Caramel [[Kim Yugyeom]]

Capitolo 6

Non gli sembrava vero di averlo così vicino attribuendo il tutto ancora ai soliti sogni che da un po' di tempo erano presenti durante la notte da quando era apparso nella sua vita.Ed invece dopo essersi girata e aver controllato in maniera veloce e repentina l'orario si era accorta che non era un sogno. Era proprio li accanto a lei che se la stava ronfando dopo un'altra notte passa tra film e video spassosi su Youtube di jumpscares dopo il bacio che c'era stato qualche giorno prima, non si sentiva neppure stanca come al solito succedeva ogni volta che sgarrava un po' di più con l'orario, come se quel passo in avanti verso la loro relazione le avesse ridonato anche le energie..almeno a lei.

Lui sembrava tutt'altro che in forze, il lavoro infatti lo aveva proprio lasciato a pezzi e fu per questo che aveva fatto il tutto in maniera silenziosa, non voleva svegliarlo visto il giorno libero che avevano entrambi.

-Evie..dove sei?-tale tentativo fu vano per la bionda che non rispose, gli sfiorò semplicemente la schiena nuda per fargli capire della sua presenza vedendolo poi a comando girarsi verso di lei.Era così bello ed etereo che le parole le morivano dalle labbra, non riusciva a compiere neppure un discorso compiuto e sensato tanto che le passò per la testa che l'avesse scambiata per una demente.Ci pensò il bacio sulla punta del naso da parte di Yugyeom a farla rinsavire dalla catalessi.. e a giudicare dal fuoco che sprigionavano le sue guance ci era riuscito alla perfezione.

-Buongiorno..e comunque mi sono spaventato-

-Scusami non era mia intenzione farlo.Stavo controllando la sveglia ma essendo giorno festivo per me anche non c'è ne era bisogno-

-Sei proprio bella quando mi diventi così rossa, ergo lo sei sempre-

-Ma mi hai vista?-se la rise mentre si stiracchiava, in effetti quel pigiama costituito da maglia e pantaloni larghissimi coordinati con la stampa dei panda non era sicuramente un'attira sesso. In realtà neppure quello avevano fatto e non andavano di certo di fretta seppur l'argomento non era stato sfiorato, correre sarebbe stato da pazzi.

-Io ne ho uno con le stampe dei Pokemon se ti riferisci al pigiama-

-Cosa?E perché non lo hai portato?-

-Perché quello in genere lo indosso quando ho la febbre-

-Potevi portare semplicemente i pantaloni zuccone, e comunque dobbiamo parlarne di questa abitudine di dormire senza..-guardò verso il basso notando un tatuaggio, non ci aveva neppure fatto caso a quel dettaglio.

-In realtà non ho freddo, ormai ci sono abituato-

-Fare l'uomo invincibile non ti proteggerà dall'influenza-si strinse poi a lui, aveva davvero bisogno di starci. Era ormai diventata la sua medicina e non voleva di certo lasciarla andare, quel semplice abbraccio per lei significava tanto se non tutto.

-Allora in quel caso ci sarai tu a farmi da infermiera-

-Patetico..dovrebbe essere il contrario visto la mia età, povera la mia schiena-si lamentò scherzosamente anche se il dolore era vero, tutto per colpa di quelle consegne che il suo stupido capo gli aveva costretto a trasportare al bar. Lo avrebbe fatto volentieri se non fosse stato per il fatto che gli scatoloni erano il doppio di lei.

-Le consegne?-

-Hai centrato il punto-affermò dolorante alzando il pollice e girandosi a fatica puntando lo sguardo poi verso la finestra. Voleva solo rilassarsi e basta quel giorno, niente moine o chiamate da parte di sua madre o le chiamate da parte del suo datore di lavoro se fosse come al solito stata disponibile ad orari insoliti per uno straordinario. Questa volta voleva godersi il suo giorno libero, e a giudicare da come qualcuno la stava aiutando rilassarsi con quel massaggio le cose sembravano andare per il verso giusto.