Biancaneve

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"Vedi principessa, questa è la tua mamma" mi sorride amorevolmente ma, con un pizzico di malinconia, accarezzando una cornice sopra un mobiletto, troppo in alto perché una bambina di quattro anni la possa vedere. "Lei diceva sempre, quando aspettavamo te, che ti immaginava con i capelli neri come... l' ebano" incuriosita chiedo cos'è l'ebano, papà mi risponde sorridendo, "è un tipo di legno molto scuro". "Le labbra rosse... come il sangue" prosegue lui guardando il quadro della mamma, "e la pelle bianca...come la neve". Mi prende in braccio in modo che da quell'altezza vedessi meglio, sospirando dico "com'era bella" papà scoppia in una fragorosa risata rassicurandomi che anche io un giorno diventerò come lei.

Mi siedo sul divano, accanto a papà c'è una donna di bell'aspetto con lo sguardo fisso e freddo su di me, papà sembra teso, si siede accanto alla donna e dice "vedi principessa ormai è da troppo tempo che io e te viviamo soli qui... Io sono sempre fuori, torno a casa quando tu stai già dormendo e, mi intristisce il fatto che tu stia sola tutto il giorno, per questo... Principessa ho trovato ma sopratutto ti ho trovato una nuova compagna che potrà rallegrare le nostre giornate. "Lei è Eavi" mi avvicino lentamente alla nuova arrivata, inizia a spalancare un sorriso, come arrivo a meno di mezzo metro da lei mi abbraccia e si presenta "ciao Bianca! D'ora in poi io sarò la tua compagna di giochi, faremo tutto insieme, saremo... Come sorelle" "fantastico! " esulta mio padre, "vedo che andate già d'accordo, magari per entrare un po' più in confidenza potresti andare a prenderla domani a scuola?" Lei accetta con un grande sorriso ma, è inutile dire che non venne il giorno dopo, ne quello dopo ancora, né mai.

Una sera mio padre aveva dimenticato di passare dalla mia camera a darmi il bacio della buonanotte così andai io nella sua camera ma prima di entrare sentì Eavi che parlava "specchio specchio delle mie brame, chi è la più bella del reame?" Scoppiò in una fragorosa risata "in questa casa non sono io! Devid non adora me, ma quella piccola smorfiosa, se non fosse per la sua bellezza lui, amerebbe me! Non lei!" Poi sento mio padre usciere dal bagno chiedendo cosa erano quelle urla, lei non fa in tempo a giustificarsi che entro io chiedendo come mai non era passato a darmi il bacio della buonanotte, lui si scusa ma tossendo molto forte mi dice che è molto stanco e forse era meglio se questa volta baciavo io lui.

Sono in classe, sto facendo lezione quando Hunter, l'assistente di mio padre, entra chiedendo alla prof il permesso di portarmi a casa, intuisco subito che papà non sta bene. Appena torno a casa, corro il più veloce che posso nella sua camera da letto. Entro, lo trovo disteso nel letto con accanto Eavi, papà mi fa cenno di avvicinarmi mi siedo sul letto e lui ansimando mi dice " principessa... Sai, tua madre desiderava avere una bambina, dai capelli neri... Le labbra rosse... La pelle bianca... Io, ogni volta, invece, le dicevo che le cose più importanti che la nostra bambina avrebbe dovuto avere sarebbero state la bontà... la generosità... L'umiltà... Principessa tu possiedi già queste qualità ma.... mi devi promettere... che farai di tutto per... mantenerle" con le lacrime agli occhi annuisco e lo abbracciò il più forte che posso.
Da quel giorno su quel mobiletto ci sono due foto, così a dodici anni diventai orfana.

"Signorina Snow! Signorina Snow?" Distolgo lo sguardo, "oh mi scusi, mi ero persa, nei miei pensieri" la segretaria del preside mi sorride dicendo di non preoccuparmi e che da oggi faccio anche io parte della Disney High School. La signora mi presenta Rosaspina una ragazza che si occupa dell'orientamento, facciamo un breve tour della scuola ma, dopo un po' hanno bisogno di lei in presidenza e, per non restare sola mi presenta ad Ella. Passeggiamo allungo fino a sederci ad un tavolino del pranzo all'aperto. Ad un certo punto le suona il cellulare, chiude la chiamata e si scusa dicendomi che erano le sue sorellastre, io rimango un po' sorpresa, lei vedendo la mia reazione mi racconta la sua storia, rimango sorpresa dalla somiglianza dei nosti eventi. Lei mi chiede perché io mi trovi qui, rispondono che prima andavo in una scuola privata ma, purtroppo la mia matrigna spende troppo in trattamenti estetici, perciò per non mandare in banca rotta la società che mio padre aveva creato io ho rinunciato alla mia educazione privata e, che il mio intento qui è di fare un corso di economia e commercio in modo da poter risollevare l'attività di famiglia.

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