Io non accetterò mai la proposta di Chiheb! Mai!” dissi nervosamente a Rania che si stava pettinando i capelli. Dal giorno in cui papà l’aveva picchiata non è più uscita di casa, fu dimessa anche dalla scuola. Mamma la obbligò a portare il hijab ed iniziare a pregare in modo che inizi una nuova vita con a fianco Dio e che tutte le cattive azione che fece in passato si cancellassero. Era sempre triste, chiusa nella sua stanza ad ascoltare musica o affacciata alla finestra. Nonostante la segregazione a casa aveva ancora contatti con il suo ragazzo, Youssef, e con altre amiche del gruppo che frequentava. Per cercare di uscire dal tunnel della droga, papà l’aveva portata dal medico che le prescrisse una cura per evitare eventuali crisi e per cercare di riprendere la vita di prima. –“Non accettare di sposarlo, non lo ami, è la cosa più ovvia che si possa fare… rifiuta la sua proposta davanti ai suoi stasera e vedrai che non ti obbligheranno” disse Rania continuando a pettinarsi accuratamente i suoi lunghi capelli. –“Rania! È ovvio che farò così, papà può mettermi anche tutto il mondo contro, ma non riuscirà a farmi sposare un uomo che odio profondamente” dissi con decisione. Stasera, Chiheb verrà a chiedermi la mia mano con la sua famiglia. Non lo dirò ad Ali, non vorrei farlo preoccupare e soprattutto arrabbiare, me la caverò, rifiuterò davanti a tutti così una volta per tutte se ne andrà e mi lascerà in pace. Quello non era un uomo, era un mostro, sembrava mio padre. So perfettamente che papà aveva fatto tutto questo perché stavo con Ali, era una specie di vendetta a suo favore. Come fu per la proposta di Ali, anche quella volta mamma organizzò tutto ed invitò: zia Fatima, zio Karim, Wydad, suo marito e mia nonna. Ma quella volta papà decise di far partecipare al “grande evento” anche sua sorella Salima e mio nonno. Fortunatamente non eravamo una grande famiglia ed andavamo tutti d’accordo. Mi preparai mezz’ora prima del loro arrivo, non ne avevo proprio voglia e questo lo avevano capito tutti. Mamma mi preparò sul letto il hijab del fidanzamento con Ali da indossare per quella sera, ma io non lo indosserò, quel hijab l’avevo portato per il fidanzamento con l’uomo della mia vita, non lo indosserò mai per una condanna a morte. Presi il hijab bianco e lo riposai nell’armadio con cura prendendo al suo posto un hijab nero. –“Scendi sono arrivati gli ospiti” disse ridendo Rania “wow ottima scelta, mi piace il nero per i fidanzamenti!” continuò a ridere facendo ridere anche me. –“Anche a te sta bene il hijab!” dissi guardando il suo abbigliamento –“Già… inizia a piacere anche a me” disse girandosi attorno per mostrarmelo, le stava davvero bene. Scesi con Rania ed arrivai in salotto dove vidi tutti i miei parenti, la famiglia di lui, lui e i miei. Il clima era terribilmente noioso e non allegro come quando fu con Ali. Gli unici a ridere e divertirsi erano papà e Chiheb. Senza dire una parola mi sedetti sul divano accanto a Chiheb standogli lontana circa un metro, non avevo nemmeno il coraggio di guardarlo in faccia, solo il suo odore mi stava facendo vomitare. –“Perché il nero? Non avevi un colore più allegro?” chiese papà cercando di rompere il ghiaccio e farmi parlare. –“Oggi mi ispira il nero” dissi con tono di sfida. –“Non ha importanza” disse papà cambiando discorso. Tutti iniziarono a chiacchierare mentre io continuavo a stare zitta. –“Hey Leyla come stai? Non sembri felice!” mi chiese improvvisamente Chiheb –“No infatti non lo sono affatto” dissi continuando a non guardarlo. Papà notò immediatamente il piccolo conflitto con Chiheb e disse –“Bene è arrivata l’ora dell’anello!” –“No non è ora dell’anello e non lo sarà mai, io lo portò già un anello!” dissi alzandomi dal divano e mostrando a tutti l’anello di Ali “e ho anche un fidanzato che non lascerò mai!” vidi tutti sorpresi alle mie parole –“Mi dispiace Chiheb ma non ti amo e non ti amerò mai, non posso sposarti, la verità è che sono stata obbligata” dissi girandomi verso di lui lasciandolo sbalordito. Mi sentivo molto orgogliosa del gesto che avevo appena fatto. –“Ma tuo padre ci aveva detto che eri libera!” disse la madre di Chiheb –“Infatti è libera, quell’anello non ha nessuna importanza ormai” disse papà alzandosi, prendendomi il braccio e obbligandomi a sedermi. I genitori di Chiheb presero i loro doni e si recarono verso l’uscita. -”Aspettate la ragazza sta farneticando non datele conto!” –“Non possiamo, ha detto chiaramente a mio figlio che non lo avrebbe mai amato, non obblighiamo nessuno” disse il padre di Chiheb. Poi si alzò anche Chiheb ancora stupito e seguì i suoi genitori senza dire una parola. Papà vedendo uscire anche lui lo fermò ed inizio a parlargli a bassa voce, non sapevo di cosa stessero parlando ma non mi importava minimamente , finalmente ero libera. –“Cosa hai fatto? Sei felice adesso?” disse papà nervosamente tornando in salotto. –“Eh, credo sia arrivata l’ora di andare a casa” disse zia Fatima vedendo il clima riscaldarsi. Così se ne andò anche lei seguita da tutta la sua famiglia. –“Ti avevo detto che non lo voglio, ma tu non hai voluto capire” dissi rivolgendomi a papà –“Ah che figlie ho! Non fate altro che disobbedire! Ora ti faccio vedere io!” disse papà afferrandomi il velo sul capo ed iniziando a picchiarmi. Non mi importava, forse me lo meritavo, ma va bene così, preferisco questo che diventare la futura moglie di quel mostro. Mamma e Rania cercarono di fermarlo ma era inutile, continuò a picchiarmi con violenza facendomi molto male, gridavo, cercavo di difendermi, piangevo, il dolore era sempre più forte e papà non smetteva, ad un certo punto svenni e non sentì più nulla. Al risveglio mi trovai nella mia camera, ero a pezzi non riuscivo nemmeno a muovermi, sentivo la faccia gonfia e gli occhi doloranti. Presi il telefono, erano le 3.30 del mattino, trovai un messaggio di Ali dove diceva che sarebbe tornato fra un paio di giorni, che gli mancavo e che non vedeva l’ora di rivedermi. Era quasi arrivata l’ora della preghiera, cercai di alzarmi più lentamente possibile ed andare in bagno per lavarmi e prepararmi alla preghiera.
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La ragazza dal viso coperto
RomanceSalve ragazze! Ho ritrovato la storia che avevo pubblicato tempo fa "la ragazza dal viso coperto" la sto ripubblicando per tutte quelle che la volevano leggere e non l hanno trovata ^^ buona lettura