Dopo che mia madre venne licenziata, molte cose cambiarono, la mia vita era cambiata. Avevo smesso di andare a scuola e continuare i miei studi, la cosa che amavo di più al mondo, ovviamente dopo Ali. Dovetti fare la cosa che odiavo di più, andare a lavorare nella fabbrica di stoffa. Era quasi certo che un giorno avrei smesso di studiare per aiutare mia madre economicamente, ma non avevo mai perso la speranza e nonostante tutto continuavo ad andare a scuola fingendo di dimenticare questo problema. Nonostante tutto, Ali mi era sempre stato accanto, incoraggiandomi e dandomi la speranza quando io credevo di averla persa del tutto. Quando riusciva a trovare del tempo libero lo dedicava a me e al mio studio, facendomi stare al passo con gli altri: andavamo alla famosa casa abbandonata a studiare ma anche a scherzare e scambiare quattro chiacchiere. Ogni attimo passato con lui si stampava magicamente nella mia mente rimanendoci per sempre. –“Giorno Leyla! Hai finito di lavorare?” –“Sì, sto già tornando a casa” era Ali che come tutti i giorni mi chiamava dopo il lavoro per sapere se avevo finito o a che punto ero. Molto spesso mi dava il passaggio fino all’albero vicino casa mia, altre volte invece preferivo tornare a casa da sola proprio per paura di essere vista da qualcuno. –“Senti… stasera è il mio compleanno e i miei volevano organizzare una piccola festa tra amici e parenti come tutti gli anni, ma io ad essere sincero non mi va di passarlo con loro, preferisco passarlo con te” –“Oh che dolce che sei, non sai quanto vorrei essere presente al tuo compleanno stasera ma…” –“Lo so, lo so! Ogni volta che voglio passare del tempo con te non posso farlo… questa storia sta iniziando a stufarmi. Non voglio più nascondermi per stare con te” disse nervosamente Ali –“Lo so, anch’io sono stanca di nascondermi e di mentire alla mia famiglia, è straziante” affermai tristemente -“Allora c’è solo una cosa da fare, e non posso più aspettare per farla, sempre se tu sei d’accordo” –“Dimmi, ti ascolto” ero piuttosto curiosa –“Vengo stasera da te e chiedo la tua mano alla tua famiglia” –“Ma papà…” –“Sì ho pensato anche a questo, in sua assenza verrà tuo zio Karim e poi quando tuo padre ritorna completeremmo l’ufficializzazione, tu sei d’accordo?” disse tutto d’un fiato –“Sì è un ottima idea, sono d’accordo con te! Come ho fatto a non pensarci!” ero entusiasma dell’idea che aveva avuto Ali, non avevo minimante pensato che mio zio Karim potesse essere il mio ”padre adottivo”. Io avrei dovuto fingere di non aver mai visto Ali ne tanto meno conosciuto e quella sera lo avrei incontrato per la prima volta a casa mia. Tornai a casa come tutti gli altri giorni sapendo che in quel giorno qualcosa sarebbe cambiato. Mentre stavo stendendo i panni con mia madre, bussarono alla porta ed andò Rania. –“Mamma una signora vuole parlare con te” disse Rania. Quando mamma si allontanò, Rania mi tirò dal braccio facendomi avvicinare a lei e mi disse: “era la madre di Wissem il marito di Wydad ed in macchina c’era il ragazzo del negozio”. Ali aveva parlato di me alla sua famiglia e loro avevano accettato il fidanzamento nonostante io fossi molto povera e loro erano di ceto sociale più alto. Ero felice ed emozionata, finalmente il mio sogno si stava realizzando. –“Leyla!” corse mamma da me e sorridendo per la gioia –“La famiglia Abdallah è venuta a chiedere la tua mano! Ci pensi?! Sono un’ottima famiglia! Sei stata davvero fortunata ad essere piaciuta a loro figlio! Ma dove ti ha vista?” chiese mamma incuriosita, io ed Ali non avevamo trattato questo argomento, dovevo assolutamente avvisarlo. Lasciai senza risposta la mamma e scappai in camera mia, facendo finta di non poter trattenere la gioia per la grande notizia. –“Ali! Ma come ci siamo incontrati? Che devo dire a mamma?” gli chiesi confusa –“Hey tranquilla! Non agitarti così, mi hai fatto spaventare, pensavo che avessi rifiutato! Disse scoppiando in una sonora risata.” –“Dai! Non c’è nulla di divertente” feci la finta arrabbiata –“Io ho detto hai miei che ti ho vista uscire dalla fabbrica ieri e mi sei piaciuta! Anche se in realtà pensavo allo scontro che abbiamo avuto 6 mesi fa al negozio”. Mi fece tornare alla mente quel magico momento, che aveva cambiato le nostre vite. Sorrisi e rimasi in silenzio, intimidita al solo pensiero di quella tragica caduta al negozio. –“Ci vediamo stasera, ora devo