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I modi di Mikasa Ackerman furono molto apprezzati a casa Hoover, e tutti pensarono che sarebbe stata di ottima compagnia a Rosings. Passarono alcuni giorni, tuttavia, prima che ricevessero un invito, poiché quando in casa c'erano degli ospiti loro non erano ritenuti necessari, fu solo dopo quasi una settimana che ebbero l'onore di una tale attenzione. Mikasa si era recata da loro in visita più di una volta durante quel periodo, ma Mr. Ackerman lo avevano visto solo durante la funzioni domenicali.

L'invito fu ovviamente accettato, e a un'ora appropriata si unirono agli altri nel salotto di Lady Ymir. Sua signoria li accolse in modo garbato, ma era evidente come la loro compagnia non fosse di certo ben accetta ed era infatti quasi completamente assorbita dai nipoti, e specialmente da Levi, molto di più che con qualsiasi altra persona presente.

Mikasa sembrò davvero lieta di vederli, e il giovane amico del signor Hoover aveva fatto notevolmente colpo su di lei. Si sedette accanto ad Eren e chiacchierò così amabilmente del Kent e dell'Hertfordshire, di libri e musica, che il ragazzo non si era mai divertito così tanto in quella stanza prima di allora.  Conversavano con talmente tanto spirito da attirare l'attenzione di Lady Ymir, oltre a quella di Mr. Ackeman: lo sguardo di Levi si era presto, e ripetutamente, rivolto verso di loro con curiosità.

-Che cosa state dicendo Miss Ackerman? Di che cosa state parlando?  Fatelo sentire anche a me.

- Stiamo parlando di musica, Lady Ymir- disse Eren, quando non fu più in grado di evitare una risposta.

- Di musica! Allora parlate a voce alta. È l'argomento che mi piace più di tutti. Ci sono poche persone in Inghilterra che hanno un gusto migliore per la musica. Se avessi studiato, sarei stata una musicista provetta e lo stesso Christa, se la sua salute le avesse permesso di applicarsi con costanza.

Eren volse il suo sguardo in direzione di Levi, così che potesse osservare la sua espressione dopo l'elogio fatto alla signorina Christa. Era infatti palese come cercasse Lady Ymir di combinare un matrimonio fra loro due, ma l'uomo non diede alcun segno di una particolare devozione o sintomo d'amore per la cugina ed evitò di commentare

- E come procede nei suoi studi vostra sorella Hanji? - continuò Ymir

Mr. Ackerman fece un elogio affettuoso delle capacità della sorella. 

-Tanto meglio. L'esercizio non è mai troppo e la prossima volta che le scriverò, la esorterò a non trascurarlo per nessun motivo. Lo dico spesso, che non può essere acquisita nessuna eccellenza nella musica, senza un costante esercizio. L'ho detto diverse volte anche a Berthold, che non suonerà mai davvero bene, a meno che non si eserciti di più, sarà tutti i giorni benvenuto a Rosings, come gli ho detto spesso, se verrà a suonare il pianoforte nella stanza di Ilse. Non darà fastidio a nessuno, in quella parte della casa.

Mr. Ackerman sembrò un po' imbarazzato dalla maleducazione della zia, e non rispose.

Una volta preso il caffè, Mikasa rammentò a Eren la sua promessa di suonare per lei, e lui si sedette con piacere allo strumento. Lei portò una sedia vicino a lui e Lady Ymir ascoltò fino a metà di una canzone, poi si mise a chiacchierare come prima con l'altro nipote, finché quest'ultimo non si allontanò.

Levi si diresse con il suo solito passo sicuro verso il pianoforte e si fermò in un punto che gli avrebbe permesso di avere la visione migliore del volto del bel pianista. Eren vide che si era avvicinato e alla prima pausa utile si rivolse a lui con un sorriso malizioso, e disse 

- Avete intenzione di mettermi paura, Mr. Ackerman, venendo ad ascoltarmi con tutta questa solennità? Non mi farò spaventare, anche se vostra sorella suona così bene.

- Non dirò che vi state sbagliando - replicò lui - perché ho il piacere di conoscervi da abbastanza tempo per sapere quanto vi divertiate a esprimere di tanto in tanto delle opinioni che in realtà non vi appartengono

Eren rise di cuore a quel ritratto di se stesso, e disse rivolto a Mikasa

-Vostro cugino vi darà davvero un bella immagine di me. Davvero, Mr. Ackerman, è molto ingeneroso a menzionare tutto quello che ha appreso su di me nell'Hertfordshire, ma è molto  incauto, perché mi sta facendo venir voglia di vendicarmi

-Non ho paura di voi - disse Levi, sorridendo.

-Vi prego, fatemi sentire di che cosa lo accusate - esclamò Mikasa - Mi piacerebbe sapere come si comporta in mezzo agli estranei

- Allora sentirete... Dovete sapere che la prima volta che l'ho visto nell'Hertfordshire è stato a un ballo e che cosa credete che abbia fatto? Ha ballato solo quattro volte e solamente con le dame della sua compagnia

-All'epoca non avevo l'onore di conoscere nessuna signora in quella riunione, oltre a quelle che erano con me - replicò Levi 

- È vero e nessuno si può presentare in una sala da ballo- terminò di dire Eren - Be', Mikasa, che cosa debbo suonare ora? Le mie dita sono ai vostri ordini.

A differenza di quanto Eren si aspettava Levi prese nuovamente parola - Forse - disse - avrei potuto essere giudicato meglio, se avessi chiesto di essere presentato, ma non sono adatto a rendermi ben accetto agli estranei, come voi sapete di certo

- E perché mai un uomo intelligente, istruito e abituato a vivere in società come voi dovrebbe mai essere inadatto a rendersi ben accetto agli estranei? 

- Posso rispondere io alla vostra domanda- disse Mikasa - è perché non vuole prendersene il fastidio.

- Di sicuro non ho il talento che qualcuno ha - disse ancora l'uomo - di conversare con facilità con persone che non ho mai visto prima. Non riesco ad apparire interessato a faccende che non mi riguardano

- Le mie dita - disse Eren fissandolo - non si muovono sullo strumento con la stessa maestria che vedo in molti altri. Non hanno la stessa forza, velocità o espressività. Ma l'ho sempre ritenuto un difetto mio, perché non mi sono mai preso il fastidio di esercitarmi. Non perché credo che le mie dita non siano capaci.

Levi sorrise e disse - Avete perfettamente ragione. Avete impiegato molto meglio il vostro tempo. Nessuno di noi due si esibisce per gli estranei.

Qui furono interrotti da Lady Ymir.

Eren ricominciò subito a suonare ed accolse con tutta la sopportazione dovuta alla buona educazione i consigli della signora fino a quando la carrozza di sua signoria non fu pronta a riportarli tutti a casa.

Levi fu grato alla zia per quella brusca interruzione. Erano mesi che non vedeva Eren ed era certo che quella leggera inclinazione che aveva avuto per il ragazzo mesi addietro si fosse del tutto estinta, ma si sbagliava.

Orgoglio e pregiudizio (Ereri fanfic)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora