18 ( Nico/Will)

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Nico pov

Camminai nei corridoi facendo la strada che mi ricordavo quando ero entrato qua la prima volta con mio padre.
Ci ritrovammo nella sala fredda e buia dove ero apparso con Ade all'inizio.

Da lì purtroppo non sapevo come proseguire e per il mio orgoglio sarebbe stato un colpo troppo forte chiedere al biondo a fianco a me la strada, anche se noi due eravamo piuttosto intimi adesso.

A togliermi dall'imbarazzante situazione per fortuna o forse per sfortuna, - ancora non ero in grado di capirlo - ci penso l'apparizione a sorpresa davanti a noi del dio dei morti.
Will dietro di me si era fermato  impietrito non appena l'aveva notato e mio padre mi osservava come se fossi un fantasma.

Cosa non tanto incredibile grazie alla mia pelle pallida e alla mia somiglianza con essi, ma credo di non essere ancora morto.
Capendo che la situazione si era bloccata e che nessuno dei due avrebbe mosso un muscolo, toccava a me smuovere le acque, per così dire, visto che non ero né Poseidone né suo figlio.

Che battuta orribile da parte mia.
Feci un passo in avanti per sorpassarlo quando lui mi si piantò davanti in tutta la sua maestosità.
< Papà? Che stai facendo?> chiesi, non capendo le sue ultime azioni.

< Perché?>
Non capivo la sua domanda, perché cosa?
< Perché te ne vuoi andare? Con lui poi? Non è stato proprio lui a ferirti? Non ti ha tradito?Non saresti più felice con me qua negli inferi o nel sogno in cui ti avevo confinato?>

Quindi lo aveva fatto per me?
Tutto questo era causato dalla sua preoccupazione verso i miei sentimenti?
Era finalmente diventato il padre normale che avevo sempre desiderato?
Colui che si doveva prendere cura di me insieme a Bianca fin dall'inizio?

Ne ero felice, davvero, ma non sarei rimasto qua con lui per tutta la mia vita, sono giovane, ho ancora tante cose da fare, da vedere.
Ero immobile ad osservarlo e percepivo chiaramente il desiderio di una mia risposta da parte sua.

Così decisi di provare a spiegargli le mie ragioni.
< Papà ti ringrazio per le tue premure, ma sono grande e mi sono innamorato.> feci una piccola pausa per farlo metabolizzare per poi continuare.

< E può darsi che tu abbia ragione, che io sia più al sicuro qua ma non sarei più felice te l'assicuro.
Il rinchiudermi mi impedirebbe di vivere a pieno la mia vita e tu lo sai.
Sono un'anima libera e può darsi che con Will prima o poi mi lascerò o che soffrirò ancora, magari non per mano sua, ma per ora mi voglio solo godere ciò che ho.>

Finì il mio discorso tranquillamente senza interruzioni, anche se lo sguardo di mio padre era ancora un po' interdetto.
Non sapeva cosa fare glielo leggevo negli occhi.
Questo rapporto era un mondo nuovo sia per me che per lui e infatti neanch'io sapevo più cosa fare.

Dopo poco tempo vidi una piccola crepa nel suo sguardo severo ed austero, perciò provai ad insistere.
< Perfavore lasciaci andare.>

Will pov

L'uomo come scosso da quelle parole si spostò e ci fece segno di passare oltre.
Nico camminò lentamente fino a superarlo e quando lo stavo per fare anch'io, Ade mi sussurrò all'orecchio.

All'inizio non capì troppo bene, ma riflettendoci mi venne subito in mente.
Aveva detto:
< Fagli del male di nuovo e mi assicurerò personalmente che tu abbia una morte dolorosa e che la tua anima sia dannata quando tornerai in questo regno.>

Mi si gelò il sangue e da come ero impaurito, non mi ero nemmeno accorto di essere quasi all'uscita dove avevo lasciato gli altri due piccioncini con le mie armi.
Sperai seriamente che non mi avessero toccato l'arco.

Spuntammo proprio davanti a Cerbero grosso e spaventoso come lo ricordavo anche se a Nico non pareva apparire così.
E se vi state chiedendo come potessi esserne sicuro, beh vi dico solo che attualmente un mezzo gatto di mia conoscenza stava fecendo le coccole - compresi i grattini dietro le orecchie - ad un enorme caninide.

Tornammo sulla barca e questa volta usufriummo del passaggio di Caronte senza pagare visto che ci fu offerto da Ade e il navigatore non né fu molto felice.
Io e Nico ci tenemmo per mano, chiacchierando per tutto il tragitto.

Quando finalmente rividi il sole ed il cielo azzurro ero contentissimo, mi era mancata troppo tutta quella vitalità e il calore dei raggi solari, infatti cominciai a saltellare per tutto il viaggio con un Nico rosso dall'imbarazzo accanto a me.

Ci stavamo avviando per riprendere il primo di una grande serie di trasporti per tornare al campo mezzo sangue quando Nico mi strattonò leggermente per la maglia arancione.

Mi fermai girandomi verso di lui per vederlo con le gote rosse che risaltavano teneramente sulla sua carnagione bianco latte.
< Adesso io e te cosa siamo?> chiese alzando i suoi occhi neri e profondi, incastrandoli con i miei.

Beh devo ammettere che il suo quesito non era fuori luogo o stupido perché non avevamo mai chiarito o ufficializzato la nostra relazione.
< Stiamo insieme, quindi credo fidanzati?>

< Suppongo di sì.> mi rispose affermativo trattenendo malamente un dolce sorriso.
Gli ripresi la mano con la mia e insieme, percorremmo la strada fino al campo in quel modo.

Stavamo per rientrare nella zona sicura, fuori dal pericolo di inconbere in creature spaventose che volevano solo la nostra morte quando il Moro affianco a me si fermò.
< Qualcosa non va?> domandai perplesso.

< E se non ci accettassero? E se mi odiassero? Insomma siamo diversi da loro, io poi sono persino meno umano di loro.>
Capivo i suoi timori ma lo avrei protetto con il mio amore in qualsiasi momento.

< Nussuno ti torcerà un solo capello, altrimenti io lo spedirò da tuo padre e lui farà il resto!> dissi divertito ma anche rabbrividendo a causa del recente ricordo lasciatomi in memoria.

Dopo quelle parole ci guardammo per poi scoppiare in una fragorosa risata, e più sicuri che mai varcammo il confine del campo, iniziando così il nostro percorso insieme.

Fine

Neko-ginny

Manca solo l'epilogo e volevo solo dirvi che vi ringrazio tutti per aver letto questa ff.
Davvero vi ringrazio di cuore per avermi dato una possibilità e poi volevo augurarvi una buona fortuna per la fine della scuola e per i prossimi compiti in classe.

Ps: siete felici che siamo alla fine?

☆◇☆◇

Un Nico diversoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora