five, help.

118 16 7
                                    

Ho sempre odiato gli ospedali, dove c'era mia madre su un lettino, il solito, ed io stupida che credevo alle parole di mio padre 'mamma tornerà', odio le bugie, ed ecco uno dei motivi per cui odio tutti, mia madre, che non è potuta starmi accanto per una stupida malattia del cazzo.

Mi ritrovo da sola in una sala d'attesa, mi ricorda me col mio peluche panda (quel peluche che non riuscendoci ha rimpiazzato mia madre)e mio padre aspettare mamma che uscisse da lì, ma non è mai ritornata, ed è uno dei miei sensi di colpa, non aver potuto mai far niente per salvarla o godermela, se solo ne fossi stata a conoscenza..
Vedo sbucare tre esserini, uno biondo, occhioni azzurri, ed un fantastico piercing al labbro inferiore, chiamatosi labret, l'altro pelle ambrata con muscoli, occhioni neri, un cinese.
Mi guardano come se avessero visto un fantasma..
'Hey, voi che cazzo avete da guardare?'
Gli dico io sbottando.
'Gentile ed educata, mi dicono'
Risponde quello con la pelle ambrata.
'Io sono Calum, chiamami Cal, mentre lui è Luke, chiamalo come ti pare'
Continua lui e l'altro fa un cenno con la mano.
'Io Martina, chiamatemi Mar o come vi pare'
Sbuffo io un po' annoiata dalla situazione.
'Ma chi siete?'
Domando io.
'Siamo i fratellastri di Michael'
Rispondono loro in coro, facendomi ricordare la scena delle mie conquiline.
Ed io penso, perchè Michael aveva bisogno di me se poi c'erano i suoi fratellastri che potevano benissimamente farlo?
'Ma voi e Michael vi vedete spesso?'
Domando io, e loro confabulano a bassa voce credendo io non possa sentirli, sento Calum dire a Luke 'non diciamolo a lei', e Luke dire 'sh, fai finta di niente'.
'Sì, Michael vive con noi'
Dicono in coro credendo io non sappia che si siano organizzati per dirmi sta frase ed io decido di far finta di credergli, scoprirò cosa mi nascondono.
Nel frattempo arriva un infermiere con una cartellina, e chiama all'ordine 'Hemmings e Hood'
e loro rispondono 'Arriviamo'.
Che cazzo sarà successo?
Non voglio pensare al peggio.

Mezz'ora dopo.

Finalmente escono, e se ne vanno subito senza voltarsi nemmeno per dirmi 'ciao', sembravano gentili.
L'infermiere mi squadra da capo a piedi
'Lei chi è?'
Domanda lui.
'Sono la sua ragazza'
Ho risposto così sennò non mi avrebbero dato informazioni.
'Entri'
Dice lui facendomi passare e facendomi accomodare aspettando l'arrivo del dottore, eccolo ha un referto medico, da cui leggo il nome 'Michael Clifford'.
Lui si accomoda.
'Ehm, vorrei sapere cosa sta succedendo a Michael'
Sospiro io, essendo calma per la prima volta nella mia vita.
'Michael ha avuto un passato molto brusco, era un bullo e gli è stata fatta una cura psicologica per fargli dimenticare tutto il male che aveva fatto a tutte le persone ed in più penso se ne sia accorta che non ha una famiglia strabiliante, i genitori sono morti mentre quando l'ho detto ai fratellastri hanno risposto con un semplice 'okay' non se ne sono fregati e sono andati via subito, mi faccia un favore'
'Mi dica'
Rispondo io.
'Non lo abbandoni, lo aiuti a riacquisire la memoria'
Mi supplica lui.
'Va bene, promesso, ma questa cura? Cioè cosa doveva dimenticare?'
'Tutto ciò che fa male al mondo, tutte le parole che usava abitualmente'
Ed io mi rendo conto della prima volta che lo vidi, pronunciai la parola cazzo e lui non sapeva realmente cosa significasse.
'E devo dirle ancora altro..'
Mi guarda un po' preoccupato.
'Continui, pure'
Dico io.
'Michael ha una malattia, man mano che passerà il tempo non ricorderà più nulla, infatti l'incidente che ha fatto prima è causato dal fatto che non sapesse attraversare'
'Non ha un nome, è il primo caso mondiale, non c'è cura'
Dice ancora lui.
Ma stiamo scherzando?
Adesso capisco tutto..
'La ringrazio di avermi resa partecipe di ciò'
Gli dico io accennando un sorriso.
'Ah, dottore posso vederlo?'
Domando io ansiosa.
'Sì, ma per poco tempo'
Risponde lui.
'Okay.'
Esco e vado nella stanza affianco dove c'è Michael.
Sta dormendo, che carino mentre dorme, lo richiamo ma non risponde e cado in un leggero sonno.

 

   

Unknown love; Michael Clifford.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora