Dopo tre anni, c'è un'altra ragazza seduta sul tuo letto, a gambe incrociate.
Ha un sapore e un aroma diversi da quelli ai quali eri abituato.
Apre un libro che avresti dovuto leggere al liceo, e una foto di noi piegata in due cade dal terzo capitolo.
Ora sulle sue ginocchia ci sono due storie mai concluse.
Inevitabilmente, lei chiede, e tu rispondi.
Le dici: stavamo insieme, ma tempo fa.
Non le dici: a volte quando ti abbraccio, immagino l'odore del suo profumo alla vaniglia.
Le dici: era più piccola di me.
Non le dici: le sedici estati nelle sue ossa scioglevano i diciotto inverni che la mia pelle aveva trattenuto.
Le dici: ora non è niente.
Non le dici: allora era tutto."