Sogni e segreti - Carter

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La voce cristallina della signora Barrymore squillò dal salone della casa: "Tesoro, sbrigati o farai tardi!"

Carter fu bruscamente riportato alla realtà dalle parole di sua madre. Si abbottonò frettolosamente la giacca e si aggiustò il collo della camicia. Era una camicia floreale, un ricordo della sua ultima vacanza alle Hawaii. Quel capo così allegro e colorato non rispecchiava affatto l'umore del ragazzo.

Nonostante i suoi sforzi, Carter non riusciva a pensare ad altro che alla conversazione tra i suoi genitori avvenuta la sera precedente.
C'era qualcosa in quelle parole che l'aveva profondamente turbato. Li aveva sentiti discutere a proposito di una lettera che, da quanto aveva capito, li aveva scossi e che, in qualche modo, lo riguardava personalmente.

"Questo non possiamo tenerglielo nascosto!" aveva sentito sua madre gridare con voce soffocata.

Da quel momento, nella sua mente si erano affollati innumerevoli pensieri. Il suo cervello stava tentando tutte le strade possibili per capire di cosa potesse trattarsi.
Così, in quella 'pausa di riflessione' che durava da ore ormai, gli erano tornati alla mente episodi della sua vita che credeva di aver dimenticato.

Improvvisamente e senza un apparente motivo, si ritrovò a pensare ad un sogno, un sogno che sin da piccolo lo accompagnava spesso.

Si trovava nell'angolo di una grande stanza. Intorno a lui c'erano tanti altri bambini, la maggior parte dei quali piangeva. Carter, invece, se ne stava seduto sul pavimento a osservarli. C'era una bambina in particolare che, allegra com'era, riusciva sempre a catturare la sua attenzione. La piccola giocava spensieratamente e ogni qualvolta i loro sguardi si incontravano, lei rideva. Ad un certo punto, Carter veniva portato via improvvisamente, inconsapevole di cosa stesse succedendo. Un grido disperato, una voce che urlava il suo nome in lontananza era l'ultima cosa che sentiva prima di svegliarsi.

Quante volte, nel cuore della notte, si era svegliato sconvolto da questo sogno, con il cuore che gli batteva all'impazzata e spesso con gli occhi gonfi di lacrime.
Ogni volta che quel sogno riaffiorava nella sua memoria, Carter provava una fitta allo stomaco, un dolore così profondo da togliergli il respiro. 
Non voleva ammetterlo, ma una parte di lui sapeva che quel sogno avrebbe potuto avere molto a che fare con ciò che avevano detto i suoi genitori. Aveva talmente tante cose per la testa che non sapeva più a cosa pensare. La sua unica certezza era che avrebbe scoperto la verità. Ma la verità su cosa? E se si fosse sbagliato? D'altronde, come avrebbero potuto i suoi  genitori mentirgli per una vita intera?
Decise che non ci avrebbe pensato più, almeno per un po'. Diede un'occhiata al suo orologio da polso e si alzò di scatto: era ora di andare.



Ciao Sognatori di tutto l'universo! Sono ritornata con il primo capitolo riguardante Carter. Che ne pensate di questo nuovo personaggio? Cosa credete possano nascondergli i suoi genitori?

P.S.= Home di Machine Gun Kelly, Bebe Rexa e X-Ambassadors

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