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Eliza



Il mattino dopo mi alzo con la consapevolezza di essere da sola. Conoscendo zio Frank avrà voluto lasciare il paese alle prime luci del giorno, quindi è ufficiale: devo cavarmela senza contare su nessuno. Stranamente, questa novità mi incoraggia e siccome penso che stia per iniziare un nuovo capitolo per me, decido di uscire a fare un po' di sano shopping. In fin dei conti ho sempre amato farlo con mia mamma, è tempo di riprendere questa abitudine!

Certo, devo calcolare che Vigil Town non sarà esattamente l'anima del commercio ma dopotutto non ho grandi pretese e poi, dopo un tale periodo di fermo, basterà portare a casa qualcosina per ritenermi soddisfatta.

Dopo un'ora ho già finito di girare i tre negozi più interessanti in centro: una bottega di alimentari in cui ho fatto la spesa per tutta la settimana, un piccolo store d'abbigliamento in cui ho trovato un paio di stivaletti blu invernali, molto comodi, e un cappottino in lana grigio che mi arriva sopra il ginocchio e, infine, un bazar di oggetti per la casa in cui ho acquistato delle padelle e uno stampo in alluminio per fare i miei adorati muffin.

Sono appagata. Mi rimangono da esplorare il negozio di ferramenta e il fioraio, ma li riservo per un altro giorno.

Risalendo sulla bici per tornare a casa, noto dallo specchietto retrovisore (che zio Frank aveva montato per sicurezza) che dietro di me c'è un auto che procede lentamente. Sta a debita distanza ma, adesso che mi ci soffermo, credo di averla vista anche all'andata. E' una piccola auto grigia con i finestrini leggermente oscurati quindi non mi accorgo di chi stia guidando.

Forse vorrebbero superarmi ma non vogliono mettermi paura, mi dico, così accosto e attendo che passino.

Bene. Non mi devo far prendere dalle paranoie dei miei zii.

Mi rimetto in cammino e sono più rilassata, ma è una sensazione che dura poco perchè, una volta girato l'angolo, ecco che spunta la stessa auto grigia.

Che diamine faccio? Può essere nuovamente una coincidenza? Poco probabile.

Proseguo verso casa con una tensione crescente ogni minuto che passa e scorgo ancora la vettura che mi segue. Quando finalmente arrivo a destinazione, provo a fare l'indifferente ma con la coda dell'occhio sbircio i movimenti attorno a me.

Si è fermata anche l'auto grigia, a qualche decina di metri di distanza. Intravedo due sagome all'interno dell'abitacolo, parlano tra loro gesticolando e improvvisamente la paura sparisce lasciando spazio a una rabbia che raramente fa parte di me.

Sono incazzata nera perchè, osservando meglio, riconosco i due che mi hanno seguita per tutta la mattina. Sono i ragazzi che erano con Aiden quando si sono presentati a casa mia.

In un attimo collego che lui avrà chiesto loro di controllarmi e, anche se non ne capisco il motivo, sono furiosa.

Chi si crede di essere? Questo ragazzo deve soffrire di sdoppiamento della personalità, non ci sono altre spiegazioni. Mi tratta male, poi mi chiede di uscire e sembra essere preso, stiamo magnificamente ma a fine serata mi scarica, non si fa più sentire e ad un tratto manda i suoi amici a tenermi d'occhio.

Adesso mi sentiranno, che lo vadano a riferire al loro mandante, anzi, lo spero proprio.

Si accorgono che marcio dritta verso di loro e provano ad accendere il motore e ripartire, ma mi piazzo davanti all'auto e sono costretti ad arrestarsi.

Sbatto i pugni sul finestrino, magari si rompesse!

Finalmente si decidono ad abbassarlo.

<<Che diamine pensate di fare? Dovreste vergognarvi! Il vostro amico è fuori di testa, ma voi che lo assecondate siete peggiori! Andate via e non tornate mai più, perché la prossima volta che vi incontro, vi assicuro che chiamo la polizia!>> li affronto a denti stretti.

Amore Mio Unico (Full Moon Series 1)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora