Love's wave

8. Il Passato

«È stato tantissimi anni fa, prima ancora del sortilegio, quando ero ancora conosciuto solo come Killian Jones. Lavoravo nella marina reale con mio fratello Liam e insieme viaggiavamo da un porto all'altro, fino a raggiungere terre e isole lontane per portare a termine le missioni affidateci dal re. Conobbi una donna magnifica e incantevole, Milah, proprio durante una di quelle esplorazioni e me ne invaghii dal primo momento, sebbene fosse molto più grande di me. Ci chiese se potevamo aiutarla ad andarsene dal suo paese, era palesemente in difficoltà, i vestiti sporchi e strappati ma comunque bellissima. Non sapevamo chi fosse o cosa le fosse accaduto, ma non ci tirammo indietro nell'offrire aiuto ad una donna e così la accogliemmo sulla Jolly Roger, di cui all'epoca Liam era capitano. Restò a bordo con noi per diversi mesi, durante tutta la nostra missione, e ci innamorammo, o almeno io lo ero; ero giovane e lei era la prima donna per cui avessi mai provato sentimenti simili, mi faceva stare bene e pensavo che finalmente, dopo anni dall'abbandono di mio padre, avrei potuto essere felice. Quando arrivò il momento per lei di scendere a terra, pensai che fosse finita tra noi e che ogni mio sogno fosse ormai infranto;  invece mi promise che ad ogni mio ritorno l'avrei trovata sulla banchina del porto ad aspettarmi e così fu per molto tempo. 

Arrivò poi per me e mio fratello un incarico estremamente importante: salpare e raggiungere l'Isola che non c'è, un luogo misterioso e leggendario dove avremmo potuto trovare delle rare piante curative in grado di guarire il popolo da una grave epidemia. Non sapevamo assolutamente da dove iniziare, ma, dopo infinite ricerche, finalmente trovammo dei fagioli magici in grado di condurci in quel posto lontano. Eravamo proprio sul punto di aprire il portale, quando avvertimmo un'aura oscura attorno a noi, ma eravamo giovani e coraggiosi così non ci lasciammo assalire dalla paura; strinsi forte il fagiolo e pensai intensamente al luogo del nostro interesse. Gettai il fagiolo a terra e raffiche di vento si scatenarono, formando un ciclone dinanzi a noi che presto si trasformò nel portale; un'occhiata veloce tra me e Liam, un cenno del capo reciproco ed eccoci pronti a saltare in quel buco nero e rischiare le nostre vite per il volere del re e il bene della popolazione. Un solo passo avanti e ci apparve l'uomo più rivoltante che avessimo mai incontrato, un essere viscido e con la pelle da coccodrillo».

Uncino prese una breve pausa, il respiro fattosi più veloce, e si passò la mano sopra la fronte nell'inutile intento di nascondere gli occhi lucidi. Capii subito che quello doveva essere il momento in cui per lui cambiò tutto; avrei voluto avvicinarmi di più e fargli capire che ero lì per lui, ma non volevo che si richiudesse di nuovo in se stesso, così lo lasciai continuare il suo racconto.

«Si trattava del Signore Oscuro, sono sicuro avrai letto o sentito molte leggende su di lui, e in quel momento capimmo davvero di essere in una brutta situazione. 

"Giovanotti, non vi consiglio di attraversare quel varco, anzi, ve lo vieto", disse, terminando con una risatina maledettamente fastidiosa.

Forse sarebbe stato meglio se gli avessimo dato retta, ma all'epoca ero un brav'uomo e Liam era il mio modello, avrei fatto ciò che dovevo e seguito lui fino alla morte. Mio fratello non si preoccupò nemmeno di provare a negoziare, con il Signore Oscuro, si sa, c'è solo da rimetterci, e sguainò la spada pronto al combattimento. Io fui il suo identico riflesso ed iniziammo ad attaccare, non del tutto consci del fatto che in un modo o nell'altro quella battaglia l'avremmo persa, e fummo in grado di difenderci bene. Tuttavia il portale stava esaurendosi e di lì a poco sarebbe svanito nel nulla, insieme ai sacrifici fatti in nome della nostra missione e alle nostre vite che si sarebbe portato via il mostro. Quando mi accorsi del poco tempo che ci rimaneva, intimai a mio fratello di entrare nel varco, mentre io avrei continuato a lottare per permettere a lui di portare a termine il nostro compito e salvarsi.

"Killian non ti lascerò qui a morire, o salti con me o lottiamo insieme fino alla fine!", urlò mentre cercava di rispondere ai colpi di spada del nemico.