suona la sveglia, sono le 7:35 mi rendo conto che sono in ritardo, non ho voglia di andare a scuola perché so già cosa sarebbe successo: sarei arrivato in ritardo, i compagni inizieranno a ridere di me, farò qualche stupidaggine per il resto della giornata, mi preparo per gli esami e poi vado a dormire.
Scusate non mi sono presentato mi chiamo Alex, tra una settimana faccio 18 anni e studio per l'esame per la maturità, abito a Roma e non ce molto da sapere di me tranne una, io e la sfortuna siamo a braccetto, praticamente ovunque vado non c'e mai stata una volta che mi sia andata bene anche la minima cosa normale. vabbè lasciamo stare.
mi preparo per uscire di casa, mentre scendo le scale sento mia mamma dirmi qualcosa.
Mamma: ciao tesoro, mi raccomando non combinare nessun guaio e stai attento.
io: si mamma non ti preoccupare, ti voglio bene (dissi mentre uscii di casa e corsi verso la mia macchinetta per andare a scuola)
sono arrivato a scuola in tempo non sapendo nemmeno io come ho fatto, feci le mie ore di lezione, poi il pranzo e poi ancora altre ore di lezione.
Uscito da scuola, mi infilo nel traffico per tornare a casa, arrivato butto lo zaino all'entrata della mia camera per poi buttarmi sul letto i miei soliti 10 minuti per vedere se ci sono biglietti per viaggiare per la corea, perché si il mio sogno e andarci e vivere li visto che per anni dopo la scuola studiavo coreano nella speranza di andarci un giorno, oramai riuscivo a scrivere e leggere benissimo la lingua anche se avvolte mi perdevo ma dopo qualche secondo riuscivo a capire il mio errore cercando di non sbagliarlo più, e cosi riusci a non sbagliare più.