Quando Clary ed Isabelle tornarono a casa, era quasi ora di cena, e si stupirono di trovare la cucina vuota. Di solito o Jace o Alec cucinavano, spesso dopo i litigi anche insieme.
Le ragazze si guardarono e si strinsero nelle spalle, togliendosi i giubbotti ed appoggiandoli sull'appendiabiti, insieme alle loro borse.
Salirono poi al piano superiore, e la prima porta era quella di Alec, quindi Izzy bussò e socchiuse la porta. «Alec?»
«Che c'è?»
«Volevo solo sapere come stavi...», rispose la sorella.
«Bene, devo finire il libro per la scuola.»
«Oh, okay. Allora se hai bisogno di qualcosa ci trovi in camera di Jace, va bene?»
Izzy vide Alec annuire ed accennò un sorriso, consapevole che il fratello non lo avrebbe notato. Chiuse poi la porta e con Clary andò in camera da Jace.
La rossa si precipitò dentro e saltò addosso a Jace, baciandolo con foga.
Jace, che stava sonnecchiando, ricambiò immediatamente e strinse la sua ragazza più a sé.
Dopo minuti che parvero interminabili, Isabelle decise che era il momento di interromperli con un colpo di tosse.
I due si staccarono di colpo, arrossendo, facendo ridacchiare la corvina. «È inutile che arrossite, ormai vi baciate più con un pubblico che senza.»
«N-non è vero!», obiettò Clary, mentre Jace fece una faccia come per dire "in effetti".
«Allora, avete preso qualcosa al nostro capo?», chiese Jace per cambiare argomento.
Le due ragazze annuirono.
«E che aspettate a mostrarmelo?»
«La festa.», rispose Izzy con faccia ovvia.
«Ma...», il biondo mise un adorabile broncio, e Clary stava per dire tutto, ma Izzy fu più svelta.
«Avete chiarito voi due, piuttosto?»
«Credo... Credo di sì.», annuì Jace.
«E come mai non state cucinando allora?», chiese invece Clary.
«"Devo finire l'ennesimo libro per la scuola."», risposero in coro i due fratelli, facendo ridere la rossa.
«Ovviamente, perché non ci sono arrivata subito?», replicò.
«È una domanda retorica o...»
«...O vuoi una risposta?», dissero quasi all'unisono Jace ed Izzy, facendo spalancare gli occhi di Clary.
«A volte mi fate più paura voi due insieme che tu - indicò Jace - insieme ad Alec.», mormorò incrociando le braccia al petto, offesa.
Jace, le arruffò i capelli ridacchiando. «La mia piccola rossa suscettibile!», esclamò.
Clary si spostò continuando a tenere il broncio, ma stava per scoppiare a ridere.Izzy stava per proporre di uscire a per cena, quando sentirono un timido bussare alla porta di Jace. «Ragazzi?», chiese Alec socchiudendo la porta. «Volete qualcosa da mangiare?», continuò facendo entrare solo la testa nella stanza del fratello.
«Io stavo per proporre sushi.», mormorò Izzy, che venne bloccata da Alec.
«Ancora?!», sbuffò infatti il ragazzo.
«Hai qualche proposta migliore?», chiese Jace.
«Spaghetti al ragù, oppure un qualsiasi tipo di pasta?», replicò il corvino, attirando lo sguardo di Clary.
«Per me va bene!», esclamò la rossa, non avendo voglia né di uscire, né di sushi e tantomeno di pizza o altri prodotti surgelati.
Alec roteò gli occhi all'esclamazione della ragazza, mormorando un "tu non eri invitata", ma annuì, continuando ad attendere la risposta dei fratelli.
«Osa solo ancora pensare agli spaghetti e ti ritrovi senza skateboard!», borbottò Jace. «Vanno bene i maccheroni.», continuò poi.
«Per me sai che è indifferente, basta che non mi metti a cucinare!», concluse Isabelle.
Alec accennò un minuscolo sorriso e scese al piano di sotto, chiudendo la porta alle sue spalle, ed iniziò a cucinare, immergendosi nei suoi infiniti pensieri.
