CAPITOLO 14

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  IL MIO VERO NOME  

Erano passati diversi mesi dall'ultima volta che Crili, aveva visto Gohan

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Erano passati diversi mesi dall'ultima volta che Crili, aveva visto Gohan.

Ricordava benissimo lo scontro avvenuto tra lui, e la sua amata.

C18 era stata a un pelo dal perdere...

infatti per contrastare quella piccola furia, era dovuta ricorrere a quasi tutta la sua potenza.

Dopo quello scontro nonostante fosse stato sconfitto, Gohan chiese a Crili il permesso di poter tornare da sua madre. Il terrestre accettò anche se a malincuore.

C18 invece gli fece notare con malizia, che ora potevano avere più tempo per loro.

E così era stato...

L'androide comandava la vita di Crili, ma di questo il terrestre non poteva che esserne felice.

Solo che da qualche tempo, Crili aveva notato che spesso, durante la notte, C18 aveva degli incubi...

Si svegliava di soprassalto con una paura che mai lui le aveva visto negli occhi.

Ma ogni volta che provava a chiederle se c'era qualcosa che non andava, la cyborg si incupiva, e gli diceva che non c'era niente...ma il tono con cui pronunciava quelle parole, non faceva altro che aumentare l'ansia di Crili.

Voleva aiutarla ma non sapeva come!

Anche perché lei stessa non gli dava la possibilità. Infatti ogni mattina lui la trovava sempre sorridente, come se quello che succedeva durante la notte fosse svanito nel nulla, o tutto frutto dell'immaginazione...

Tutto questo il terrestre non lo sopportava!

Una mattina decise di parlargli, e di chiarire quella situazione fatta di continui cambi d'umore, da parte di lei che lo stava facendo letteralmente impazzire.

Decise di affrontare l'argomento con calma anche perché, se lui avesse provato in maniera invasiva, a capire quello che stava succedendo a C18, probabilmente si sarebbe beccato uno sguardo gelido, o qualche parola non propriamente carina.

In poco tempo mise in atto il suo piano...

Preparò la colazione che piaceva alla cyborg con tutto l'amore possibile. E quando si accorse della presenza di lei alle sue spalle, per poco non rovesciò tutto il contenuto rischiando di combinare un disastro.

C18 da qualche tempo aveva preso l'abitudine di girare nuda per casa appena sveglia. Fortunatamente che in quel periodo Muten passasse molto del suo tempo, da Chichi o da Bulma, altrimenti gli sarebbe venuto un'infarto!

In casa erano da soli...

L'androide si avvicinò al terrestre e gli diede un bacio sulla bocca, per poi dirgli dolcemente.

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