Capitolo 44

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Ansia . Panico. Paura .

Erano queste le cose che provavo in quel  momento ,ero terrorizzata all'idea che mamma morisse.

Lei è sempre stata il mio punto di riferimento. Quando avevo 5 anni i miei genitori si separarono e noi andammo a vivere con lei . Lavorava dalla mattina alla sera , facendo tanti lavori come la cameriera ,la parrucchiera , la babysitter.

Ogni giorno si spaccava la schiena per noi finché un giorno nostro padre ci invitò a trascorrere l'estate a casa sua . Fino ai miei 8 anni nostro padre ci aveva  ignorati come se si fosse dimenticato di avere due figli. Quando andammo fui colpita dalla ricchezza che mio padre aveva accumulato in tre anni mente nostra madre faticava tanto.

Poi cinque anni dopo la colpì un tumore e così iniziò il calvario.

Servivano i soldi per le cure e così faticò peggio di prima , non voleva che noi lavorassimo dato che secondo lei ci dovevamo dedicare allo studio. Kevin disse a nostro padre di questa situazione e siccome non ce ne volevano andare da mamma mando ogni settimana dei soldi per noi in modo che mamma potesse curarsi.

Era davvero una donna forte e la ammiravo tanto per ciò che aveva fatto per noi ed in questa situazione mi sentivo in colpa perché me ne ero completamente dimenticata di lei con tutta questa storia degli Shadewolf.

Quando arrivammo all'ospedale corsi subito alla segreteria.

"Liana Pinctorial"dissi con il fiatone.

"Mi scusi ma questa è una clinica privata e quella stanza è a nome Williams..."disse la segretaria squadrandomi.

"Io sono Camilla Williams "

"Mi dia un documento "

"Ma sta scherzando ?! Mia madre rischia di morire e lei mi chiede il documento?!"

"Salve ...che succede qui?"disse mio padre mettendomi una mano sul braccio per accarezzarmelo.

"Signor Williams questa signorina dice di essere..."

"Lei è mia figlia "disse duro.

"Oh mi scusi ...non volevo ...ehm.."cercava di dire ma io mi avvicinai a lei precedendo mio padre.

"Farò in modo che lei venga licenziata se non mi dice subito la stanza di mia madre"le dissi all'orecchio.

"Stanza 89"disse deglutendo.

"Finalmente ...ah lei si consideri licenziata da ora " disse mio padre e andammo alla stanza .

"Brava la mia piccola !"disse ridacchiando.
Io mi limitai a camminare . Quella situazione non era per niente bella .

Arrivati nel corridoio c'era già Kevin con Jennifer.

Lui piangeva mentre lei lo consolava .

"Kevin.."dissi richiamando la sua attenzione .

Lui alzò lo sguardo e aveva gli occhi rossi per il pianto.

"Vado a parlare con i medici"disse papà allontanandosi.

Mi sedetti sulla sedia e iniziai a fissare il vuoto.

Non potevo perderla , non potevo. Era troppo importante per me .

Mio padre arrivò dopo venti minuti e si sedette vicino a me.

"È in coma..."disse.

Il mondo mi crollò addosso. Avevo letto di tante persone che stavano in come per settimane ...questo mi avrebbe distrutta.

"Non sanno se si possa svegliare , è molto debole "continuò.

Scoppiai a piangere sulla spalla di mio padre che mi abbracciò accarezzandomi la schiena.

SHADEWOLF~ [IN REVISIONE]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora