In vista del viaggio ≽ Pokémon

・6/6・

Appostatasi su un ramo abbastanza robusto da sorreggerla, trovò un'apertura nella voluminosa chioma dell'albero. Raccolse due Baccafico dal sacchetto e mirò concentrata verso il campo di battaglia dove la lotta tra i due contendenti era temporaneamente in stallo.
Lanciò le bacche una alla volta, con abbastanza forza perché finissero vicino a Silvally e davanti agli occhi di Iridio.

Il biondo rimase perplesso dall'improvvisa comparsa di quelle bacche. Seguendo a ritroso il loro presunto tragitto, poteva immaginare che fossero arrivate casualmente dalla stessa direzione in cui aveva lasciato Moon prima dell'incontro decisivo.
Non poteva negare che esse avrebbero concesso a lui e al suo compagno un aiuto di non poca rilevanza. Avrebbero potuto ristabilire almeno in parte la salute di Silvally, ora allo stremo delle forze.

Quando voleva, quella ragazza diventava incredibile.
Iridio l'aveva tenuta volontariamente lontano dal pericolo convincendola a starsene in disparte, in modo tale che potesse affrontare l'incontro con il Passimian senza esitazioni e preoccupazioni. La giovane allenatrice era però riuscita ad aggirare i suoi ordini, restando comunque nei limiti imposti, e a offrigli un grande aiuto con una semplice mossa che non intralciava minimamente i suoi piani, ma, anzi, li sosteneva e contribuiva alla loro riuscita.

Un sorriso compiaciuto si aprì sul viso del biondo che si abbassò per raccogliere le piccole Baccafico.
«Ehi, Silvally» chiamò il suo compagno, facendolo indietreggiare fino al suo fianco, cosicché potesse continuare a tenere gli occhi attenti sul Passimian nemico. Tenendo i piccoli frutti sul palmo della mano, il biondo li mostrò al proprio pokémon, che le mangiò intuendo le intenzioni del suo allenatore.
Immediatamente le bacche sprigionarono i loro effetti curativi, ristabilendo in gran parte la salute del pokémon Multigene.

Passimian si accorse del cambiamento delle condizioni del suo avversario e non penso a nascondere il suo disappunto: emise l'ennesimo forte urlo che, come da copione, scosse tutti i presenti, compresa Moon che, ancora sul ramo dell'albero, si tappò le orecchie sofferenti con le mani.

«Silvally, Multiattacco!» ordinò Iridio, precedendo lo Sdoppiatore del pokémon Giocosquadra che, come si aspettava, non tardò ad arrivare.

Lo scontro stava per riprendere, sarebbe stata la volta definitiva che avrebbe finalmente dichiarato il vincitore della disputa.
Moon strinse i denti osservando la scena dall'alto. Iridio sembrava aver ritrovato tutta la sicurezza nelle sue capacità di affrontare una lotta. Sicurezza che aveva vacillato al cospetto dell'immensa potenza contro cui si era trovato.

Nel momento stesso in cui Passimian e Silvally collisero, una nuova figura comparve fluttuando nel cielo per poi scendere in picchiata verso i due pokémon combattenti che, nuovamente stremati a causa dei colpi inferti, si fissavano negli occhi, quasi avessero intrapreso un'occasionale gara di sguardi.

La misteriosa creatura divenne visibilmente più chiara una volta atterrata ー ma sempre sospesa a mezz'aria ー vicino al giovane e promettente allenatore  vestito di nero. Moon istintivamente afferrò il pokédex dalla sua borsa, dandogli una scrollata per svegliare il Rotom al suo interno, mentre si teneva in equilibrio sul ramo con la mano libera.

«Rotom, sveglia!» lo ammonì cercando di tenere un basso tono di voce. Il minuscolo esserino elettrico aprì gli occhi sullo schermo grigio, accendendolo di luce azzurra. «C'è Tapu Lele! Registralo, veloce!» continuò, ancora sbalordita, puntando l'apparecchio verso il pokémon protettore dell'isola di Akala.

La presenza del Tapu lasciò tutti i presenti senza parole. Iridio in particolare era a un passo dal tremare per la sorpresa di ritrovarselo accanto tutto d'un tratto.

«Lele!» esclamò il pokemon Nume Locale in preda alla contentezza e all'emozione, un'euforia che sembrava nascere dal nulla. Tapu Lele era anche conosciuto come pokémon amante delle lotte, probabilmente era quindi stato quel motivo ad attirarlo nella Giungla Ombrosa.