a convincere sè stesso di ció. Lo apprezzavo tantissimo, ma comunque stava guardando troppo oltre.
Stava parlando come se fossimo già fidanzati e dovessimo sposarci da un momento all'altro.

Alle parole di Rye, Brook sospirò appena ed abbassò lo sguardo.
Non ci diedi peso, perchè probabilmente sperava solo che il suo migliore amico stesse bene, e lo capivo, lo speravo anche io.

Annuii guardando Rye e gli sorrisi riconoscente.
-Grazie.-

-Ecco a voi-
Disse una voce, ancora poco familiare. Era il cameriere, che ci aveva portato un vassoio: mise davanti a Rye un cappuccino con una brioche, fece lo stesso con Brook, e poi mise davanti a me un cappuccino in un bicchiere diverso, rispetto al loro. Era un po' più grande, e sulla schiuma sopra, aveva due cuori disegnati dalla crema di cioccolato. Infine, mise un'altra brioche in mezzo al tavolo, e diede a me quella più grande.
Sorrisi, e lo guardai.
-Grazie.-
Lui mi fece nuovamente l'occhiolino, e sorrise per poi andarsene.

Rimasi con un sorriso da idiota in faccia per qualche secondo, finchè Brook non si schiarì la gola per attirare l'attenzione su di sè.
Lo guardai sorridendo e lui ridacchiò.
-Sembra che qualcuno qui abbia fatto colpo-
Disse facendomi un sorriso dolce.
Io alzai le spalle e guardai Rye, che stava mescolando il suo cappuccino.

Sorrisi e poi cominciammo a parlare d'altro. Tra un servizio ad un tavolo ed un altro, vedevo il cameriere lanciarmi occhiatine, sempre prontamente ricambiate.
Era così carino..

Quando quell'animale di Brook finí le due brioche e metà di quella di Rye, eravamo pronti per tornare a casa.
Mio fratello fece per alzarsi per andare a pagare, ma io lo precedetti, scattando in piedi.
Brook mi guardò confuso mentre presi i soldi che Rye aveva in mano.
-Vado io a pagare.-
Brooklyn ridacchiò, e per fortuna andai dritto alla cassa senza guardare la reazione di mio fratello.

Camminai verso il bancone, ma avvicinandomi, notai tristemente che alla cassa non c'era il cameriere biondo, ma ce n'era un altro. Lo guardai meglio: aveva i capelli scuri, gli occhi azzurri e qualche piercing sul viso. Era vestito come il biondo, solo che non era lui. C'era una ragazza davanti a me che stava pagando, e così ebbi il tempo di guardare il ragazzo, che aveva un'aria familiare.

Solo dopo qualche minuto realizzai che era il ragazzo seduto al tavolo insieme al ragazzo biondo. Sperai con tutta me stessa che lui non mi riconoscesse, perchè sarebbe stato imbarazzante. Ma quando la ragazza davanti a me prese il resto e lo scontrino, vidi il ragazzo biondo avvicinarsi a quello moro. Gli disse qualcosa, e l'amico si allontanò.

Eravamo solo io ed il ragazzo biondo, alla cassa. Mi girai, e per fortuna non c'era nessuno in fila dietro di me.
Lo guardai, non sapendo bene cosa dire. Per fortuna, prese lui il controllo della conversazione.
-Ci si rivede-
Disse sorridendomi, ed io annuii ridacchiando. Si appoggiò al bancone e mi guardó. Ero leggermente imbarazzata, ma lui era così carino che non potevo fare a meno di guardarlo.
-Sei di queste parti?-
Io annuii. Avevo il cervello bloccato, ma per fortuna la mia bocca riuscì a dire qualcosa.
-Sì, tu?-
Lui annuì, mentre segnò qualcosa sulla macchinetta del pagamento.

Alzò leggermente gli occhi e poi mi guardò ridacchiando.
-Credo di non star molto simpatico al tuo ragazzo..-
Disse mordendosi il labbro e passandosi una mano fra i capelli.
Inarcai un sopracciglio e mi girai, vedendo Rye che ci stava guardando leggermente male.

Brook era uscito, probabilmente per mettere in moto la macchina mentre mio fratello ci fissava. Era un po' inquietante, ma scoppiai a ridere all'affermazione del ragazzo davanti a me.

-Lui non è il mio ragazzo..-
Dissi ridendo, e vidi dentro i suoi occhi una leggera scintilla, come se infondo ci sperasse. E non potei esserne più felice.
-È mio fratello-
Continuai. Lui rise insieme a me ed annuì.
-Ora capisco..-
Disse e sembrò capire veramente.

Ci fu qualche secondo di silenzio, e poi mi guardò.
-Oh, che scemo, non mi sono nemmeno presentato. Io sono Andy, piacere.-
Disse tendendomi la mano.
Feci lo stesso guardandolo.
-Io Eleanor-
Risposi sorridendo e stringendogli la mano.

-Mhh quant'é il conto?-
Lui mi guardò con un sorriso dolce e alzó le spalle.
-Offre la casa-
Alzai gli occhi al cielo sorridendo e scossi la testa.
-Non se ne parla-
Lui sorrise annuendo.
-Beh.. Se vuoi pagare devi promettermi una cosa-
Lo guardai inclinando la testa. Avevo un sorriso addosso che non riuscivo a togliere, mi sentivo un ebete.
-Cosa?-
Lui si appoggiò con i gomiti al bancone e mi guardó.
-Domani devi tornare qui a fare colazione.-
Sorrisi spostandomi il ciuffo dalla faccia ed annuii.
-Va bene-
Dissi per poi passargli la banconota. Ma lui mi fermò la mano con la sua, e con un sorriso scosse la testa.
-Pagherai domani-
Disse trascinandomi la mano, facendomela tornare verso di me.

Sorrisi guardandolo. Era il momento di andarmene.
-Va bene..-
Dissi mordendomi il labbro.
-A domani, Eleanor.-
Mi disse ed io mi morsi leggermente l'interno della guancia.
-A domani Andy.-

Sorry sister || RandyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora