Eliza
Purtroppo il mio trionfo dura niente, perché, una volta guardato Aiden, mi accorgo che ha il volto distorto dalla rabbia. E' come se gli uscisse fumo dalle narici e posso giurare di avvertire un'aura di collera attorno a lui.
E' semplicemente mozzafiato, ancor più del solito!
<<Che cazzo ti è saltato in mente?>> mi aggredisce entrando in casa come una furia, senza essere invitato. Non ho neanche il tempo di controbattere che continua come un matto.
<<Inviti a casa tua due perfetti sconosciuti e ti metti a sedurli? Gli metti le mani sulle gambe? Sul serio, Eliza?>> è letteralmente fuori di sé e sto realizzando che sa troppi particolari sull'accaduto.
Quei due sono come sottomessi a lui se arrivano a raccontargli ogni minima piccolezza. Voglio dire, pensavo, anzi, speravo che glielo riferissero, ma non credevo così dettagliatamente.
Ok, forse sono andata un tantino oltre, ma ero arrabbiata e mi sono fatta prendere dalla situazione.
Intanto lo vedo ribollire, sembra stia per esplodere. E lo fa. Si avvicina al muro e inizia a tirare pugni come se fosse un semplice sacco per la boxe.
Oddio, sta sanguinando. È matto. Ho una paura folle ma devo provare a fermarlo.
Dove sono i suoi amici quando servono!
Lo chiamo più volte, ma sembra non sentirmi, così mi decido ad avvicinarmi.
Sembra percepire la mia presenza, perché quando sono a un passo da lui, si gira di scatto e mi guarda con gli occhi fuori dalle orbite.
Alzo le mani in segno di resa e provo a calmarlo. <<Ehi, va tutto bene. Ho esagerato, ma è stata una reazione al fatto che mi hai messa da parte e poi mi hai fatta seguire, io ero arrabbiata e..>> ma non riesco a finire la frase perché inaspettatamente mi prende in braccio e girando su se stesso, ribalta le nostre posizioni, schiacciandomi contro il muro.
Ansimiamo entrambi. Ci guardiamo negli occhi e quello che leggo nei suoi è rabbia ma anche lussuria, passione, eccitazione.
Senza neanche fermarmi a riflettere gli allaccio le gambe dietro la schiena e lui mi preme ancora di più su di me.
Dio, riesco a sentire la sua erezione attraverso i pantaloni e mi lascio sfuggire un gemito di piacere.
La sua risposta è un ringhio gutturale. Non ho il tempo di fermarmi a pensare perché azzera le distanze e si fionda sulla mia bocca.
Non mi sta solo baciando, mi sta divorando.
Mi morde la lingua e succhia, poi passa i denti sulle mie labbra e un secondo dopo le lecca avidamente.
Le sue mani sono sulla mia schiena e mi procurano brividi ovunque passino.
Gli tiro i capelli staccandolo da me, ma solo per mordergli forte la gola, in un impeto di passione che non so spiegare. Lui chiude gli occhi un istante è quando li riapre vedo scorrere lava in quelle iridi ambrate.
Mi mette una mano attorno al collo e l'altra sotto il sedere, per reggermi. Mi guarda dritto negli occhi, e percepisco il pericolo.
Non me ne frega niente, voglio di più.
Lo capisce, e stringe piano. Poi un po più forte, poi ancora di più ma non distolgo mai lo sguardo, finché la vista mi si appanna.
Proprio quando sento le forze abbandonarmi, toglie la mano dalla mia gola e mi infila nuovamente la lingua in bocca.
Ho bisogno di ossigeno, ma lui stesso è diventato aria per me.
È un bacio diverso ora. Niente più morsi né rabbia, ci siamo vendicati abbastanza.
Il tempo si ferma ed esistiamo solo noi, che ci lasciamo consumare da un trasporto mai provato per nessuno.
Ci stacchiamo non so dopo quanto, potrebbero essere passati minuti o ore, per quanto mi riguarda.
Aiden mi poggia a terra, prendendomi il viso tra le mani, e con una dolcezza che non credevo gli appartenesse, mi sfiora le guance. <<Tu sei mia. Non dimenticarlo più, per favore.>>, mi dà un bacio in fronte e inspira il mio profumo.
Sono stordita. Mi meraviglio sempre di più dei cambiamenti dei suoi stati d'animo e soprattutto mi sorprendo di me, che mi adatto senza sforzi.
Questo ragazzo potrebbe fare di me ciò che vuole e non me ne accorgerei nemmeno, perché sono talmente coinvolta che mi fiderei ad occhi chiusi.
Mio Dio, cosa mi ha fatto? Sorrido come un ebete e gli sfioro le labbra carnose con le dita, ancora incredula su quanto sia appena accaduto.
All'improvviso mi ricordo che si è ferito le mani tirando pugni al muro e, allarmata, gliele prendo tra le mie.
Le giro e le rigiro, ma c'è solo del sangue rappreso e nessuna ferita.
Giuro di aver visto del sangue che colava dalle sue nocche, non posso averlo immaginato.
Che storia è questa? È impossibile guarire in pochi minuti.
Dio, è tutto così assurdo. Sto impazzendo, non c'è altra spiegazione, ma sono convinta di quello che ho visto.
Sconvolta, sollevo lo sguardo per incontrare il suo e mi ritrovo ad osservare quegli occhi che adoro stringersi in un'espressione tormentata.
Devo sforzarmi di dire qualcosa, ma le parole faticano a venire fuori.
<<Io, ecco, io>>, respira, Eliza.
Ricominciamo.
<<Io ti ho visto sanguinare.>>. Ok, se non altro ho espresso il concetto.
Prendo un altro respiro profondo mentre lui si limita a guardarmi duramente, senza lasciare intendere cosa diamine gli stia passando per la testa.
<<Aiden!>>, lo chiamo tentando di farlo uscire da questo stato di immobilità. <<Ho bisogno di risposte, adesso.>>.
Ho gli occhi lucidi e la mente stanca. Finalmente noto un lieve cambiamento in lui che chiude gli occhi e fa scattare il collo di lato, a destra e a sinistra, producendo un rumore poco rassicurante.
<<Tu come te lo spieghi, Eliza?>>. La sua voce è roca.
Deglutisco a vuoto. Perlomeno non ha negato, questo significa che non sono pazza.
<<A dire il vero, io non me lo spiego proprio. Spero di poterlo capire da te.>>, lo incoraggio ad aprirsi, anche se so che sarà difficile.
Infatti, si allontana e va a sedersi sul divano. Ha le mani giunte davanti al viso e fissa un punto sul pavimento. Mi avvicino e gli poso una mano sulla spalla, sedendomi accanto a lui.
<<Non credo di poterti accontentare, piccola.>>, sussurra senza cambiare posizione.
La delusione che provo alle sue parole dura poco, sostituita da una collera che monta dentro di me e spinge per venire fuori.
<<So che è assurdo quello che ho visto, ma so anche che è successo e non ho intenzione di ignorarlo, quindi non chiedermelo, Aiden!>> tremo e ho la voce stridula, tipico di chi sta per affrontare una crisi di nervi. <<Se non vuoi essere sincero con me, ti prego di andartene adesso.>> concludo alzandomi e dirigendomi in cucina, per non rischiare di cambiare idea a causa della sua vicinanza.
Poi sento semplicemente la porta di casa aprirsi e richiudersi e resto da sola col mio sconforto.
spazio autrice: non perdetevi il prossimo capitolo, che pubblicherò sabato mattina!E se volete lasciare un commento o una stellina, siete i benvenuti ;)
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Amore Mio Unico (Full Moon Series 1)
WerewolfEliza torna a vivere a Vigil Town dopo la morte dei suoi genitori e del suo fratellino Gabriel. La sua famiglia aveva mandato lei e sua cugina Mya a studiare a Tucson, in città, per allontanarle dal paese nativo, luogo di leggende e superstizioni. ...