Capitolo 4

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Ero su quella spiaggia da ormai 2 ore, avevo spento il telefono dopo essere passata in un bar a prendere qualcosa da bere ed aver ricevuto chiamate su chiamate da Jacob e Mattew.
Mi sdraiai lentamente su quello che ormai era diventato il mio territorio, il mio posto di pace. Era come se quel posto fosse destinato a me da una vita,ogni volta che avevo bisogno di stare da sola prendevo la mia Audi R8 e mi isolavo dal mondo. Osservai il cielo sopra di me, in particolare la costellazione di Orione.
***
"Emma" mi toccarono la spalla e udii una voce calda e profonda "Ehm... Si è qui l'ho trovata, si la riporto a casa il prima possibile... Certo." Mi girai e cercai di aprire gli occhi,nonostante fossero pesanti. Sollevai di scatto le palpebre quando mi resi conto che la voce che udii poco prima non era nè di Jacob nè di Mattew.
Sentii una fitta pesante alle tempie e quella stessa voce di prima mi intimò di restare ferma. "Ti prendo io va bene? " mi chiese cauto Ryan, mi limitai ad annuire semplicemente mantenendo gli occhi chiusi. Mi prese delicatamente a mo' di sposa e circondai con le braccia il suo collo, appoggiando la testa sulla sua spalla muscolosa. "Restiamo un altro po'?  Non mi va di tornare a casa....perfavore." chiesi aprendo gli occhi,ed osservai il suo profilo perfetto mentre annuiva e si sedeva, mantenendomi saldamente.
"Mi racconti qualcosa?" Chiesi ancora. "Cosa vuoi che ti racconti?"
"Non lo so qualsiasi cosa. Mi va bene tutto." Dissi guardando l'orizzonte dove si elevava in alto il sole del mattino.
"Beh quando ero piú piccolo cominciai a fumare canne e a bere" lo guardai con attenzione, mentre deglutiva,mi appoggiai meglio sulla sua spalla, poi continuò"Avevo circa undici anni e cominciai principalmente perchè uscivo con una compagnia in cui c'erano persone molto piú grandi di me.. " lo interruppi chiedendogli quanti anni avessero. "Tra i 16 e i 18 anni" disse girando lo sguardo verso di me."A 20' anni mi ritrovai a non ricordare gran parte della mia vita, e mi resi conto che stavo buttando gli anni migliori. Un giorno, all'improvviso, una nuova ragazza, di 15 anni iniziò ad uscire con il nostro gruppo, che nel tempo era ovviamente cambiato, lei ti somigliava molto sai?"sorrise nostalgico e spostò nuovamente lo sguardo, questa volta verso l'orizzonte.
"Continua.. "
"Si.. Beh cominciò ad incuriosirmi molto...era acida e stronza con tutti, o quasi,nonostante questo aveva un carattere stupendo se la sapevi prendere per il verso giusto. Non si fidava di nessuno,ma con me era diverso"mi guardò un istante "istaurammo quasi subito un legame indissolubile, o almeno cosí credevo.Legammo molto in poco tempo, riuscí ad aprirsi mentre io mi innamoravo sempre di piú di quello che è stato per anni e continuerà ad essere il mio pensiero fisso.Anche se forse dovrei andare avanti...ma la voglio rivedere...la ritroverò prima o poi...anche se è una cosa impossibile, non ha mai detto il suo cognome a nessuno,e non so il motivo ma lo odiava."
Stavo per porgli una domanda quando uno squillo ruppe quell'atmosfera creatasi durante il suo racconto.Sfilò il cellulare dalla tasca posteriore del jeans e rispose."Pronto Mattew..si stiamo tornando..mh mh..a dopo."
"Ce la faccio da sola."dissi accennando un sorriso.Si alzò e mi mise subito giú,quando un giramento di testa mi colpí improvvisamente.Due braccia forti mi circondarono la vita e fui costretta ad allargare le gambe per cingerle attorno il suo bacino.
"Le chiavi"
"Mh?"
"Le chiavi della macchina,sono venuto con la moto e non credo che sia il caso guidarla con te dietro." Gliele porsi all'istante.
Durante il tragitto in macchina, ne approfittai per pensare alla storia di Ryan e quella storia mi sembrava cosí familiare...
Ad un certo punto, dopo 10 minuti di tragitto passati in silenzio schiusi le labbra per parlare. "Come finisce la storia?" Mi guardò con la coda dell'occhio per poi concentrarsi nuovamente sulla strada dinanzi a sé.
"In quel periodo frequentavo ancora l'università e nel frattempo lavoravo per pagarmi le rette universitarie...Ma lo stipendio era sottopagato e molto spesso non riuscivo a pagare tutte le spese di casa... Cosí mio padre durante una vacanza da lui, mi propose di tornare a vivere da lui,qui a Los Angeles e io dovetti accettare..
Cosí mollai tutto e senza pensarci due volte mi trasferíi a casa sua...pensavo che tutto sarebbe rimasto come prima, ma evidentemente mi sbagliavo. Persi i contatti con la maggior parte del mio gruppo, tranne  che con lei,un suo caro amico,che intanto le faceva la corte"deglutí e poi ricominciò a parlare. "..e il mio migliore amico. A volte andavo a trovarla,ci mancavamo sempre di piú. Però entrambi pensammo la stessa cosa..." Si fermò un attimo, vedevo come tutto quello che stava raccontando lo stesse facendo soffrire. Poggiai delicatamente la mano sul suo braccio e lui sospirò, rilassandosi.
"Non credo sia il caso di continuare...se ti andrà me lo racconterai un'altra volta..." alzai un angolo delle labbra formando un sorriso sincero.E spostai lo sguardo oltre il finestrino.
Il tragitto fino a casa fu abbastanza silenzioso eccetto per qualche canzone canticchiata sotto voce.
"Siamo tornati." dice al mio fianco Ryan con voce non troppo alta.
Subito Jacob e Mattew si precipitano verso di me.
"Come stai? É successo qualcosa? "Subito Jacob comincia a fare una sfilza di domande, controllando ovunque che non mi fossi fatta male.
"Quando cazzo lo capirai che non sono una fottutissima bambina?! Non ho bisogno di un badante e la devi smettere di dirmi ogni cosa, ho un cervello anche io, posso ragionare benissimo da sola. Se voglio uscire di sera, esco. Se voglio bere fino ad andare in coma etilico, lo faccio! "
Senza aspettare una risposta me ne andai direttamente in camera, piú furiosa che mai.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Apr 06, 2018 ⏰

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