"io ci sarò sempre per te"

2.7K 136 97
                                    

Toby pov's

"Drrrrrrrin" la sveglia suono, mi alzai senza voglia e mi trasinani in bagno con i miei vestiti, mi feci la doccia mi lavai i denti è andai in cucina "Ben svegliato" disse mia madre, ma il mio sguardo sì spostò su mio padre che stava leggendo il giornale, andai vicino a lui per...non so....ma mi era venuto un istinto che non so davvero descrivere...lo stavo per toccare ma "non toccarmi ragazzo" disse alzandosi dalla sedia per poi andare in salone.

Dai...fallo....lui non era lì.

Cosa?.

Dai...fallo....cosa stai aspettando? Che lui uccida tua madre?

Ma io non so cosa fare.

Poi quella voce dalla mia testa scomparve "Toby, stai bene ?" Disse mia madre guardandomi preoccupata "s-si" dissi seguito da due tic "è meglio che vai adesso...sono le 7:42" disse mia madre porgendomi la cartella e il cestino del pranzo "Ok" dissi prendendoli, andai in corridoio per andare alla porta di ingresso ed uscire.

Camminavo pensando ancora a quelle voci nella mia testa, ma qualcosa mi distro "indovina chi sono" disse una voce dietro ti me coprendomi gli occhi "A-Alessandra" dissi "indovinato" disse lei sorridendo "che c'è? Ti vedo pensieroso oggi" disse "n-niente tranquilla" dissi "ok" disse lei, non sembrava convinta.

Arrivati a scuola vedemmo il solito gruppetto "Hey ticchetto" disse il ragazzo, ma non hanno di meglio da fare? "Non dargli retta, forse ieri sì è visto allo specchio" disse Ale ridacchiando, alla fine lo feci anche io, è la prima volta che rido a scuola "guardate la prostituta" disse sempre lo stesso ragazzo, Ale smise di ridere "non d-dargli retta Ale" dissi mettendogli la mano sulla spalla, lei sbuffò e continuo a camminare, cosa gli è successo? Perché non ha detto niente.

Entrammo tutti in classe "bene ragazzi ora silenzio" disse il prof, iniziata la lezione stavano tutti ascoltando il prof tranne io che guardavo Ale che era arrabbiata "A-Ale....cosa ti p-prende?" Dissi sotto voce "niente.... tranquillo....le persone come quel ragazzo mi fanno arrabbiare" disse.

Finita la quinta ora andai fuori sotto il mio albero per pranzare
"Hey Ticci Toby che c'è la prostituta non sta con te" io strinsi i pugni "scusa non sono io quella che ha aperto le gambe per fari ma tua madre" disse Ale venendo da me, lui sì stesse zitto "wow lo hai c-chiuso" dissi "beh sono brava in queste cose" dice lei ridendo, presi il mio cestino del pranzo e sta volta c'era del sushi "oddio che buono" disse Ale guardando il mio cestino "ne vuoi?" Dissi "posso?" Dissi "ma c-certo" dissi dandogli quattro nigiri "grazie" disse lei mentre ne mangiava uno "ah tieni, un po' della mia piedina" disse dandomi un pezzo "no, io non mangio tanto" dissi "è ci credo sei uno stecchino" disse lei insistendo "va bene, ma solo un po" dissi prendendolo, gli diedi un morso "che cosa è questa salsa così buona" dissi curioso "ti piace lo fatta io" disse lei sorridendo "e buonissima" dissi mangiando.

Finito di mangiare tornammo in classe, vidi che tutti sì stavano sussurrando all'orecchio "chissà c-cosa avranno da d-dire" dissi sotto voce, Ale non rispose era triste, che strano....perché a gli sbalzi d'umore, prima è felice ed ora è triste "bene, prendete il libro pagina 258" disse la prof, presi il libro e continuammo la lezione.

Finite le lezioni usciamo dalla scuola "che c'è Ale? Tranquilla che tra poco ti scoperai anche Ticci Toby Ahahahah" disse un ragazzo "meglio scopare Toby che essere delle persone come voi" disse lei prendendomi il polso e uscendo dal cancello della scuola quasi correndo.

