"Céline, come va?"
"Sempre peggio."
"Perché dici così, cerca di essere positiva."
"Michelle come faccio ad essere positiva? Non mi vedi? Sto morendo."
"Cerca almeno di essere forte. Se solo lo vuoi ce la puoi fare. Devi vincere tu. Non abbatterti, fallo per te,per la tua famiglia, per me."
"Magari fosse tutto così semplice. Scusami ma sono stanchissima."
"Okay, vado. A domani Céline.
"
Mi svegliai tutta sudata. Non posso ancora crederci che il giorno dopo non la ritrovai più. Se ne era andata per sempre. Stupido cancro, stupida vita. Fanculo.
Smisi di pensare e guardai la mia camera che non avevo ancora "ispezionato". Era bella, niente a che vedere con la mia vecchia camera. Amavo il fatto che fosse mansardata ma per il resto era normale. Il letto era da una piazza e mezzo e affianco c'era un comodino, c'era un armadio a due ante, una scrivania e qualche mensola. Ok forse era riduttivo dire bella. Andai ad esplorare la casa. Scesi al primo piano. C'erano la camera dei miei, di mio fratello e due bagni. Poi scesi al piano terra. La cucina era open space (?) E il salotto era normale. Infine c'era il garage ma decisi di non vederlo. Salii in camera mia. Non avevo fame. Visto che anche al "mio" piano c'era un bagno decisi di farmi la doccia lí. Guardai I miei capelli. Dovevo assolutamente andare dal parrucchiere. La tinta si era scolorita. Ah si, io ho le punte blu. Si chiama chatush (?) O una cosa del genere ma io odio chiamarlo così. Fa un caldo della madonna così misi dei pantaloncini e una maglia gigante di Skrillex che avevo rubato dall'armadio di mio cugino e le converse. Ok adesso ho fame. Scesi in cucina.
"Mamma ho fame."
"Comprati qualcosa."
"Si ma dove? Sai sono arrivata da neanche un giorno,non conosco Sydney."
"Arrangiati."
"Ti odio".
"Anche io ti voglio bene Michelle."
Corsi a chiamare mio fratello.
"DANI SVEGLIATI ANDIAMO A FARE UN GIRO."
Mi lavaii I denti e andai in giardino con mio fratello o frato come piace chiamarlo a me. Inziammo a correre come dei malati per tutto il giardino. Il perché? Sto cercando ancora di capirlo. Ad un certo punto vidi Luke con altri tre ragazzi e per non fare figure di merda Cercai di andarmene. Ma quel rompicogliones di mio frato correva per tutta la casa e non c'era modo per farlo smettere. Dannato stronzo.
Cercai di entrare in casa ma..
"Michelle" era Luke
Fanculo Danielle quando ti prendo ti faccio rimpiangere di essere nato.
Mi girai "Hey Luke."
"Vuoi venire a fare un giro con noi."
"Bhe, si." Ma no cazzo, perché ho accettato.
"Però viene anche mio frato."
"Frato?"
"Fratello" diventai rossa. Mi girai ed urlai "DANIIIIII, VIENI SUBITO QUI!"
"Vengo,vengo calmati deficiente."
"Fottiti."
"Tu. Chi sono?"
"Umani. Ne hai mai sentito parlare?"
"Cogliona."
"Vi presento il bambino lucertola chiamato anche Danielle."
"Ciao." Disse un ragazzo con I capelli biondi e una bandana. Poco belli gli Australiani mi dicono.
"Comunque loro sono Ashton, Michael e Calum, ragazzi lei è Michelle." Disse Luke.
"Non sei di qui?" Disse Calum
"Siamo Francesi." Rispose Danielle al posto mio.
"Grazie ma so parlare. Comunque si, siamo francesi."
Per il resto del tragitto chiacchierammo un po' e io picchiai Danielle. Ma questo era sottinteso. Scoprì che avevano una band e mi promisero che un giorno li avrei sentiti. Controllai il telefono: era l'una e mezza e avevo 10 chiamate perse da mamma.
"Ragazzi Noi dobbiamo andare. Ci si vede."
"Aspetta ti accompagno." Disse Luke.
"No, non ti preoccupare. Ciao ragazzi."
Presi Dani per la mano e iniziai a correre. Chi la vuole sentire a mia mamma è insopportabile quando si arrabbia.
Arrivammo a casa e trovai I miei genitori nel garage
"Eccoci."
"Cazzo ma il telefono che lo tieni a fare? Ti ho chiamato 10 volte vuoi rispondere?."
"Dio mio scusa."
"Salite in macchina andiamo fuori."
Durante il tragitto pensavo ai ragazzi. Cioè hanno una band. Che cosa strafiga.
Mi infilai le cuffie nelle orecchie e smisi di pensare. Volevo solo dormire in quel momento.
*spazio autrice*
Hihi rieccomi
Spero che il capitolo vi piaccia. Ho cercato di farlo piú lungo e bho. Alla prossima
-Vale