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Eliza




Non riesco ancora a crederci, eppure sono qui, a varcare la soglia della mia vecchia casa.

La casa della mia infanzia, la casa in cui ho vissuto i momenti più felici con la mia famiglia, la stessa casa che adesso è solo un contenitore vuoto e triste..

<<Eliza, vieni giù per favore, aiutaci a portare dentro le ultime valigie.>>,zia Molly, la sorella di mia madre, mi chiama dal retro del furgone che abbiamo affittato per trasportare tutta la mia roba dall'appartamento in città che per qualche anno ho condiviso con mia cugina Mya, che già mi manca tremendamente.

Siamo state inseparabili, fin dall'adolescenza, quando i nostri genitori ci hanno spinte a trasferisci in collegio, a Tucson.

Lì abbiamo frequentato insieme la scuola, ci siamo diplomate ed abbiamo preso un posticino tutto per noi. Così, pur svolgendo lavori diversi, riuscivamo sempre a stare in compagnia e sapevamo che potevamo contare l'una sull'altra.

Adesso, dopo la morte dei miei genitori e del mio fratellino Gabriel, sei mesi fa, in un incidente in barca, sento che è arrivato il momento di tornare a "casa", per elaborare il lutto, sentirmi più vicina ai miei cari scomparsi e riprendere in mano la mia vita.

Fortunatamente, il mio lavoro di scrittrice di favole si può svolgere anche a Vigil Town, la mia città nativa, un luogo che conta a stento 2500 abitanti.

<<Arrivo subito, zia Molly.>>, scendo velocemente le scale dal portico per aiutare lei e zio Frank a scaricare i miei pesantissimi volumi di letteratura.

I miei zii sono delle persone davvero speciali.

Negli ultimi sei mesi mi sono stati molto vicini, garantendomi l'affetto di cui avevo bisogno.

Se non fosse stato per loro e Mya, non sarei riuscita neppure ad alzarmi dal letto la mattina. Probabilmente avrei solo poltrito in pigiama,autocommiserandomi.

Dopo aver finito di sistemare, decido di farmi una doccia e preparare qualcosa da mangiare ai miei zii, che rientreranno a casa loro in serata, a qualche isolato rispetto alla mia abitazione.

Infatti, pur potendo stare con loro, abbiamo deciso di mantenere la nostra indipendenza ed abitare separati. Inizialmente non ne sono stati contenti, ma gli ho fatto capire che ci tengo particolarmente a tornare in quella che è stata la casa della mia famiglia e, alla fine, hanno accettato.

<<Elizabeth, tesoro, promettici di avvertirci se dovessi aver bisogno di qualunque cosa, anche di notte, non farti alcuno scrupolo a chiamarci.>>,zia Molly è un po' commossa dalla situazione.

<<Molly, non essere drammatica, saremo solo a poche centinaia di metri. Eliza sa bene di non essere da sola!>> zio Frank cerca sempre di essere forte e tirarci su di morale.

Devo rassicurali. <<State tranquilli, me la caverò. Per adesso ho solo bisogno di una bella dormita e domattina verrò a trovarvi, così potremo andare al cimitero.>>.

Credo di essere stata convincente perchè finalmente mi salutano e vanno via.

Come è strano trovarmi nella mia vecchia cameretta! Tutto è stato lasciato come quando abitavo qui, da bambina: le pareti rosa delicato, il letto in legno chiaro decorato a mano da mia madre, con piccole pagliuzze dorate che, anche di notte, non lasciavano la stanza completamente al buio e l'armadio delle stesse tonalità della scrivania, color avorio con i bordini esterni più scuri. Mi affaccio alla finestra che dà sul retro della casa e inspiro l'aria familiare del mio paese, pensando allo strano incidente che ha portato via lamia famiglia per sempre.

Amore Mio Unico (Full Moon Series 1)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora