Non sono mai stata una ragazza semplice, lo ammetto. Affascinante è il modo che ho di vedere le cose, diverso, direbbero gli altri. Non ascolto, spesso sento solo ciò che voglio sentire. Ma questo essere diversi a volte ti salva. Hai mai fatto pazzie? falle, ti dò un consiglio. Non voglio dire le solite cose scontate, ma intendo, se domani ti propongono di prendere un treno per andare in un posto dove ci sono le persone che ti fanno stare bene, bhe, fallo.
E' un po' così che è iniziata la mia storia. Ho sempre avuto un problema, la noia. Sono cresciuta più velocemente del solito, ho bruciato le tappe, a 18 già mi annoio. Sono stanca di fare le solite cose. Di bere, fumare, feste e discoteche ne ho le tasche piene. Però continuo a farlo, un po' per sentirmi viva, un po' per noia, come dicevo prima. Ma se mi proponi qualsiasi cosa che sia più allettante del solito caffè al bar io ci sono, sempre. Ho scoperto che viaggiare mi aiutava, mi aiutava a perdere tempo. Non che di tempo da perdere ne avessi tanto dato che l'ultimo anno di scuola è pesante e non ho mai avuta una grande passione per lo studio, tranne quei pochi argomenti che mi interessassero davvero. Insomma tra un impegno e l'altro organizzavo piccoli viaggi, prima nella mia regione nei weekend,poi sempre più lontano. Ma la mia tappa era una. Ho sempre desiderato andare a Milano. In realtà ci vorrei vivere, dopo aver finito la scuola. Ma non è questa la città soggetto di questa storia, o almeno per ora.
Ho sempre avuto una strana autostima nei miei confronti, ci sono giorni in cui non riesco a guardarmi in faccia, giorni in cui mi sento bellissima, un po' perchè me lo fanno capire gli altri un po' perchè certe cose le sai dentro, le senti. Ti sto dicendo questo perchè quando è iniziato tutto ero nel mio periodo di autostima alto e quando è così, mi sento un po' invincibile. Infatti non ho esitato ad andare a prenotare un pullman per Genova. Perchè Genova? ti starai chiedendo, si fai bene, anche io me lo sono chiesta. Sapevo, è la risposta. Sapevo che Genova è un po' il mio centro di interesse. Sapevo che andando lì avrei potuto incontrare persone che a me interessano. Non ho mai avuto cantanti preferiti, generi musicali. Sono quel tipo di ragazza a cui se chiedi "chi è il tuo cantante preferito?" ti risponde con non ne ho uno, sono a periodi. Sì, ho canzoni preferite, a periodi ovviamente. Mi annoiano anche quelle, dopo un po'. Essì sono così, che ci possiamo fare. Da un po' ero però rimasta affascinata dalla musica trap, il modo di raccontare la propria storia in versi,strano no? Genova è un po' il centro della nuova scena trap, insieme a Milano ovviamente. Drilliguria, hai presente? Vengono un po' tutti da lì. Tedua, izi, vaz te, cromo, young slash. Poi voglio dire, Genova, città del cantautorato italiano. Giusto per citare, De Andrè.
Fatto sta che, avevo dei soldi da parte. Avevo fatto 18 anni da poco, quindi festa, quindi amici, parenti, soldi. Non ho mai avuto pesanti problemi economici, nel senso, se mi serve qualcosa, me la compro. Forse anche senza pensarci troppo su. Ma adesso ancora di più. Avevo un amico un po' più grande di me che lavorava in una agenzia di viaggi, era del padre ma lui lo aiutava, quindi sì, era un dipendente come un altro. Andai da lui, spiegandogli in maniera molto riassuntiva la situazione e mi aiutò a trovare un hotel in centro che non fosse troppo caro, un modo per andare e un modo per tornare. Amo i treni, ma stavolta non era fattibile. Un po' perchè Genova è collegata male con il resto del mondo, un po' perchè per fattori naturali quali montagne eccetera il treno faceva il giro della vita e ci avrei messo troppo. Flixbus. I pullman mi sono sempre stati sul cazzo, però aerei all'andata non ce ne stavano quindi che fare? prenoto. Al ritorno perlomeno c'era un ryanair diretto.
Tra le cose da dire sul mio conto, c'è la quesione dell'organizzazione. Mi organizzo pochi giorni prima se non il giorno stesso. Vivo alla giornata, mi piace dire. Per non smentirmi avevo prenotato per un giorno e mezzo di distanza. C'era un ultima cosa da fare, avvisare i miei. Non vi racocconterò la storia della mia famiglia, anche perchè, a me in primis non interessa. Li ho avvisati solo perchè era giusto farlo, della loro risposta mi fregava poco e niente, avevo già prenotato tanto. E poi arriva quel momento in cui capisci che in questa vita sei libera, nessuno può vietarti di fare qualcosa, assumiti le tue responsabilità e vai.
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avvertimi se soffri di vertigini
FanfictionVi siete mai chiesti cosa significa vivere con loro? Viverli è diverso. Quando li conosci sono così diversi, crollano tutte le tue idealizzazioni di loro, a volte sono come sembrano, a volte no. Quando vedi una persona da dietro uno schermo ti crei...