Abbastanza lontani dalla scuola lei smise di correre "mi s-spiegi cosa è s-sucesso?" Dissi prendendola la mano "beh.... Ok" disse facendo un respiro profondo "allora Toby....mia madre è una prostituta....ed ora a scuola dicono che anche io lo sono ma non è così" disse lei con gli occhi lucidi "ti prego Toby non gli credere" disse lei facendo scendere qualche lacrima "m-ma ovvio c-che non gli credo" dissi mettendogli una mano sulla spalla "grazie Toby" disse abbracciandomi poi scoppiò in lacrime "tranquilla, io ci sarò sempre p-per te, sei la prima a-amica che ho avuto n-nella mia vita" dissi ricambiando l'abbraccio, lei sì stacco sorridendo, guardai l'orario "cazzo è t-tardi" dissi prendendola per un polso e correndo.

Arrivammo fino casa mia col fiatone "corri veloce" disse Ale col fiatone "g-grazie" dissi anche io col fiatone "beh, io entro" dissi indicando la porta "certo, io andrò in giro" disse " non vai a casa ?" Dissi confuso "no, mia madre non c'è ed io ho dimenticato le chiavi" disse "vuoi e-entrare a casa?" Dissi fermandola "se non disturbo" disse "ma ovvio c-che no" dissi, bussai alla porta lei mise il suo braccio attorno al mio "ah, ciao Toby, chi è la tua amica" disse aprendo la porta mia madre "è una amica, p-può restare qui fino s-stasera ?" Dissi "ma certo" disse mia madre felice, io non avevo mai portato un amico a casa "grazie" disse Ale "è di cosa " disse mia madre, andammo di sopra è iniziamo a fare i compiti.

Dopo i compiti parlammo un po'  "che bella, chi è quella nella foto?" disse Ale vedendo la foto mia e di mia sorella... "Lei è m-mia sorella...ma o-ora non c'è p-più" dissi abbassando lo sguardo "o scusa Toby, mi spiace" disse lei venendo da me "tranquilla...." Dissi mentre mi uscivano le lacrime dagli occhi "nono, scusami " disse lei prendendo dei fazzoletti "no, tranquilla....d-davvero" dissi ma le lacrime non sì fermarono "non puoi dirmi sta tranquilla se stai piangendo" disse lei venendo verso di me ad asciugarmi le lacrime.

Bella è?

Ma chi?

Ale, sì preoccupa per te.

Già, è una buona amica

Solo amica ?

Ma te ne vai?

Ok, ma non fare niente mentre io non ci sono.

Vaffanculo.

Finito di parlare con la mia coscienza smisi di piangere "mi dispiace...." Disse Ale sedendosi a terra "u-uno: esiste il l-letto, due: s-sta tranquilla" dissi "Ok" disse lei facendo un sorriso leggero, parlammo del più e del meno.

Sì fece notte ed Ale doveva andare "grazie per avermi fatto restare" disse lei "ma di nulla, e vieni quando vuoi" disse mia madre "grazie, ciao, ciao Toby" disse dandomi un bacio sulla guancia e se ne andò.

Eravamo tutti a tavola e mio padre continuava a guardarmi "s-si può sapere perché m-mi stai f-fissando" dissi irritato "non so cosa ci veda in te quella ragazza " disse facendo una faccia schifata "ma f-fatti i caz" non fini la frase "Rogers! Ora basta voi due" disse mia madre "aspetta, aspetta, cosa stavi per dire ragazzo?" Disse mio padre fissandomi "niente..." Dissi freddo "invece sì, io ti ho sentito" disse venendo da me, alzò la mano "no! Non lo fare!" Disse mia madre fermandolo "tranquilla mamma sai che non provo dolore" dissi "lo so....ma non c'entra nulla!" Disse "allora vuoi essere punita tu al suo posto?" Disse mio padre dando un schiaffo a mia madre "stronzo!" Dissi dandogli un morso sulla mano "brutto figlio di puttana!" Disse dandomi un pugno sulla faccia, cadi a terra, mi uscì il sangue dal naso "no Toby!" Gridò mia madre, mi era venuti dei tic su tutto il colpo "sta tranquilla m-mamma" dissi alzandomi e andando in camera mia.

******************************

Spazio autore:

Ragazziiiiii spero che il capitolo vi sia piaciuto, se vi è piaciuto lasciare un mi piace, eeeeee niente al prossimo capitolo

Ciaoooooo.

~Alessia~

Amo Lui ~Ticci Toby~Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora