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Usciti dal Centro Pokémon nei pressi della Collina Scrosciante, avevano ricominciato la loro piccola avventura e Moon, più contenta che mai, non smetteva di accelerare il passo per poi rallentarlo e tornare accanto al ragazzo che la seguiva.
In realtà, era lei che accompagnava Iridio nella sua ricerca dei Lurantis, ma se una terza persona li avesse visti da lontano, avrebbe sicuramente pensato il contrario.

«Abbiamo qualche traccia da seguire?» chiese giustamente la castana, cominciando quasi a saltellare mentre avanzava e si guardava intorno nella speranzosa ricerca di un Lurantis.

«Ho trovato delle tracce vicino al luogo dove ti ho trovata» rispose lui, camminando in modo assolutamente tranquillo.

«Allora torniamo là e proseguiamo con le indagini!»

Come esclamato dalla giovane, i due si ritrovarono a osservare i dintorni della pozza d'acqua e poi a seguire le orme ancora visibili dei pokémon di tipo erba.

Non sapevano a cosa stavano andando incontro, tanto meno che quelle creature erano state costrette ad andarsene dalla Giungla Ombrosa, dal posto in cui erano nati e cresciuti e dove molte volte potevano godere della compagnia di una ragazza dai capelli verdi che andava alla ricerca di nuovi ingredienti per le sue ricette.

«Guarda Iridio!»

Era difficile trattenere l'entusiasmo per Moon, dopo aver usato molto del loro tempo a seguire una scia di impronte dirette chissà dove.

Intanto che il ragazzo le tappava la bocca, ne osservò il gesto della mano e il dito puntato molto più avanti: due Lurantis stavano raccogliendo alcune bacche dal colorito giallo. Ne racimolarono più che poterono tra le loro braccia e, finito il lavoro, si addentrarono tra gli alberi.

Prima che potessero perderne le tracce, Iridio si mosse automaticamente acchiappando per il polso Moon e correndo in direzione della strada intrapresa dai pokémon. Più che una strada, sembrava un sentiero: un magro sentiero tra i cespugli e i tronchi degli alberi che li avrebbe condotti dai loro obiettivi.

Era davvero difficile perderli di vista. I Lurantis erano alti quanto Iridio, se non di più. Essendo dunque di grandi dimensioni i due ragazzi potevano scorgerli anche a molti metri di distanza, senza contare che il loro colorito rosa scuro non passava inosservato in mezzo a tutto quel verde che li circondava.

Moon cercava di stare al passo del compagno, ma tutti i tipi di piante che Iridio spostava per liberare il passaggio finivano puntualmente col colpire in faccia la povera allenatrice.

«I-Iridio, potresti... Ahi!» L'ennesimo ramo ricolmo di lunghe foglie la attaccò di sorpresa.

Il biondo si bloccò di colpo e si inginocchiò trascinando bruscamente con sé la giovane allenatrice.

I Lurantis che stavano inseguendo si erano fermati e avevano iniziato a guardasi attorno. Probabilmente avevano sentito il lamento di Moon e stavano scrutando i dintorni alla ricerca della fonte.
Non volevano essere inseguiti?
Oppure si sentivano semplicemente minacciati?

«Moon, non aprire bocca» sussurrò Iridio rimproverando l'innocente colpevole.
Certo, era stata lei a lanciare un brevissimo urlo di dolore, ma il motivo per cui l'aveva fatto era l'incuranza delle azioni che aveva mostrato il ragazzo accanto a lei poco prima.

«È colpa tua se ho urlato» rispose allo stesso modo Moon, aspettando il momento opportuno per rialzarsi.

I due pokémon di tipo erba si acquietarono e dopo essersi lanciati uno sguardo d'intesa, continuarono la loro marcia verso una meta ignota ai due allenatori.

«Sono ripartiti. Andiamo, ma in silenzio» evidenziò il biondo, come se la colpa fosse di Moon. Lei in risposta gonfiò le guance: avrebbe tanto voluto dargli una sberla in testa, ma quello non era decisamente il momento adatto.

In vista del viaggio ≽ Pokémon Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora