Maledetto Norman

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Il freddo gelido di Chicago continuó a farle battere i denti finchè non entró di corsa agli Studios.
- Hei, pensavo ti fossi addormentata?
Chiese sorridendo Alanna, dandole il buongiorno con il suo sorriso perfetto e una barretta al cioccolato.

 - Hei, pensavo ti fossi addormentata?Chiese sorridendo Alanna, dandole il buongiorno con il suo sorriso perfetto e una barretta al cioccolato

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Emily invece aveva ancora il viso stravolto dalla serata precedente trascorsa in un bar.
- Ho bisogno di caffè!
Le rispose con una smorfia di stanchezza al volto che fece scoppiare Alanna in una grossa risata.
- Ieri sei sparita.
  Lo sai che non sopporto quando mi    abbandoni durante una serata noiosa.
Continuó a borbottare, seguendola passo passo fino all'ingresso della sala riunioni.
Quel giorno il direttore esecutivo avrebbe comunicato le tappe successive del tour.
La maggior parte del cast era già in sala e il forte vociare costrinse Emily a portare una mano alla testa per impedirle di scoppiare.
- Dai sediamoci piú avanti.
Continuó Alanna, tentando di tirarla per un braccio.
- Non ci penso nemmeno.
Rispose annoiata e stanca l'altra, gettando borsa e cappotto su una sedia senza nemmeno ascoltarla.
Alanna non tentó di convincerla, d'altronde sapeva quanto Emily fosse intrattabile di mattino, cosí prese posto piú avanti con gli altri.

Emily buttó giú un grosso sorso di caffè macchiato che Gary, l'addetto al caffè, distribuì con molta attenzione prima che Mark prendesse parola.
Sarebbe stato un incontro rapido, giusto il tempo di comunicare le date delle varie destinazioni e poi via per un'altra partenza.
Le mani gelide trovarono sollievo stringendo il cartone del caffè, finchè il peso di quegli occhi sembró volerla strozzare.

La voce di Mark divenne impercettibile e il cuore di Emily riuscí a prendere prepotentemente posto nei suoi timpani. Bastó questo a farle capire che occorreva lasciare il campo di battaglia giusto in tempo.
Quasi barcollando raggiunse la porta d'emergenza che dava nel piccolo vicoletto malandato dell'edificio.
Poggió entrambe le mani ad una griglia di metallo, cercando inesorabilmente di respirare nonostante il cattivo odore di piscio.
Solo quando la porta alle sue spalle si spalancó, Emily desideró di fuggir via.

- Ti senti bene?
Domandó preoccupato Norman, cercando il suo volto per capire cosa avesse.
- Fan***o!
Bisbiglió con un filo di voce lei, prima di riprendere ad ansimare per la poca aria che arrivava ai suoi polmoni.
Ma lui non si arrese.
Si accostó al suo volto spalancando gli occhi mentre la bocca di Emily implorava aria e le dita erano ancora strette alla griglia.
- Emily!
Sussurró lui sfiorandole una spalla per aiutarla, prima che lei si allontanasse di qualche passo riuscendo finalmente ad inalare un pó di sana aria. L'ennesimo attacco tornava a farle visita e questa volta qualcuno era riuscito a scoprirlo.
- Ti senti bene?
Ripetette mostrandosi davvero in pena, prima che lei poggiasse le mani ai fianchi per lo sforzo e si voltasse per guardarlo dritto nei suoi magnifici occhi azzurri.
- Fo***ti Reedus!
Scandí furibonda, prima di entrare dentro e sbattere con violenza la porta di metallo lasciandolo solo.

In sala regnava nuovamente il caos e nessun sembró aver notato la sua assenza, finchè Alanna le afferró la mano prima che potesse scappar via di lí e rifugiarsi nella sua stanza d'albergo

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In sala regnava nuovamente il caos e nessun sembró aver notato la sua assenza, finchè Alanna le afferró la mano prima che potesse scappar via di lí e rifugiarsi nella sua stanza d'albergo.
- Non mi abbandonerai anche oggi.
Affermó l'amica, puntando i piedi a terra quasi arrabbiata.
- Già saremo distanti per il prossimo tour.
Continuó dispiaciuta.
- Cosa?
Chiese sconvolta e con il viso pallido Emily. Lei e Alanna capitavano sempre insieme nei vari spostamenti in giro per il mondo, e la notizia riuscì quasi a farle avere un mancamento.
- Non hai sentito Mark?
Chiese sbigottita l'amica.
- Sono arrabbiatissima ma almeno a  Londra staremo tutti insieme.
La rincuoró ancora, accarezzandole il braccio per calmarla.
- Tu cerca solo di non arrabbiarti con lui.
Bisbigliò ancora Alanna, portando una mano dinnanzi la bocca per non farsi sentire dagli altri mentre indicava col capo Norman poco distante.
- Mer*a!
Esclamò esausta Emily, facendo scivolare le mani sul cappotto ormai disperata.
- Dai che è un simpaticone.
Continuó Alanna, conoscendo Norman ormai da anni.
Emily invece si era unita al cast del telefilm da pochi mesi e ció che aveva ascoltato la sera precedente in quel maledetto bar le bastó a farglielo odiare.
- Norm!
Gridó d'impulso Alanna, agitando un braccio per farlo avvicinare. L'uomo alto e robusto non esitó a seguirla mentre sul volto di Emily il rancore prese posto prepotentemente.
- Meglio che vada!

Disse sbrigativa Emily, aprendo la porta d'ingresso sotto lo sguardo incredulo dell'amica

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Disse sbrigativa Emily, aprendo la porta d'ingresso sotto lo sguardo incredulo dell'amica. Inutili furono i suoi richiami lungo strada, Emily era ormai lontana mentre Norman strinse la sigaretta tra le labbra.

Che ne dite?
Vorrei sentire il vostro parere prima di continuare 😊

In viaggio contro mano - Ti odio NormanDove le storie prendono vita. Scoprilo ora