Mulan

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"Mulan svegliati, tesoro oggi è il grande giorno!" Apro gli occhi, sono le sette di mattina, li chiudo,  li riapro, sono le nove! Balzo dal letto e corro a lavarmi la faccia e prendo la prima tuta che trovo sparsa per terra, il giubbotto, le cuffie, il cellulare e una penna. In metro, aspettando la fermata, provo a ripassare -silenziosa e schiva, aggraziata, cortese, delicata, raffinata, ponderata e...puntuale- poi scrivo altre ammonizioni sul polso per non dimenticarle. Chi mai nel XXI secolo si aspetta che la propria moglie onori queste regole? Ma ovviamente la mia famiglia, loro amano le tradizioni. Mia mamma mi aspetta all'uscita della metro, mi porta di corsa in un salone per agghindarmi. Appena la signora mi vide spalanca le braccia e mi trascina con lei per preparami "Tu sei quella da sistemare. Sta tranquilla, lo farò." Mi spoglia con forza e mi butta in una vasca con l'acqua gelida, "ora sembri un bel rametto, che un frutto darà" cosa intendeva dire con l'ultima frase? "Brillerai come mai" continua la signora e mia madre la incalzò "e d'orgoglio brilleremo noi. La più bella certo tu sarai, molto lustro ci darai" dice smagliante. Dopo il bagno la signora mi trascina nella parrucchieria per acconciare i capelli, appena le altre signore nella stanza capiscono che giorno è oggi incominciano a  darmi strani consigli "gli uomini, vogliono donne, obbedienti" grida una dall'altra parte della sala "educate e con del fisico" ribatte un'altra. Dopo l'impalcatura fatta con l'aggiunta di capelli e spugnette per fare volume sulla mia testa, mi vestirono e truccarono. Appena fui pronta, tutte fecero i complimenti a mia mamma per il mio aspetto, anche se io guardandomi allo specchio sembravo un clown vestito da geisha.

Arrivate dalla mezzana, nella sala d'attesa c'erano altre ragazze conciate come me. Nella stanza si sentiva un brusio, ogni ragazza aveva un commento differente "ho sentito dire che è più cattiva della morte" "brutta e con le gambe corte".  Non ho molte possibilità di scampare l'esame perciò avi miei, vi supplico,  fate che non sia ridicola, che mio padre sempre sia di me fiero e sempre lo sarà. La porta si apre di colpo, bloccando il brusio. E si, la mezzana è proprio come la descrivono "Fa, Mulan"  dice con disprezzo "presente!" Rispondo "ha parlato senza permesso" borbotta mentre lo scrive su una cartellina. Entriamo nell'altra stanza, mi squadra da cima a fondo e scrive "troppo magra, non va bene per generare figli" sospira "recita l'ultima ammonizione?" Prendo il ventaglio "assolvi i tuoi doveri con calma e con... Rispetto e rifletti prima di vaggiare" l' inchiostro sul braccio si era sbiadito ma, corressi subito il mio errore"di agire! Questo ti porterà onore e gloria" come finisco la frase mi afferrò il ventaglio controllando che non che non c'era alcun suggerimento. Poi mi trascinò fino ad un tavolino. "Ora, versa il thé, per compiacere i tuoi futuri suoceri devi dimostrare un senso di dignità e di raffinatezza. Devi essere anche ponderata"  verso il liquido bollente nella tazzina, cercando di rispettare tutti i suoi criteri ma, mi accorgo qualche istante prima che lei afferri la tazza di un insetto, forse un grillo, che saltato per sbaglio lì dentro. Cercai di avvertirla di quella presenza ma lei mi sgridò imponendomi il silenzio, portò la tazza al naso e inspirò l'aroma, non potevo rischiare che il mio esame andasse male per colpa di un insetto perciò salgo sul tavolino riprendendomi la tazzina con delicatezza e chiedendo gentilmente di prenderla solo per un momento ma, la mezzana stringe ancora più forte la presa tirandosi indietro col busto tanto da farla cadere e rovesciare tutto il thè sulla faccia. "Sei una maldestra! " sbraitò per tutta la stanza, io provo a rimediare asciugandole il trucco colato ma, questo servì solo a peggiorare le cose. Furiosa la signora si accanì verso di me facendomi indietreggiare fino a uscire dalla stanza poi davanti a tutti, in quella sala d'aspetto urla puntandomi il dito contro "sei una disgrazia! Potrai sembrare una sposa ma non porterai mai onore alla tua famiglia." Per tutto il viaggio di ritorno non parlai, sapevo quanto la mia famiglia tenesse a questo esame e sopratutto non volevo deludere mio padre. Arrivata a casa cercai di evitarlo in tutti i modi, perciò mi tolsi tutto l'addobbo e andai in giardino sotto l'albero di pesco. Dopo un po' arriva mio padre e si siede con me "meraviglioso" esordisce con la sua calma "che bellissima fioritura abbiamo quest'anno ma, guarda" dice picchiettando sulla mia spalla e indicando un bocciolo "quello è in ritardo. Scommetto che quando sboccherà diventerà il fiore più bello di tutti"  fece accarezzandomi.

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