proprio scappare ho gli allenamenti. Ah… l’anello avrà il colore dei tuoi occhi” disse dolcemente. I miei occhi erano particolari come diceva mamma: erano di un verde intenso e con delle sfumature nocciola. Ero l’unica in famiglia ad avere questo colore, tutti avevano gli occhi castani, tranne mio nonno che ormai non c’era più, l’unica ad aver preso da lui il colore degli occhi ero io. Mamma era felicissima e passò il resto della mattinata a sistemare la casa, in vista della grande visita. Andò a casa di mia zia Fatma a raccontarle tutto facendosi aiutare per i preparativi. Mi regalò anche un hijab da indossare per quella sera, era a dir poco stupendo: tutto bianco perlato con glitter sul corpetto e sul velo del capo, sembrava l’abito di una sposa, mentre la gonna era lunga e tutta in tulle. Wydad appena seppe la notizia corse da me pe truccarmi e sistemarmi. Erano tutti così felici ed eccitati per quel grande momento. Zio Karim era stato gentilissimo ad offrirsi come padre. Non vedevo l’ora che facesse buio per poter incontrare Ali e diventare la sua fidanzata. Tutti e tutto era pronto: c’erano zio Karim, zia Fatma, Wydad, suo marito e mia nonna. In tavola c’erano dolci di ogni tipo e forma che la zia aveva comprato ed il famoso tè. Mancavano solo loro. Ero molto agitata, nervosa, non facevo altro che muovere il piede qua e la, mi rosicchiavo le unghie, sbuffavo, ero completamente in confusione. All’improvviso sentimmo il clacson di un’auto –“Sono arrivati!” disse ridendo zia Fatma. Mamma andò ad aprire mentre noi ci alzammo tutti in piedi. Finalmente era arrivati. Entrarono uno alla volta: prima la madre che corse ad abbracciarmi, poi il padre che portava in mano la torta e infine lui, bello come sempre e forse di più: indossava uno smoking nero metallizzato, una camicia bianca con i primi due bottoni sbottonati, i capelli fatti alla solita maniera ed un sorriso meraviglioso. Mi salutò e mi diede un bouquet di rose gialle con sfumature arancioni, uguali alla rosa che mi diede quel meraviglioso giorno ed un pacco regalo con un enorme fiocco rosa. Si sedette di fronte a me con i suoi genitori fissandomi e sorridendo, poi muovendo il labiale disse “sei bellissima” facendomi arrossire. Era bellissimo, lui, il modo in cui era vestito, i suoi gesti, il suo profumo, stavo per svenire. Dopo aver chiacchierato a lungo su quello che faceva lui nella vita e quello che facevo io, era arrivato il momento dell’anello: Ali si avvicinò a me e tenendo la mia mano sinistra mi infilò il meraviglioso anello all’anulare, subito partirono gli applausi e i flash delle foto che scattava Wydad. Era l’anello più bello che avessi mai visto: totalmente ricoperto di brillanti con al centro uno smeraldo che riprendeva il colore dei miei occhi. Era un’emozione che no avevo mai provato prima, una gioia indescrivibile ed una felicità infinita. Mi ero appena fidanzata con l’unico ragazzo che avevo amato, e ne ero fiera. Era stata la serata più bella in assoluto, ci eravamo divertiti tutti ed io ero piaciuta ai suoi genitori. Dopo aver tagliato la torta era l’ora di aprire i regali iniziando con quello di Ali: -“Penavo a questo regalo da molto tempo, spero ti piaccia” disse bisbigliando Ali. Lo scartai velocemente, era un cellulare. -”Wow è bellissimo grazie!” dissi sorpresa. Anche il cellulare era rosa, il mio colore preferito. –“Adesso puoi ridarmi il mio, iniziavo a sentire la sua mancanza!” disse ridendo mettendomi in imbarazzo nuovamente. I miei ormai suoceri, mi regalarono soldi ed una collana d’oro con il ciondolo di una rosa, mentre Wydad e suo marito mi regalarono due completi stupendi. Non avevo mai ricevuto tutti questi regali neanche per il mio compleanno. Finimmo dopo mezzanotte, anche se io preferì che quella serata non sarebbe mai finita, Ali aveva passato il suo compleanno con me ed io con lui come aveva desiderato. Ero molto stanca, anche quel giorno sono successe tante cose meravigliose. È vero quando dicono che dopo la tempesta c’è il sole, questo era il periodo più bello che io abbia mai vissuto, grazie a lui, nella mia vita era apparso il sole.
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La ragazza dal viso coperto
RomanceSalve ragazze! Ho ritrovato la storia che avevo pubblicato tempo fa "la ragazza dal viso coperto" la sto ripubblicando per tutte quelle che la volevano leggere e non l hanno trovata ^^ buona lettura