Le nozze di Wydad erano ormai alle porte, tutta la famiglia era impegnata nei preparativi e la stessa Wydad aveva mille cosa da fare. L’altro giorno mentre ero a casa sua avevo intravisto il fidanzato, Wissem, che stava chiacchierando con lo zio Karim su alcuni particolari del matrimonio, l’ho avevo intuito dal modo in cui leggevano l’invito, era davvero un bel ragazzo: alto quasi quanto Wydad, corporatura media, occhi verde smeraldo e capelli castano scuro. - “Leyla… tu sei l’unica libera per il momento… vai a comprare 10 kg di frutta secca mista, ci servirà per l’impasto dei biscotti. Fai presto!” –“Subito zia”, portai con me Rania, 10 kg non erano per niente facili da portare fin qui da sola. Il negozio era vicino a casa nostra. Fortunatamente era vuoto, così potevo fare tutto con calma e senza entrare nel panico, cosa che mi accadeva spesso quando c’era confusione. Divisi il pesante sacco con Rania e ci affrettammo ad uscire dal negozio. Andavo così di fretta che non vidi qualcuno entrare. –“Ahi!” esclamai cadendo a terra con il sacco –“Oh scusami! Mi dispiace non ti avevo vista! Stavo leggendo un messaggio al cellulare”, disse dispiaciuto uno splendido ragazzo aiutandomi a rialzarmi. –“No è colpa mia non guardavo dove andavo per la fretta!” dissi mezza stordita ed imbarazzata –“Scusami davvero… è colpa mia” disse prendendo da terra il pesante sacco. Io sembravo ipnotizzata e non facevo altro che sorridergli, era davvero carino e gentile. –“Accidenti! È pesantissimo! Te lo porto io, un modo per scusarmi” disse mettendo il sacco sulle spalle pronto per ripartire. –“Oh no, no, no! Faccio io! Non abito lontano e poi c’è mia sorella ad aiutarmi! Grazie lo stesso” dissi sorridendogli e prendendo l’enorme sacco. Non potevo mostrarmi in giro con un perfetto sconosciuto. Lo lasciai alle mie spalle senza neanche guardare che espressione avesse. –“Adesso ti metti a chiacchierare con il primo che capita” disse Rania infastidita. –“Ma sei impazzita! Mi ha fatto cadere e mi ha chiesto scusa fine della discussione!” la rimproverai.
–“Ma quanto ci avete messo?” disse zia Fatma mettendomi in imbarazzo davanti a tutte le altre zie e mia madre. –“Emmm, c’era un po’ di gente al negozio” –“Si, si… portami quei sacchi siamo già in ritardo” glieli diedi ed andai da Wydad per vedere cosa stava facendo e anche per allontanarmi da tutti quei occhi che mi scrutavano. Aprì la porta della sua stanza e vidi un paio di ragazze accanto a lei che le pettinavano i capelli e le sistemavano le unghie. Era così cambiata Wydad dal giorno in cui si era fidanzata. –“Leyla! Ciao! Ma dov’eri ti stavo cercando!” disse sorridendo Wydad girandosi verso di me. –“Avevo un po’ di cose da fare e appena mi sono liberata sono corsa da te!” dissi sorridendole e sedendomi sul bordo del suo letto. –“Che stavi dicendo Ritaj?” disse una delle due ragazze distogliendo lo sguardo da me –“Ah si! Guarda il mio vestito da sposa!” le disse mostrandole il cellulare –“Wow ma è stupenda! Anch’io vorrei sposarmi al più presto, ma purtroppo adesso non posso, lui studia” disse tristemente e sbuffando, la ragazza che pettinava i capelli a Wydad. A quanto pare anche quelle due erano fidanzate. –“E il tuo abito Wydad com’è?” –“Beh ancora lo sta ultimando mia madre! L’ho disegnato io! È bellissimo non vedo l’ora di indossarlo”. Quei discorsi non erano per niente adatti a me. Preferivo fantasticare sul bel ragazzo di oggi –“Leyla! È così che ti chiami?”, disse Ritaj facendomi ritornare alla realtà -“Sei fidanzata?”, Wydad si girò verso di me in attesa di una mia risposta. Erano tutte ed erano poco più grandi di me –“Emmm ancora no” risposi facendo cadere il silenzio in quella stanza –“Ah…” mi guardarono incredule le due ragazze aspettandosi un sì invece del no –“Sono certa che troverà un ragazzo perfetto per lei, perché Leyla si merita tutto il bene del mondo”, disse Wydad interrompendo il silenzio e facendo l’occhiolino. Tutte e tre mi ignorarono riprendendo a chiacchierare su: matrimonio, anelli, fedi, abiti da sposa, bouquet, ragazzi, futuri mariti, viaggi di nozze e tutto quello che c’era da sapere su quel argomento. Sentivo la mia presenza quasi inutile lì, preferivo tornare in cucina dalle zie. –“Ehi bella! Come mai sei venuta qui? Perché non stai con Wydad e le sue amiche? Non ti piacciono?” disse zia Fatma ridendo mentre impastava con le altre. –“No mi sono divertita e solo che volevo vedere cosa facevate voi” –“La mia nipotina è sveglia! Speriamo che anche il suo futuro marito lo sia” disse ridendo come una matta insieme alle nostre zie. Si vedeva proprio che quella non era una delle mie giornate, non facevo altro che scappare da quell’argomento che sembrava corrermi dietro apposta. Mi sentivo quasi inutile in quella situazione, ogni cosa riportava a quel dannato argomento: il fidanzato. Che colpa ne ho se non mi sono interessata a nessuno per ora. Ero l’unica nipote femmina ancora senza fidanzato, sicuramente per questo i miei parenti mi volevano trovare un marito a tutti i costi al più presto. Alcuni miei cugini mi hanno proposto di fidanzarsi con me, ma io ho sempre rifiutato, oltre ad essere cugini non mi piacevano un granché. Forse era meglio fare un salto da Rania per vedere cosa stava facendo là fuori. Mentre mi incamminai verso la porta d’ingresso, mamma mi chiamò allontanandosi dalle zie pettegole. –“Non arrabbiarti! Lo sai che alle tue zie piace scherzare!” –“Non mi hanno creato problemi infatti!” dissi sorridendo e rassicurando mia madre anche se in quel momento volevo ucciderle una ad una. –“Vieni Leyla, ti devo fare vedere una cosa!” disse Rania correndo verso di me ed afferrandomi la mano. Mi trascinò fuori di casa e poi mi mollò all’improvviso indicando una direzione. –“Guarda il ragazzo di poco fa!” –“Oddio ma sei impazzita!” rientrai immediatamente a cada rischiando un infarto, fortuna che non mi aveva vista. Era proprio lui, ed era lì con gli altri ragazzi della zona ed il fidanzato di Wydad. Mi misi dietro alla finestra in modo da poterlo guardare e non essere vista da lui. –“Ma che ci fai qui? Mi ha chiesto di te!” disse Rania appena mi vide alla finestra. –“Davvero?! Che ti ha detto?! Dimmi tutto!” dissi incuriosita distogliendo lo sguardo dalla finestra. -“Mi ha vista giocare e mi ha chiamata! Chiedeva di te, voleva sapere dov’eri e come ti chiamavi!” –“E tu gliel’hai detto?” –“Certo! Mi ha pure offerto delle caramelle che gentile” –“Rania! Ti ho detto mille volte di non parlare di me agli estranei, ora che sa il mio nome è un guaio!” –“Tu sei scema…” disse mentre mandava giù le caramelle che gli aveva dato quel ragazzo. –“Perché?!” le chiesi nervosamente –“Perché lui ti voleva vedere e tu sei scappata, adesso ci resterà male” –“Vai a giocare che è meglio” le dissi dandole una pacca sulle spalle. Ritornai alla finestra, ma purtroppo ne lui ne gli altri ragazzi c’erano, che peccato, avrei voluto fissarlo ancora per un po’. Visto che aveva chiesto di me a Rania, vuol dire che si ricorda ancora di me, sorrisi come una stupida.
STAI LEGGENDO
La ragazza dal viso coperto
RomanceSalve ragazze! Ho ritrovato la storia che avevo pubblicato tempo fa "la ragazza dal viso coperto" la sto ripubblicando per tutte quelle che la volevano leggere e non l hanno trovata ^^ buona lettura