I soldati della GTF ci fanno scendere dal furgone conducendoci di fronte ad un palazzo dalle luci rosse, in contrasto con il color cenere dei vetri.Si sa poco su questo posto, eccetto che i piani più alti siano dedicati a studi scientifici che sfruttano energia a infrarossi per ricavare una mappa termica del corpo dei tarcàni per analizzarli, e che è sede di una formazione aerea gestita dai terrestri, incaricata di analizzare la conformazione del suolo di Themis, sfruttando per l'appunto proprio raggi di questo genere. Ma la costruzione è molto più grande di quello che sembra, tanto quanto è la voglia delle persone di scoprire quello che cela.
- Andate avanti. - ci dicono i soldati indicando l'ingresso.
C'è una grande folla davanti a noi, composta da persone di vari gruppi militari, ammassata davanti degli sportelli. Il loro vociare rendeva quasi impossibile formulare dei pensieri. Come in ogni luogo sovraffollato, ognuno cercava di crearsi uno spazio vitale come poteva, cioè spingendo, strattonando e cercando di passare avanti chiunque per potersene andare il prima possibile di lì.
- Lei è il numero 255. - mi dice una ragazza dietro una lastra di vetro, prendendo un attrezzo meccanico che macchia il mio braccio con l'inchiostro facendo un leggero clic.
Entro in una stanza dove ci sono altre persone in attesa di essere interrogate e mi siedo in una delle interminabili file di sedie.
Continuo a guardare quel numero, 255, come se fosse scritto in una lingua che non comprendo.
- Stai tranquilla. - dice una voce al mio fianco - Ci faranno solo qualche domanda. Basta dire quello che sappiamo e ci lasceranno andare nel giro di qualche ora.
È Thomas con il suo solito fare fraterno.
- Non sono preoccupata per questo. È che... ho come una strana sensazione, un peso sul cuore, capisci?
- Se devo essere sincero, anche io provo un po' d'ansia. È che speravo ti sentissi meglio di me per potermi dare forza.
Un piccolo sorriso prevale sui miei pensieri. Io e Tom ci conosciamo da anni, ed è da anni che siamo in simbiosi l'uno con l'altro. È un'amicizia solida nata in un epoca di incertezze e fatalità. A volte mi chiedo come sia stato possibile creare un rapporto del genere nelle nostre circostanze.
Guardo lo schermo nel quale i numeri si alternano lentamente.
- Ci aspetta una giornata lunga e noiosa. Molto lunga e noiosa. - mi dice lui sarcastico.
- A te che numero hanno dato? - gli chiedo cercando di sbirciare le cifre sul suo braccio.
- 237. Sembra che dovrò lasciare questo posto prima di te. - dice facendo cenno con il capo verso il mio avambraccio.
Cerchiamo di far passare il tempo parlando del più e del meno e di cosa ci aspetterà in futuro.
Abbiamo passato molto tempo sul campo di battaglia. Ognuno di noi ha sofferto in un modo indicibile. Le nostre azioni hanno macchiato la nostra storia di sangue. E si sa che il sangue non va via facilmente.
§
- Venga avanti il 254.
Quell'uomo, annunciando il numero prima del mio, aveva come risvegliato le mie sensazioni riguardo ciò cui stavo andando in contro, facendo sparire la stanchezza che stavo provando.
Tom se ne è andato circa da un'ora, "Questioni di lavoro" aveva detto. Perciò l'attesa inizia a logorarmi dall'interno, partendo dalle meningi.
Dopo due ore passate ad ascoltare il vociare continuo dei presenti in sala d'attesa, sento quell'uomo annunciare il mio turno.
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Voices In Space - La Resistenza -
Science FictionAnno 3670 Un nuovo mondo viene scoperto. Alla ricerca di un posto da conquistare, i tarcàni cercheranno di insediarsi nella regione Farago, nel pianeta Themis, uccidendo innocenti e devastando paesi. La Resistenza nasce proprio per impedire questo...