"Il grido che ruppe la gabbia"

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Sasha pov's

Connie tirò fuori dalla tasca quel cioccolatino lo fissò per qualche minuto;poi fissò me con un espressione perplessa io gli dissi 《spero che quel cioccolatino ti faccia tornare su il morale e che ti facci stare meglio come fa con me e che ti facci dinuovo sorridere  come solo tu sai fare 》《beh sai sasha grazie del pensiero ma io stavo gia molto meglio da quando tu mi hai abracciato... ommeglio stritolato ...sai il tuo profumo di biscotti fa tornare il buon umore   ahahah 》《uh mi fa piacere questa cosa ahahah...》《comunque grazie questo cioccolatino è molto buono!》《davvero!?...grazie!...sai lo fatto io era una ricetta di mia nonna e...niente lasciamo stare 》《se vuoi parlare io sono qui ...》《beh...via dopotutto te hai sputato il rospo...》《beh non è proprio tutto il rospo è solo una piccola parte delle mie disavventure devo ancora raccontarti di quel ragazzo che approposito si chiamava Marco   e di come sono stato espulso ... ma ora va narrami ho musa !》《mmh ok ma poi mi continui la storia...allora parto dal fatto che mia madre io non lo proprio mai conosciuta ha abbandonato me e mio padre quando io ero piccolissima o almeno a me hanno sempre raccontato così. mio padre era sempre via per lavoro e quindi ho passato tutta la mia infanzia fino a 12 anni da mia nonna nella sua pasticceria...poi beh lei...lei...beh ci ha lasciati... dopo la sua morte io sono caduta in depressione... poi la situazione è peggiorata quando... dalla mia amata scozia mi sono traferita in america nel Minnesota da una mia cugina che si drogava  i giorni li erano terribili ...lei dopo che assumeva certe sostanze diventava aggressiva mi picchiava una volta mi ha pure tagliato i capelli .
un giorno però mi voleva inniettare non so che cosa nel collo ma io non volevo così iniziai ad opporre resistenza e lei mi bloccò le mani io nel panico non sapevo cosa fare cosi   per difesa gli morsi il braccio sulla zona del polso e mi ricordo che c'era sangue ovunque perché gli provocai una ferita profonda ...》《cosa sei seria!?...o mio dio manco un ghoul 》《mai stata più seria... comunque   non ricordo cosa successe poi perché svenni dallo sciok,  apparte non ha inportanza. dopo quel fatto venni cacciata da quella casa e  andai a vivere con mio padre a siattle  Dove si era licenziato per stare  con me  quando si accorse come stavo emotivamente e mi portò da una psicologa che adesso è diventata la mia matrignia non sai quanto io la odi.... dopo anni in cui prendevo antidepressivi mi resi conto che mi rendevano felice di più i cioccolatini di mia nonna e il cibo in generale  che quelle pasticce. dopo aver fatto vari trasferimenti sono qui in oregon a "sciganscina " in questa baia  》《minchia che storia assurda ancora non ci credo che hai morso tua cugina, e diamine ..sasha per tutto il resto mi dispiace ...davvero》《non ti preoccupare sono cose che capitano...》《no dai non piagere pure tu ...》e così tutta la mia tristezza e il rancore accomulato negli anni che ormai lo tenevo dentro da cosi' tanto tempo e che  era diventato putrido come la carne lasciata sotto il sole caldo  d'agosto e che nonostante questo continuassi a tenerla nel frigorifero esplose in un sonoro pianto liberatorio, in un grido che neppure il suono delle maestose  onde del mare sotto la scogliera erano in grado di soffocarlo, era un grido che  per anni era stato in silenzio ma solo ora vicino a lui era riuscito ad uscire.

Connie spv's

non ci stavo capendo più niente, vedevo sasha gridare e piangere allostesso tempo io mi alzai dalla panchina senza dire niente; so di non essere intelligente e non so neanche come ci si comporti con le ragazze ma ho sempre capito più o meno le persone e in quel momento avevo capito che quella ragazza era stata per troppo tempo  in silenzio a subire e aveva bisognio di vivere veramente come voleva lei; era come un piccione in una gabbia d'allevamento ,piccola che non ti permette neanche daprire le ali ,lei era così, e in quel momento era riuscita e rompere la gabbia e a volare libera; tutto ad un tratto vidi sasha crollare a terra io gli corsi in contro per confortarla vidi lei con le mani sul volto che piangeva mentre diceva 《non sai quanto mi manchi... mia nonna...la mia terra...fortuna che ora ho incontrato te...so che sono solo due giorni ma sento che fra noi c'è  qualcosa di speciale, cavolo sei riuscito più te a guarirmi in due giorni che gli antidepressivi in quattro anni e vuoi sapere una cosa?
》cavolo così pensava questo di me!? Non esitai a rispondergli 《vai  spara...》《ti voglio bene 》dopo di che scoppiò a ridere mi saltò addosso e mi strise forte sempre ridendo e dicendo《grazie!,grazie!,grazie!,》io mi chiedo perché grazie ,comunque sasha è una ragazza strana ommeglio  diciamo... molto colorata!?

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