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Ormai era passata una settimana dal primo appuntamento - come amavano chiamarlo Catarina ed Izzy - di Alec e Magnus.
I due avevano iniziato a passare più tempo insieme, anche a scuola.
A volte Alec vedeva Kurt per il corridoio o durante qualche lezione.

Era un lunedì quando lo skater decise di affrontare il ragazzo.
Dopo la lezione di francese, lo fermò.
"Ehi, Kurt, posso parlarti?"
"Devo andare al corso di inglese, mi dispiace."
Alec lo fermò per un polso, facendolo girare.
"Stai evitando me ed Izzy dal mio compleanno, perché?"
"Anche se ve lo dicessi, non potreste fare nulla, visto che siete suoi amici!"
"Aspetta... Stai parlando di Raphael?", Kurt annuì. "Non siamo suoi amici. Magnus lo era, fino all'anno scorso. È venuto alla festa solo per Ragnor."
"Come faccio a fidarmi?"
"Ti ha buttato nel cassonetto, spinto contro gli armadietti?"
"S-sì."
"Bene, allora sai che puoi fidarti di me. Oggi ne parlo con gli altri, non può continuare così. Né lui, né Finn, Puck e Karosky possono. Possiamo sconfiggerli, Kurt."
"Non lo so, Alec... Raphael è comunque un tuo amico..."
In quel momento vennero raggiunti da Magnus. "Ehi Alec, Kurt! Da quanto! Come stai? Vi disturbo?"
"No, affatto. Stavamo parlando del tuo amico bullo."
"Raphael.", disse Magnus roteando gli occhi. "Che ha fatto?"
"Nulla, solo che ho notato che è abbastanza aggressivo con le persone.", si affrettò a rispondere Kurt.
"Già, solo con gli altri, a te non ti ha toccato, no?", replicò il ballerino.
"N-no, niente."
"Giusto, nemmeno il primo giorno di scuola?"
"C-cosa?"
"Andiamo, Porcellana. C'ero anche io quando ti spinse il primo giorno. Ero quello che gli aveva detto di smetterla."
"Eri tu?", Magnus annuì.
"Scusa... E scusami pure tu, Alec. È che ho preferito isolarmi piuttosto che far vedere il dolore."
"Oh, come ti capisco.", mormorò Alec a bassa voce.
"Pomeriggio shopping?", propose Magnus.
"Assolutamente no!" esclamò Alec, mentre Kurt esclamò un "Assolutamente sì!" a voce relativamente alta.
"Perfetto, vengono pure Catarina ed Izzy."
"Ciò vuol dire che non ho altra scelta.", sbuffò lo skater.
"Esattamente, fiorellino."
"Tu devi proprio trovare soprannomi a tutti, vero?"
"Solo alle persone a cui tengo."
Sia Kurt che Alec arrossirono, mentre Magnus sorrise ampiamente.
"A che ore?"
"Io fino alle tre e mezzo ho il Glee Club, poi sono libero."
"Io ho gli allenamenti di ballo fino a quell'ora."
"Ed io quelli di skate."
"Direi che possiamo vederci alle quarantacinque davanti all'entrata?", propose Magnus.
"Okay.", dissero i due, poi Kurt guardò l'orologio.
"Direi che entrare ora a lezione è tardi, che si fa?"
"Andiamo allo skatepark, è vuoto."
"Se lo dici tu.", ed i tre si avviarono.

Lo skatepark, però, non era vuoto: c'era un ragazzo con la chitarra in mano che stava cantando a bassa voce.
"Io quel ragazzo già l'ho visto.", mormorò Kurt, avvicinandosi.
Quando gli fu davanti, accennò un sorriso. "Blaine?"
"Kurt?", il ragazzo sorrise ampiamente, sollevando lo sguardo dalla chitarra.
"Che ci fai qui?"
"Beh, pomeriggio devo fare un corso, e siccome non avevo nulla da fare, sono venuto già ora."
Magnus ed Alec si avvicinarono.
"Cerca di non farti trovare qui tra un'ora, gli skater odiano chi suona nel loro parco."
"Come fai a saperlo?"
"Sono uno di loro, ma sono l'unico che non é nel loro gruppo."
"Strano.", disse Blaine, inarcando un sopracciglio. Triangolare?, pensò Alec, stupito.
"Perché?"
"Beh, pensavo che gli skater non avessero altri amici al di fuori di altri skater."
"Suppongo ci sia sempre l'eccezione che conferma la regola."
"Già. Comunque io sono Blaine.", il ragazzo sorrise.
"Io sono Magnus, lui è Alec."
"Non avete lezione?"
"Potremmo farti la stessa domanda."
"Io non vado più a scuola, ho finito."
"Wow!", disse Kurt. "E quindi cosa fai nella vita?"
"Principalmente, il cantautore e presentatore radio, ma insegno anche chitarra e piano ai bambini."
"Un ragazzo dalle mille qualità. "
"Vorresti insinuare qualcosa, Alec?"
"Chi? Io? Assolutamente no!"
Kurt e Magnus ridacchiarono.
"Visto che tra poco arrivano gli skater e voi saltate lezione, che ne dite di andare al Lima Bean?"
"Sì, ti prego, ho bisogno di caffè!", esclamò Kurt, mentre Alec e Magnus annuirono.
Così i quattro si avviarono alla caffetteria.
Alec prese una cioccolata calda, Magnus un cappuccino alla cioccolata, Kurt il latte macchiato scremato e Blaine un cappuccino medio. Quando i ragazzi misero mano al portafogli, Blaine li fermò. "Offro io, infondo sono io che vi ho invitati facendovi saltare le lezioni.", disse pagando.
"Grazie.", dissero gli altri tre in coro.
Dopo aver preso le loro bevande ed essersi seduti in un tavolino abbastanza in disparte, Blaine volle sapere qualcosa in più su quei tre ragazzi che sembravano davvero simpatici.
"Beh, io sono un ballerino, ho vinto tutte le competizioni dalla prima superiore.", iniziò Magnus.
"Io sono uno skater ed anche io ho vinto abbastanza competizioni. Ho due fratelli ed una sorella."
"Due fratelli?", chiesero Kurt e Magnus, stupiti.
Alec annuì. "Sì, Max, il più piccolo, vive con i miei a Toronto. Lo vedo ogni due settimane."
I due decisero di non chiedere altro.
"E tu, Kurt?", chiese Blaine.
"Beh, io non sono interessante... Faccio solo parte del Glee Club.", mormorò stringendosi nelle spalle.
Blaine sussultò appena, era tentato di rovinare la sorpresa dell'insegnante, ma decise che vedere la faccia stupita di Kurt quel pomeriggio sarebbe valsa la pena di non dirgli niente.
"Kurt, sai che non devi sottovalutarti, vero?", disse Magnus. "Non ti abbiamo mai sentito cantare, ma siamo tutti sicuri che hai una voce stupenda.", continuò, mentre Alec e Blaine annuivano e l'interpellato arrossiva.
"Prima o poi canterò anche davanti a voi, promesso.", mormorò il ragazzo.

A Year To Win - Malec/KlaineDove le storie prendono vita. Scoprilo ora