«Dobbiamo assolutamente fare qualcosa per domani.», iniziò Jace quando sentì che Alec aveva iniziato ad armeggiare con le pentole. «Iz, hai fatto in modo che Magnus lo sappia?», chiese poi.
La corvina annuì. «Sarà perfetto, ora dobbiamo solo convincerlo ad accettare una piccola scommessa.», disse poi, mentre Clary e Jace annuirono. Dopo aver parlato dell'organizzazione del giorno seguente, i tre raggiunsero il maggiore di casa Lightwood in cucina, aiutandolo ad apparecchiare perlomeno la tavola.∞
«Allora, come mai qui?», borbottò Raphael imbronciato, quando arrivò in ritardo all'appuntamento che aveva coi suoi migliori amici. «Oh, giusto, la festa.», annuì quando vide Simon, che in risposta inarcò un sopracciglio.
«Bene, ora che ci siamo tutti, ordiniamo?», chiese Catarina per alleviare la tensione, vedendo gli amici lanciarsi occhiatacce assassine. Tutti annuirono, così la bionda chiamò il cameriere, che arrivò subito.
I cinque amici ordinarono da mangiare, e quando il cameriere se ne andò, Magnus prese la parola.
«Allora, innanzitutto, Lewis, grazie per aver pensato subito a me per avvisarmi del party.», disse guardandolo male. «Poi, Raphael, oggi potevi evitare di sbattere al muro le persone. E, contro l'armadietto.», l'interpellato si strinse nelle spalle ghignando, e Magnus roteò gli occhi al cielo. «Infine, Ragnor, domani ti presenti insieme a Raphael o sono guai, intesi?», minacciò il ballerino, facendo annuire impaurito Ragnor. Mai mettersi contro Magnus Bane se si parlava di feste. O feste con festeggiato il ragazzo per cui aveva una cotta.
«Ehi, perchè a lei - Simon indicò Catarina al suo fianco - non dici nulla?»
«Perchè lei è l'unica che non fa disastri.», replicò Magnus, con fare ovvio, facendo sbuffare gli altri tre e ridacchiare l'unica ragazza. «Comunque, cosa avete intenzione di regalare ad Alec?», chiese poi.
«Mh, io pensavo un profumo.», dissero in coro Raphael, Ragnor e Simon, che si guardarono esterrefatti.
«Perfetto! - esclamò Magnus - Gli farete un regalo in comune. Ciò vuol dire un profumo che non venga meno di 100 $, intesi?»
«M-Ma Magnus...», tentò Raphael.
«Niente ma, volete farmi vincere la scommessa per una volta?»
«Sì», sbuffarono i tre.
«Sarà l'ultima volta che scommettiamo con te.», borbottò Ragnor.
«Come se ci credessi pure tu.», ridacchiò Catarina.
Ed infondo aveva ragione: era divertente vedere Magnus impazzire per le scommesse, specie se sapeva di perdere in partenza. Ma questa scommessa aveva in palio il premio migliore per Magnus, e loro avrebbero fatto di tutto per farlo vincere, visto che i quattro amici non avrebbero perso nulla, al massimo avrebbero dovuto condividere il loro amico con un'altra persona.
Ragnor roteò gli occhi, ed il cameriere tornò con gli ordini effettuati poco tempo prima dai cinque amici.
Senza dire altro, cenarono, ed una volta finito, decisero di farsi un giro in centro, nonostante fosse tutto chiuso se non per qualche bar o qualche catena multinazionale che aveva orari indicibili.
I cinque amici si salutarono dopo essere arrivati al punto di partenza, e si dissero che il giorno dopo avrebbero parlato meglio del come avvicinare Alec e poter finalmente fargli avere un contatto più intimo con Magnus, che non si limitasse soltanto al contatto vicini-di-banco.
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A Year To Win - Malec/Klaine
FanfictionDove Alec deve imparare a ballare e Magnus ad andare in skateboard per delle scommesse fatte con i propri amici. Dove Kurt si trasferisce nella parte benestante di Lima, Ohio, e vuole far capire che anche lui può fare qualcosa di buono. Dove Blaine...