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"Perché la voce di Jungkook era cosi...lontana?
E perché sta diventando tutto così buio?
Ah! Aspetta. Vedo della luce..."

Pensò la mora. Poi aprì gli occhi, trovandosi davanti un soffitto bianco. Infine comprese di essere in una stanza completamente diversa e quella di prima.
Capì tutto.

"Era solo un sogno?! Non posso crederci!  Non so se esserne contenta o triste... Voglio dire ... Non era male~" si disse tra sè e sè con non molta innocenza, mordendosi appena un labbro e sollevando un sopracciglio.

Mentre cercava di mettersi a sedere sul letto, sentì di essere nuda nel letto.
Una volta a sedere, coprendosi il petto con il lenzuolo, anche quest'ultimo bianco, cercò di capire cosa l'avesse portata ad andare a letto nuda, ma non si ricordava nulla. Vuoto totale.

"Com'è possibile?" Si disse.

Nel sforzarsi si ricordava solo del "finto" concerto, e nel ripensare ancora a questo, si sentiva triste ancor di più. Perché non era vero.
Tutta una fantasia.
Infatti...era troppo bello per essere vero.

Ma era allo stesso tempo felice, perché quello che aveva sentito era vero, e il suo cuore lo sapeva bene.

Poi si accorse di un rigonfiamento delle coperte alle sua destra; seguì con gli occhi quella forma indefinita, fino ad arrivare ad una schiena scoperta della carnagione chiara, coperta per metà del lenzuolo, e due braccia stese fuori; esili, ferme, come se fossero morte o facessero parte di una statua. In mezzo a queste, una testa dai capelli tendenti all'arancione.

Dopo aver visto tutto ciò, elaborò le informazioni, fece due calcoli e capì di essere stata a letto con un uomo di cui non si ricordava il nome e tanto meno il viso (dato che il volto di questo uomo era rivolto dalla parte opposta rispetto alla ragazza).

Poco dopo questa testa iniziò a muoversi, poi anche il corpo, girandosi entrambi verso la ragazza, rivelando a quest'ultima il volto ancora addormentato.

Ed è così che la mora fu un grado di vedere il volto del ragazzo.
Aveva dei lineamenti molto... semplici, armonici, accompagnato da un senso di pace. Non sapeva se questa "pace" era dovuta dal sorriso del giovane, anche mentre dormiva, o da quella sua pelle chiara, a dir quasi candida.

Non passò molto che questo corrucciò le sopracciglia, fece scomparire quell'armonico sorriso e aprì gli occhi.
Vide la mora che lo stava fissando, quasi incantata da lui.
Il ragazzo appena la riconobbe sorrise ancor più di prima, mostrando i suoi denti, bianchi e perfetti.

《Buongiorno, piccolina》disse lui con un tono rassicurante.

《H-Hoseok?! T-tu...tu sei...Hoseok?!》rispose lei con una voce tremante, quasi preoccupata, anzi, incredula.

《Sì. Perché me lo chiedi? Ah giusto, eri ubriaca. Non mi dire che non ti ricordi nulla di ieri sera! Pensavo ti fosse piaciuto e, a quanto ricordo, neanche  poco~》aggiunse lui, introducendo un po' di perversione nella sua voce, accarezzando un braccio di lei, accompagnato da un malizioso sorriso.
Intanto la ragazza si preoccupò ancora di più quando sentì un rumore di passi avvicinarsi.

Infine si aprì la porta.. . . .

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